“Camionista con la pancia? No grazie, con 21 chili persi per strada sto e viaggio molto meglio”

Navigando in Facebook alla ricerca di pagine legate al mondo dell’autotrasporto può capitare di imbattersi in gruppi che hanno scelto come nome “camionisti con la pancia”. Gruppi ai quali avrebbe potuto iscriversi fino a un anno fa Arcangelo Di Martino, conducente della Autotrasporti Sorosina di Sovere, in provincia di Bergamo, quando la sua “circonferenza” era decisamente ampia, mentre ora, diventandone membro, farebbe – è il caso di dirlo – davvero una “magra figura”… Già perché negli ultimi 12 mesi quell’ampio girovita è andato sempre più restringendosi fino a fargli conquistare il premio messo in palio dalla propria azienda per il dipendente che fosse riuscito a mettere in pratica nel migliore dei modi e con i migliori risultati i consigli forniti da un biologo nutrizionista, Paolo Tarzia, scelto dalla Autotrasporti Sorosina proprio per “guidare i camionisti sulla strada della corretta alimentazione e dunque della tutela della salute”, come commenta Marina Franini, Continua a leggere

La pallina da tennis “magica” che non dovrebbe mai mancare nella cabina di guida dei camion

Cosa non dovrebbe mai mancare nella cabina di guida di un camion? L’elenco potrebbe essere lunghissimo, partendo dagli “strumenti” tipici di questa professione (dai documenti personali e riguardanti le merci trasportate ai navigatori o, per i meno giovani e più nostalgici alle cartine geografiche) per proseguire poi con telefonini e tablet, multiutensili e guanti da lavoro, torce, nastro isolante e fascette ferma cavi e cavi per tirar fuori dai guai qualche conducente in difficoltà,  ma anche occhiali da sole, tappi per le orecchie e vestiti di ricambio, senza dimenticare un minifrigo per tenere cibo – possibilmente il più sano possibile – e scorte d’acqua, semplicemente “vitale” d’estate nelle lunghe code sotto il sole, carta igienica, fazzolettini e salviettine umidificate… Una lista che potrebbe proseguire ancora. Pier Martilotti,  massoterapista e operatore sportivo “specializzato” nel riequilibrio posturale e nel recupero funzionale del proprio corpo, a questa lista ha aggiunto un oggetto al quale nessuno forse avrebbe mai pensato Continua a leggere

Metrò e tram, le nuove linee fanno salire anche il valore delle case costruite lungo i percorsi

Dagli appartamenti in condominio alle villette, dai monolocali agli attici, dai negozi agli uffici, ai garage e a capannoni sede di attività artigianali o industriali: sono moltissime le tipologie di immobili alle quali gli operatori del mercato guardano alla ricerca di immobili da far acquistare o vendere alla propria clientela, a caccia di nuovi “affari” per l’agenzia. Ma ci sono anche altri tipi di “costruzioni” a cui pochi probabilmente penserebbero, capaci di attirare l’attenzione di chi compra e vende il “mattone”: le pensiline alle fermate dei metrò, dei tram, dei pullman. Già, perché quelle strutture, che con gli immobili hanno in comune solo i materiali con cui sono realizzate, sono capaci di modificare anche in maniera importante il valore degli immobili nelle immediate vicinanze. Come conferma l’articolo postato dal sito casavuoisapere.it, che fra i “numerosi i fattori che influiscono sul valore di un immobile”, indica senza alcuna incertezza “la presenza di infrastrutture,

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Eicma 2024, lo spettacolo a due ruote torna in scena ed è pronto a strappare gli applausi

Per stabilire un record, in sella a una moto o a una bici, occorre innanzitutto partire. Ma c’è chi un primato è capace di stabilirlo ancora prima del “via”. E’ il caso degli organizzatori di Eicma, salone del ciclo e motociclo diventato la più importante rassegna espositiva mondiale di riferimento per le due ruote a motore, che con l’edizione 2024, in programma dal 5 al 10 novembre a Fiera Milano-Rho, ha già superato qualsiasi traguardo raggiunto in passato. Come confermano i numeri, con un’area espositiva di oltre 330mila metri quadrati e 10 padiglioni occupati nell’intero quartiere espositivo, cifra mai raggiunta prima, e più di 2100 marchi provenienti da 45 Paesi, pronti a diventare attrazioni irresistibili per il popolo dei bikers così come le anteprime mondiali e il ritorno di tutte le case costruttrici più importanti, spettacoli e gare, i campioni e le leggende del motorsport, il gaming, una mostra di moto storiche, le start up e la sicurezza su due ruote. Come conferma Paolo Magri,

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L’incredibile vittoria del pilota che a 61 anni ha spinto la moto senza benzina al traguardo

Nella sua carriera gli hanno (e si è…) affibbiato diversi soprannomi: a cominciare dal primissimo, “Rotaya”, unione del suo cognome, Rota, con un “adattamento” delle iniziali del doppio nome di battesimo di uno dei suoi idoli, Jonny Alberto Ceccotto, pilota italo venezuelano protagonista nel 1975 di un’impresa leggendaria (alla 200 Miglia di Daytona in sella a una una Yamaha TZ750 dopo essere partito ultimo finì sul podio, terzo, davanti al campionissimo  Giacomo Agostini stabilendo il record di 74 sorpassi), fino all’ultimo “il nonno volante”, capace di stabilire a sua volta un primato straordinario: arrivare sul traguardo davanti a tutti a 61 anni suonati, mettendo in fila rivali con un terzo dei suoi anni, “riscrivendo” ogni teoria sull’età biologica. Da oggi Alberto Rota, ancora protagonista assoluto in pista 40 anni dopo i suoi esordi, si è conquistato, per meriti sul campo, un altro “titolo”: quello di Leone di Misano. O, se si preferisce, di “leone su due ruote”, giusto per distinguerlo da quello su quattro: Nigel Mansell, entrato nella leggenda della Formula 1 nel luglio 1984 Continua a leggere

Incidenti, per Michele Santoro sono i camionisti il grande pericolo. Ma i dati lo smentiscono

“…. perché la Meloni a questi cavolo di Tir non gli insegna a camminare sulle strade, siamo il Paese che sta sulle autostrade dove possono sorpassare in seconda corsia…. muoiono decine centinaia di persone per questo …”. Così parlò Michele Santoro, ospite di Giovanni Floris nella trasmissione televisiva “Di martedì” dedicata, nella puntata dell’8 ottobre, alle prospettive economiche per l’Italia. Affermazioni che non sono piaciute a moltissimi rappresentanti della categoria stanchi di essere tacciati come “tirroristi delle strade” quando ci sono dati statistici, ufficiali, precisi a raccontare tutta un’altra verità. Ovvero che in Italia se c’è un dato, relativo alla sicurezza stradale, Continua a leggere

Conducenti, lasciatevi guidare sulla strada della sicurezza e della salute. Al volante e in azienda

I titoli che attirano subito l’attenzione, nel volantino che presenta la giornata organizzata dall’azienda di trasporti dedicata alla cultura della sicurezza e alla salute alla guida e in azienda, sono in particolare due: “La corretta alimentazione per gli autisti”, con relatore Paolo Tarzia,” biologo  nutrizionista  esperto in nutraceutica,  la disciplina che studia i principi nutritivi contenuti negli alimenti che hanno effetti benefici sulla salute, e “Postura ed esercizi pratici”, vera e propria miniguida ai movimenti da compiere per star meglio, soprattutto dopo ore seduti al volante, con “istruttore” Pier Martilotti, massoterapista e operatore sportivo riconosciuto dal Coni e certificato dall’International sport science association, che si occupa proprio del riequilibrio posturale e del recupero funzionale da raggiungere percorrendo   diverse   possibili “strade”. Ma l’appuntamento ideato per sabato 19 ottobre dalle 8.30 alle 16.30  nella sala congressi Continua a leggere

Acciacchi e dolori “da moto”: un pilota-osteopata indica la strada per prevenirli e curarli

Muscoli del collo, colonna cervicale, clavicola e scapola, colonna dorsale, muscolatura di braccia e avambracci, estensori e flessori dita, muscolatura delle spalle, colonna lombare, addominali,  muscolatura degli arti inferiori: se il mondo delle due ruote dovesse indicare le parti del corpo più sollecitate e più soggette ad acciacchi, probabilmente indicherebbe, in ordine sparso, molte fra queste. A indicarle tutte mettendole per di più nell’esatto ordine di classifica, come se si trattasse di una gara, è invece un solo motociclista, ma che di muscoli e ossa più a rischio in sella alle due ruote se ne intende come pochi altri: per il semplice fatto che oltre a essere un motociclista

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I gommisti non sono tutti uguali. C’è chi gonfia gli pneumatici d’aria e chi di sicurezza

Dicono che non si dovrebbe mai lasciare la strada vecchia per quella nuova e dicono anche che spesso potrebbe essere una decisione saggia tornare sui propri passi. Due detti che Giorgio Quadri, giovane imprenditore al volante dell’area commerciale per il nord Italia dell’impresa di famiglia, la Gommauto Ambrosiana Spa di Pioltello, uno dei più importanti punti di riferimento per il mondo dell’autotrasporto oltre che per molti automobilisti, ha seguito, anche se modificando un po’ il “percorso”: tornando sì, a distanza di 20 anni, sui propri passi per ritrovare la vecchia strada, ma solo perché così facendo ha potuto percorrerne una allo stesso tempo vecchia e nuova. Tenendo sempre fissi, oggi come due decenni fa, il punto di partenza e quello d’arrivo: il problema di garantire maggiore sicurezza sulle strade e una possibile, ottima, soluzione per ottenerla. Una soluzione che si chiama Securpneus, brand che “tradotto” significa una miscela di gas tecnici a base di azoto, utilizzata al posto dell’aria per gonfiare gli pneumatici.

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Giorgetti: “La manovra sui carburanti non toccherà le categorie professionali”

“Gli autotrasportatori hanno una disciplina specifica e non sono interessati dal cosiddetto allineamento delle accise del gasolio e della benzina”. A gettare una cisterna d’acqua sul fuoco delle polemiche esplose nel mondo dell’autotrasporto allarmato dalle notizie (compresa quella di un possibile rischio di un taglio dei rimborsi sulle quote accise), con addirittura lo spettro di un fermo nazionale dell’autotrasporto in vista, è  il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti che già nei giorni scorsi aveva sottolineato come la manovra fosse stata studiata per essere fatta “con gradualità, evitando contraccolpi alle categorie professionali”. Sul caso è intervenuto anche il viceministro per le Infrastrutture e i trasporti Edoardo Rixi  rassicurando in una nota tutte le associazioni di categoria e gli operatori del settore autotrasporto che “non ci sarà alcun aumento del costo del gasolio per il trasporto pesante su strada. L’impegno del ministero rimane quello di garantire stabilità e sostenibilità economica per il settore evitando ulteriori pressioni sui costi operativi delle imprese”.

Autotrasporto, sale la tensione. Le associazioni si riuniscono per proclamare il fermo nazionale

Sale la tensione nel mondo dell’autotrasporto per le mancate risposte da parte del Governo in materia di accise sui carburanti, con l0 spettro di un aumento di quelle sul gasolio e forse anche di un taglio dei rimborsi. “L’Unatras ha infatti deciso di convocare il Comitato esecutivo, con all’ordine del giorno la proclamazione del fermo dell’autotrasporto”, come ha confermato Paolo Uggé, presidente del coordinamento nazionale delle principali associazioni di rappresentanza. “Le dichiarazioni del ministro competente sul tema delle accise non forniscono un quadro chiaro di quelle che sono le scelte del Governo”, ha affermato Uggé. “Non è vero che tale decisione discenda da un obbligo imposto dall’Unione europea. La responsabilità ricade interamente sul Governo italiano che aumenta le tasse su una categoria fondamentale per l’economia nazionale. Questo non è accettabile, così come è insolito il mancato confronto con le rappresentanze delle categorie interessate”.

Autostrade per l’Italia, sotto inchiesta fondi per manutenzioni e progetti per oltre 500 milioni

Falso in bilancio, aggiotaggio, ostacolo alla vigilanza e manipolazione del mercato: sarebbero queste le ipotesi di reato al centro dell’indagine aperta dalla  Procura della Repubblica di Roma  per fare luce sulla corretta “destinazione” di un tesoro di oltre 500 milioni di euro destinati alla manutenzione e alla realizzazione di opere autostradali oltre che sulla sulla gestione di fondi  nei quali vengono accantonate risorse per progetti specifici, da parte della società Autostrade per l’Italia. Nel registro degli indagati sarebbero stati iscritti i nomi di sette  dirigenti  per fatti che risalirebbero, come sottolinea anche una nota diffusa dalla stessa società Autostrade per l’Italia, all’inizio degli anni 2000, “mentre oggi”, si legge sempre nella nota, “il vertice è certo di aver agito sempre in totale trasparenza e secondo la legge”.

L’autotrasporto chiede, il Governo non risponde. Il silenzio nasconde anche tagli ai rimborsi?

Il silenzio del Governo in risposta alla richiesta del mondo dell’autotrasporto di avere chiarimenti sull’allineamento delle accise sul gasolio a quelle della benzina nasconde un’altra possibile sgradevolissima “sorpresa” per il settore, ovvero che all’orizzonte ci siano anche tagli sulle agevolazioni fiscali  destinati a toccare lo stesso rimborso di quota parte delle accise? E’ quanto si stanno chiedendo in molti esponenti del mondo dell’autotrasporto e l’interrogativo emerge chiaramente dal comunicato stampa con il quale i vertici di Unatras,   l’unione delle più rilevanti associazioni dell’autotrasporto italiano, hanno chiesto “a gran voce” un incontro al ministro dei Trasporti Matteo Salvini. Ecco il testo del comunicato. “E’ ufficialmente iniziato l’autunno caldo dell’autotrasporto italiano che, attraverso il coordinamento unitario delle associazioni nazionali Unatras, in rappresentanza della quasi totalità della categoria chiede a gran voce al ministro dei Trasporti Matteo Salvini di chiarire quali siano le reali intenzioni del Governo, sul delicatissimo tema delle accise sul gasolio per autotrazione. 

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Immatricolazioni “forzate” anche se i clienti non le vogliono: ecco l’altra verità sull’auto elettrica

Auto elettriche poco gradite dal mercato italiano, concessionari spinti controvoglia – o addirittura costretti –  a immatricolarle fornendo per di più in questo modo una realtà distorta dell’andamento del mercato: è una fotografia ben diversa da quella che in molti immaginano quella sull’auto elettrica “scattata” da Massimo Artusi, presidente di Federauto, che intervenendo alla Conferenza di sistema Confcommercio 2024 ha lanciato un allarme per il mondo delle concessionarie a rischio, ha spiegato, di vedersi “scaricare” a breve dai costruttori “l’onere di smaltire prodotti difficili da commercializzare”, con il risultato che proprio i concessionari “pur avendo oggi un buon equilibrio finanziario, potrebbero non essere più in grado di svolgere la naturale funzione di mercato. Più del 50 per cento delle auto a batteria Ev sono immatricolate, obtorto collo, dai concessionari con ingenti oneri finanziari di stock e di obsolescenza causata dal prolungato stop dell’invenduto, problemi a cui si aggiunge l’inquietante notizia

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Pit stop della salute, la sosta ai box-ambulatori che fa vincere la corsa contro le malattie

In una gara di Formula 1 un Pit stop può risultare decisivo per un pilota per vincere o perdere. Per un “pilota” di camion un Pit stop può essere ancora più importante: può addirittura consentire di diagnosticare e, dunque curare al meglio, una malattia o di prevenirla. Accade con il “Pit stop della salute” che Fai, la federazione degli autotrasportatori italiani, di Bergamo (clicca qui per navigare sul sito) ha fatto puntualmente  ripartire (e con “prestazioni” degne delle squadre di meccanici dei team più forti della F1) dai propri “box”, i moderni ambulatori realizzati all’interno della propria sede a Orio al Serio in via Portico 15, per i propri associati. Per la precisione due Pit stop diversi.

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