Boccia: “Non basta essere bravi nel produrre merci, serve esserlo anche nel trasportarle”

“Non possiamo più essere competitivi solo nelle fabbriche, bisogna esserlo anche fuori e, in questo, il nodo infrastrutturale logistico diventa un elemento strategico per il Paese”. A sottolineare l’importanza non solo di produrre merci ma di farle giungere a destinazione in modo competitivo, è stato il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, che intervenendo  al Forum di Pietrarsa “La sfida del mercato Eurasiatico”, in corso a Trieste, ha voluto sevidenziare in modo particolare l’importanza dei porti. Continua a leggere

Industriali di tutta Italia a Torino per dire no a chi vuol bloccare le infrastrutture

Il mondo dell’industria italiana si dà appuntamento a Torino il  3 dicembre per gridare il suo sì alla Tav e il suo no allo stop ai cantieri per altre importanti infrastrutture indispensabili per la crescita del Paese.. Confermando l’iniziativa, già annunciata, il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, ha affermato che che la riunione del Consiglio generale allargata a tutti i presidenti di Italia sarà aperta anche ai rappresentanti di altre categorie  per ribadire con forza la questione infrastrutture a partire da Torino che diventa un simbolo. Continua a leggere

Appalti semplificati per le infrastrutture: solo così i cantieri non resteranno fermi anni

“L’Italia deve semplificare il codice degli appalti  per fare in modo che i fondi previsti per la realizzazione di infrastrutture possano essere immediatamente disponibili per aprire i cantieri”. A sollecitare il Governo perché imbocchi la strada della sburocratizzazione del Paese è stato il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, che dal palco dell’assemblea dell’Anie, l’associazione delle imprese elettroniche ed elettrotecniche, ha sottolineato come questa sia “la prima cosa da fare in campo economico da parte del nuovo Governo.

46 euro per un trasporto da Torino ad Asti “pagano” la sicurezza?

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“Una delle più importanti realtà industriali del Paese paga 46 euro per un trasporto da Torino ad Asti. Qualcuno pensa davvero che con quelle cifre un’impresa di autotrasporti possa pagare il conducente, il gasolio e l’autostrada, la manutenzione del mezzo? Qualcuno pensa davvero che si possa garantire sicurezza sulle strade con la committenza che paga quelle cifre? E chi sta combattendo (come Confindustria) perché queste siano le condizioni, insostenibili, in cui devono continuare a lavorare gli autotrasportatori, cosa direbbe domani se un tir, guidato da un conducente distrutto da ore o ore di guida per far “quadrare i bilanci” investisse suo figlio o un suo caro?” Sono alcune delle domande che Doriano Bendotti, segretario provinciale della Fai di Bergamo, pone all’indomani delle polemiche, scatenate soprattutto dal quotidiano di Confindustria, Il Sole24Ore, sul decreto legge proposto dal ministro Altero Matteoli e approvato dal Consiglio dei ministri in favore dell’autotrasporto. Domande che hanno innanzitutto due interlocutori: Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, e Antonio Catricala, presidente dell’Antitrust che ha chiesto addirittura al Parlamento di “sconfessare” il Consiglio dei ministri.