Liberalizziamo le ferrovie per far viaggiare meglio persone e merci

Liberalizzare il trasporto ferroviario delle merci e dei passeggeri aumenta la competitività. Basterebbe solo questa considerazione per “azionare gli scambiatori” e spalancare nuove opportunità a nuovi operatori. Invece l’Italia figura tra gli Stati deferiti alla Corte di giustizia dell’Unione europea per non aver proceduto alla corretta attuazione delle direttive di liberalizzazione sul trasporto ferroviario. Continua a leggere

Prezzi alle stelle per i traghetti, la Sardegna ricorre all’antitrust

La Regione Sardegna ha deciso di ricorrere all’antitrust contro le tariffe praticate dalle compagnie di navigazione per i collegamenti con la terra ferma. I prezzi per raggiungere l’isola dai porti principali come Genova, Livorno e Civitavecchia sono raddoppiati. Una situazione che ha spinto la Giunta regionale a ricorrere all’antitrust. “Vogliamo tutelare gli interessi dei sardi, dei visitatori e delle nostre imprese”, spiega il governatore Ugo Cappellacci. Continua a leggere

Rc Auto, l’accusa dell’Antitrust: meno incidenti e polizze più care

Poca concorrenza, tariffe troppo alte e ingiustificate. Sono questi i punti relativi al settore dell’Rc Auto sui quali si è soffermato in un’audizione in Senato Antonio Catricalà. Settore che, secondo il presidente dell’Antitrust, presenta ancora “a quasi venti anni dalla liberalizzazione, un marcato deficit di concorrenza”. Catricalà ha messo in dubbio il fatto che incrementi delle polizze siano da spiegare con l’aumento degli incidenti, evidenziando anche le differenze con il resto d’Europa. Il presidente dell’Antitrust ha infatti osservato che nel corso del 2010 i premi medi delle polizze Rc Auto sono cresciuti del 6,6 per cento, a fronte di un incremento del 3,2 per cento per i Paesi dell’area Euro. L’aumento fa seguito a quello del  5,9 per cento relativo al 2009. Continua a leggere

Treni, Arenaways dimezza
le corse tra Milano e Torino

Da lunedì, quattro corse ferroviarie su otto di Arenaways tra Torino e Milano saranno sospese. La società privata presenterà anche a Rfi la richiesta per ottenere un miglioramento degli orari delle quattro corse rimanenti. Come spiega una nota della società, la decisione “è stata dettata dalla necessità di contenere i costi, in una situazione che rimane provvisoria, in attesa dell’esito dei ricorsi”. I treni temporaneamente sospesi sono quelli in partenza da Milano Porta Garibaldi delle 7.04 e delle 16.55 e quelli in partenza da Torino Lingotto dalle 15.22 e 19.57. Continua a leggere

La denuncia: treni al rallentatore per avere più soldi dalle Regioni

Chi va piano va sano e va lontano. E, forse, guadagna anche di più. È quello che sta succedendo, secondo la denuncia di Assoutenti e del deputato del Pd Ermete Realacci, ai treni regionali che negli ultimi anni, anziché migliorare le loro performance, hanno allungato i tempi di percorrenza per cercare di strappare alle Regioni, obbligate a pagare un contributo alle Ferrovie in base alla durata dei viaggi, il più alto costo possibile. Secondo l’associazione dei consumatori, sulla rete dei treni locali si registrano “artificiosi rallentamenti” legati proprio all’esistenza del cosiddetto contratto di servizio o contratto di catalogo con le Regioni, in base al quale più tempo ci vuole a percorrere una linea, più il prezzo pagato dall’amministrazione locale sale. Continua a leggere

Poca concorrenza, i produttori dei camion nel mirino dell’antitrust Ue

Scania, Volvo, Daimler, Man e Iveco. Sono queste le grandi imprese produttrici di camion finite nel mirino dell’antitrust della Commissione europea per la sospetta presenza di cartelli e accordi che avrebbero infranto le norme sulla libera concorrenza. Per questi motivi, martedì sono state effettuate delle ispezioni a sorpresa nelle sedi delle aziende. Controlli a tappeto, alla ricerca di prova sulla presunta esistenza di intese anticoncorrenziali. Continua a leggere

«Il Parlamento dia la precedenza alla sicurezza dei trasporti»

Gli emendamenti sulla sicurezza dell’autotrasporto contenuti nel decreto legge conosciuto come il “Tirrenia” e in attesa di essere convertito il legge dalla Camera  sono così importanti per la sicurezza  dell’autotrasporto, e dunque della collettività, da meritare di essere discussi prima di altri punti. È quanto chiede in una lettera aperta ai capigruppo delle forze politiche presenti in Parlamento il presidente nazionale di Fai Conftrasporto Paolo Uggè, che nel documento riassume anche i capitoli principali dell’accordo sull’autotrasporto raggiunto dopo sette mesi di trattative fra il governo e  da tutte le federazioni più rappresentative dell’autotrasporto (ben 11 su 12), compresa quella aderente a Confindustria. Ecco il testo della lettera. Continua a leggere

Tariffe e costi minimi del trasporto sono cose diverse. Parola d’esperto

Da una parte il Governo, i Consiglio dei ministri, le associazioni dell’autotrasporto; dall’altra Confindustria e l’Antitrust. Le novità in tema di autotrasporti (soprattutto in materia di sicurezza sociale, strettissima discendente dei costi minimi di trasporto che, se ridotti ai minimi termini da una concorrenza sleale, impediscono una corretta manutenzione del mezzo e il giusto riposo dei conducenti, trasformando automaticamente migliaia di tir in “bombe a orologeria” in circolazione su strade e autostrade) hanno creato due schieramenti opposti, che da mesi si stanno combattendo, senza esclusione di colpi. L’ultimo “attacco” contro le nuove norme in materia di autotrasporto (nonostante siano state già approvate dal Senato) è stato sferrato nei giorni scorsi direttamente dal presidente dell’Antitrust, Antonio Catricala, che ha praticamente chiesto al Governo di fare una clamorosa retromarcia. Continua a leggere

46 euro per un trasporto da Torino ad Asti “pagano” la sicurezza?

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“Una delle più importanti realtà industriali del Paese paga 46 euro per un trasporto da Torino ad Asti. Qualcuno pensa davvero che con quelle cifre un’impresa di autotrasporti possa pagare il conducente, il gasolio e l’autostrada, la manutenzione del mezzo? Qualcuno pensa davvero che si possa garantire sicurezza sulle strade con la committenza che paga quelle cifre? E chi sta combattendo (come Confindustria) perché queste siano le condizioni, insostenibili, in cui devono continuare a lavorare gli autotrasportatori, cosa direbbe domani se un tir, guidato da un conducente distrutto da ore o ore di guida per far “quadrare i bilanci” investisse suo figlio o un suo caro?” Sono alcune delle domande che Doriano Bendotti, segretario provinciale della Fai di Bergamo, pone all’indomani delle polemiche, scatenate soprattutto dal quotidiano di Confindustria, Il Sole24Ore, sul decreto legge proposto dal ministro Altero Matteoli e approvato dal Consiglio dei ministri in favore dell’autotrasporto. Domande che hanno innanzitutto due interlocutori: Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, e Antonio Catricala, presidente dell’Antitrust che ha chiesto addirittura al Parlamento di “sconfessare” il Consiglio dei ministri.

L’Antitrust boccia le tariffe
minime nell’autotrasporto

“Sono  restrittive della concorrenza”. Con questa motivazione, scritta nella segnalazione inviata a Governo e Parlamento alla luce degli emendamenti votati al Senato ma esclusi dal maxiemendamento e in vista del Consiglio dei Ministri di oggi che ha all’ordine del giorno un decreto legge sull’autotrasporto, l’Antitrust ha bocciato le tariffe minime nel settore dell’autotrasporto. Continua a leggere

Rc auto, un salasso tutto italiano
Il Senato avvia un’indagine

Dopo le polemiche legate alla crescita dei prezzi delle Rc auto, di cui Stradafacendo ha già parlato (clicca qui per leggere l’articolo), la commissione Industria del Senato ha deciso di avviare un’indagine conoscitiva sul settore. A darne notizia è lo stesso presidente della commissione, Cesare Cursi, che ha ricordato come “negli ultimi 13 anni in Italia si è registrato un incremento del 131 per cento nel settore delle assicurazioni contro il 16,5 per cento della Francia, il 30 per cento della Germania, il 67 per cento della Spagna, il 78 per cento del Regno Unito e del 35,3 per cento della zona euro”. Continua a leggere

Rc auto, i prezzi sono troppo cari: l’Antitrust apre un’indagine

Il costo delle assicurazioni continua ad aumentare, nonostante le riforme del settore. Per questo motivo l’Antitrust ha deciso di avviare un’indagine conoscitiva proprio sul settore delle Rc auto. “L’indagine”, spiega l’Antitrust in una nota, “dovrà individuare le cause per le quali, nonostante i numerosi interventi legislativi e regolatori degli ultimi cinque anni finalizzati a rendere il comparto più competitivo, i prezzi continuino a registrare incrementi significativi e generalizzati”. Dal 2009 al 2010, spiega sempre l’Antitrust, “si sarebbero registrati aumenti medi del 15 per cento, con punte sino al 22 per cento per i ciclomotori e di oltre il 30 per cento per l’assicurazione dei motocicli”. Continua a leggere

Noleggio con conducente,
l’Antitrust blocca le nuove regole

Le recenti modifiche alle norme sul servizio di noleggio con conducente (Ncc) contengono “numerosi elementi di rigidità” che hanno l’effetto di “ridurre l’offerta dei servizi di trasporto pubblico non di linea, a danno degli utenti”. Questa è la dichiarazione contenuta in una recentissima nota inviata a governo e parlamento dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato relativa alla disciplina dell’attività di Ncc. L’Autorità ritiene che le recenti “modifiche introdotte alla normativa introducono numerosi elementi di rigidità nella disciplina che regola il servizio di noleggio con conducente, producendo, in particolare, compartimentazioni territoriali in grado di limitare sensibilmente il numero di operatori presenti su un dato Comune, con l’effetto di ridurre l’offerta dei servizi di trasporto pubblico non di linea, a danno degli utenti”.  Continua a leggere

Il gasolio è troppo caro,
tassista denuncia la Tamoil

Era stanco di andare dal benzinaio e di pagare sempre di più il pieno. Così un tassista di San Severino Marche, evidentemente esasperato dai continui aumenti del prezzo del carburanti, ha deciso di citare davanti al giudice di pace una compagnia petrolifera, la Tamoil Italia di Milano. Raffaele Della Mora, 54 anni, chiede la restituzione di mille euro: somma ottenuta da 100 pieni effettuati dal 2 gennaio 2010 al 30 aprile 2010, moltiplicata per 10 euro, “il costo in più per ogni pieno” sostiene. Il tassista lamenta che, “malgrado il costo del petrolio si sia assestato a 80 dollari al barile, non è stato adeguato al prezzo del gasolio che non dovrebbe essere di 1,280 euro al litro, ma quanto meno di 1,10 euro”. Continua a leggere