L’occhiale che “fa vedere” l’effetto dell’alcol sulla vista mette a fuoco la follia di guidare ubriachi

Un automobilista con indosso un paio di occhialoni di quelli che si usano sulle pista da sci cammina piano, con evidente difficoltà, cercando di seguire a piedi un percorso stradale in miniatura  disegnato sul pavimento, impegnandosi per non uscire dalla carreggiata e non travolgere i birilli posizionati da tre agenti della Polizia stradale che assistono alla “prova”: una sorta di gioco, perfino divertente, ma con un obiettivo serissimo: far capire quanto può essere pericoloso guidare dopo aver bevuto, quando l’alcol può impedire di vedere chiaramente, mischiandoli e confondendoli in un’immagine distorta,  altri mezzi lungo la strada, o pedoni che stanno attraversando. Con il rischio di investirli, così come accade con un paio di coni rossi posizionati al lati dell’asfalto disegnato sul pavimento della Fiera di Brescia teatro del test. Già perché Continua a leggere



Pit stop della salute, la sosta ai box-ambulatori che fa vincere la corsa contro le malattie

In una gara di Formula 1 un Pit stop può risultare decisivo per un pilota per vincere o perdere. Per un “pilota” di camion un Pit stop può essere ancora più importante: può addirittura consentire di diagnosticare e, dunque curare al meglio, una malattia o di prevenirla. Accade con il “Pit stop della salute” che Fai, la federazione degli autotrasportatori italiani, di Bergamo (clicca qui per navigare sul sito) ha fatto puntualmente  ripartire (e con “prestazioni” degne delle squadre di meccanici dei team più forti della F1) dai propri “box”, i moderni ambulatori realizzati all’interno della propria sede a Orio al Serio in via Portico 15, per i propri associati. Per la precisione due Pit stop diversi.

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Paolo Uggé in cattedra alla Cattolica: una lezione per gli studenti, ma anche per le associazioni

“Il funzionamento di un’organizzazione di rappresentanza di imprese di autotrasporto e della logistica: quali azioni deve compiere per la difesa delle imprese in un contesto di libera concorrenza all’interno dell’Unione europea”: è questa la “materia” al centro di una lezione davvero speciale che si è tenuta all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Già, perché a salire in cattedra davanti agli studenti del master in Economia e gestione degli scambi internazionali, commercio, supply chain e logistica internazionali – Megsi, è stato il presidente di Fai Confrasporto Paolo Uggé. Una lezione che gli studenti hanno seguito con grande attenzione e che lo stesso “docente” ha definito interessante e partecipata la lezione. E, soprattutto, una “lezione” di come sia fondamentale, per un’associazione, il contatto diretto Continua a leggere



Trattative ferme: l’autotrasporto sceglierà la via del dialogo o dello scontro fermandosi 5 giorni?

Di fronte all’ostacolo di una trattativa che non avanza, a una controparte che sembra non voler risolvere i problemi che pure sono evidentissimi e irrisolti da troppo tempo e che sembra non avere la volontà e forse perfino la capacità di raffrontarli come dovrebbe, è possibile prendere strade diverse. Per esempio prendere tempo, attendere ulteriormente, proseguendo sul percorso del dialogo, sperando che dall’altra parte del tavolo qualcuno capisca la gravità della situazione e delle conseguenze ancora più pesanti che potrebbero derivare da uno scontro; oppure scegliere proprio quest’ultimo, lo “scontro frontale “ pur nella consapevolezza che ci saranno “feriti” e forse “morti” anche fra chi non è direttamente coinvolto. Fra tanti cittadini chiamati a pagare gli “effetti collaterali” di una “guerra”. Di fronte all’ennesimo incontro senza alcun risultato concreto avvenuto fra i rappresentanti del mondo dell’autotrasporto e della logistica e quelli del governo Continua a leggere



Metrò e tram, le nuove linee fanno salire anche il valore delle case costruite lungo i percorsi

Dagli appartamenti in condominio alle villette, dai monolocali agli attici, dai negozi agli uffici, ai garage e a capannoni sede di attività artigianali o industriali: sono moltissime le tipologie di immobili alle quali gli operatori del mercato guardano alla ricerca di immobili da far acquistare o vendere alla propria clientela, a caccia di nuovi “affari” per l’agenzia. Ma ci sono anche altri tipi di “costruzioni” a cui pochi probabilmente penserebbero, capaci di attirare l’attenzione di chi compra e vende il “mattone”: le pensiline alle fermate dei metrò, dei tram, dei pullman. Già, perché quelle strutture, che con gli immobili hanno in comune solo i materiali con cui sono realizzate, sono capaci di modificare anche in maniera importante il valore degli immobili nelle immediate vicinanze. Come conferma l’articolo postato dal sito casavuoisapere.it, che fra i “numerosi i fattori che influiscono sul valore di un immobile”, indica senza alcuna incertezza “la presenza di infrastrutture,

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Acciacchi e dolori “da moto”: un pilota-osteopata indica la strada per prevenirli e curarli

Muscoli del collo, colonna cervicale, clavicola e scapola, colonna dorsale, muscolatura di braccia e avambracci, estensori e flessori dita, muscolatura delle spalle, colonna lombare, addominali,  muscolatura degli arti inferiori: se il mondo delle due ruote dovesse indicare le parti del corpo più sollecitate e più soggette ad acciacchi, probabilmente indicherebbe, in ordine sparso, molte fra queste. A indicarle tutte mettendole per di più nell’esatto ordine di classifica, come se si trattasse di una gara, è invece un solo motociclista, ma che di muscoli e ossa più a rischio in sella alle due ruote se ne intende come pochi altri: per il semplice fatto che oltre a essere un motociclista

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La festa della donna premia la camionista che ha preso il posto di guida lasciato dal marito morto

La felicità per aver conquistato il “Sabo Rosa”, riconoscimento che ogni anno, dal 2010, il Gruppo Roberto Nut assegna, iin occasione della Festa della donna, a una lavoratrice del mondo dei trasporti, non ha potuto non mischiarsi con la alla tristezza al ricordo della ragione per cui lei, Claudia Gina Sasz, 47 anni di origini romene residente a Bariano, in provincia di Bergamo, ha scelto di guidare i camion: la morte del marito, Cesare, conducente di tir, di cui ha deciso di prendere il posto. Continua a leggere



Gli incontri al ministero non portano nessuna soluzione per l’autotrasporto: sale la tensione

“Totale insoddisfazione, forti momenti di tensione”: i termini usati dai vertici di Unatras per commentare l’ennesimo incontro avvenuto tra esponenti del ministero dei Trasporti e i rappresentanti del coordinamento delle principali associazioni dell’autotrasporto per risolvere una serie di problemi sul tavolo ormai da troppo tempo fotografano fin troppo chiaramente un nuovo fallimento nelle trattative fra la categoria e il mondo politico. Un nuovo “buco nell’acqua” come conferma anche la sottolineatura “dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti nessuna risposta concreta” nel titolo del comunicato stampa diffuso da Unatras al termine dell’incontro annunciando la convocazione del comitato esecutivo per adottare eventuali provvedimenti. Ecco il testo integrale del comunicato . Continua a leggere



L’impresa di trasporti non ha la divisa? Peccato, avrebbe “detto” molto. A clienti e dipendenti

“La divisa serve a questo: a distinguere, a permettere all’occhio, allo sguardo, di riconoscere immediatamente la funzione di chi la indossa. La divisa è una garanzia per chi gli si trova di fronte”. La frase, tratta da “Gridalo”, libro scritto da Roberto Saviano, sembra fatta apposta per riassumere uno dei tanti, piccoli-grandi suggerimenti che Nicola Donti, filosofo, docente universitario e consulente in comunicazione nelle relazioni interpersonali, ha voluto lanciare sabato 8 marzo dal palco della Fiera Futura Expo di Brescia rivolgendosi alla platea di autotrasportatori riuniti dalla Fai (Federazione autotrasportatori italiani) di Brescia e Bergamo per capire come “cambiare marcia”, per guidare le imprese dell’autotrasporto nel futuro migliorando il presente. Un suggerimento proprio a “indossare sempre più la divisa aziendale” che Nicola Donti ha rivolto ai tanti imprenditori del settore che hanno preso posto nella sala vittoria Alata della Fiera, aggiungendo qualche riflessione in più a quelle scritte dell’autore di “Gomorra”: invitando, per esempio, gli imprenditori dell’autotrasporto, anche al volante di aziende di piccole dimensioni, a fornire ai propri conducenti una divisa “dando così loro l’opportunità non solo di essere subito riconoscibili, rappresentanti di una ben precisa realtà imprenditoriale (facendo contemporaneamente viaggiare la visibilità del brand) ma anche di riconoscere se stessi come “giocatori di una squadra aziendale”. Una strategia solo apparentemente piccola, capace in realtà di creare Continua a leggere



Nazzareno Lumina, il pilota-operaio ha fatto strada. Fino a correre in sella a una Ducati

“La classe operaia va in paradiso”  è il titolo di un  vecchio film  di  Elio Petri  capace di vincere, all’inizio degli anni ’70,  il Grand Prix  per il miglior film al  Festival di Cannes. Un titolo che sembra perfetto per raccontare, mezzo secolo più tardi, la storia di Nazzareno Lumina, operaio che nel “paradiso” che ha sempre sognato, quello delle gare motociclistiche, ci è andato coronando il sogno di scendere in posta arrivando a vincere  non un Grand Prix cinematografico ma un campionato italiano riservato alle moto 600 di cilindrata. Fino ad approdare in una squadra, il “Team Broncos”che gli ha messo a disposizione la due ruote a cui ha sempre aspirato, una Ducati, in sella alla quale il pilota bergamasco, operaio  in un’azienda storica di Brescia, l’Iseo serrature, punta a conquistarsi un posto sulla linea di partenza di un campionato italiano di velocità. Una storia raccontata dal sito bergamoduepuntozero.it che stradafacendo.tgcom24.it pubblica su gentile concessione della Scuderia Norelli, Motoclub a cui appartiene Nazzareno Lumina  e ideatrice del nuovo sito dedicato al mondo delle due ruote. Eccolo. Continua a leggere



Futura Expo 2025, autotrasporto e sostenibilità ambientale viaggiano sempre più insieme

Autotrasporti e sostenibilità ambientale: due “mondi” che dopo essere stati a lungo spesso distanti (in un passato fortunatamente ormai remoto) si sono avvicinati sempre più condividendo lo stesso “viaggio”: quello destinato a consegnare alle nuove generazioni un pianeta meno inquinato. Due “mondi” sempre più impegnati a incrociare le proprie strade, come testimonia anche Futura Expo 2025, la più grande manifestazione dedicata alla sostenibilità e ai progetti del futuro, in programma il 7, 8 e 9 marzo a Brescia dove il mondo dell’autotrasporto si prepara a ribadire la propria ferma volontà di compiere manovre sempre più importanti per la svolta green. Una volontà felicemente riassunta nel titolo dell’evento in programma sabato 8 marzo, con inizio alle 9, nella Sala Vittoria Alata di Brixia Forum di via Caprera, teatro della fiera: “Cambio di marcia: sostenibilità e nuove generazioni alla guida dell’autotrasporto del domani”. Continua a leggere



Autotrasportatore spara in aria per far fuggire i ladri. Lui viene denunciato, loro sono già liberi

La sua storia è finita sotto i riflettori nazionali: quelli di Canale 5, con Francesco Vecchi e Federica Panicucci, conduttori di Mattino Cinque News che hanno dato ampio spazio a un episodio che ha dell’incredibile: già, perché il protagonista , Oliviero Fracassetti, titolare di un’impresa di autotrasporti ad Albano Sant’Alessandro, a una decina di chilometri da Bergamo, vittima del quinto tentativo di furto in un mese, si è ritrovato con una denuncia (per aver sparato in aria, a puro scopo intimidatorio due colpi di fucile) mentre i ladri, due giovani di 23 e 24 anni, dopo essere stati arrestati, hanno patteggiato nove mesi con pena sospesa e sono tornati immediatamente liberi. Ovviamente anche di tornare a sedersi al volante dell’auto (nella quale i carabinieri hanno trovato cinque cacciaviti e vari attrezzi da scasso) con la quale nella notte di venerdì 28 febbraio hanno raggiunto la sede dell’azienda bergamasca per svuotare i serbatoi dei tir posteggiati nel piazzale. Continua a leggere



Nave della flotta Msc “ferita” nell’attacco missilistico russo al porto ucraino di Odessa

C’è anche una nave della flotta Msc fra le “vittime” dell’attacco sferrato il 1 marzo dalla Russia contro il porto ucraino di Odessa: i missili balistici che hanno colpito alcune infrastrutture portuali hanno infatti danneggiato anche la portacontainer Msc Levante F che batte bandiera panamense e che ha subito danni importanti, causati anche da un incendio scoppiato a bordo. La portacontainer della Mediterranean Shipping Company Sa (di proprietà della famiglia Aponte, timonata da Gianluigi Aponte, imprenditore che la rivista Forbes, nel 2024 ha collocato al 48º posto fra gli uomini più ricchi al mondo con un patrimonio familiare stimato in circa 66 miliardi di dollari), Continua a leggere



Il Codice della strada deve distinguere fra chi fa pochi chilometri e chi invece decine di migliaia?

La riforma del Codice della strada nonostante sia recentissima  dovrebbe essere già “riformata”? In alcuni “passaggi” probabilmente sì. Federico Gallo, avvocato considerato fra i migliori esperti in materia, fra i punti da “rivedere e correggere” indicherebbe per esempio, “il fatto che vengano utilizzati gli stessi pesi e misure per un automobilista che, magari, percorre pochissime migliaia di chilometri l’anno e un conducente  di tir che per lavoro ne percorre magari 100mila”.  Una “correzione” che il legale, autore di testi per i manuali editi da Egaf, casa editrice di riferimento per chi ha bisogno di un’ informazione professionale su circolazione stradale, motorizzazione e trasporti, ha suggerito dal tavolo del convegno  organizzato dalla direzione della Fai (federazione autotrasportatori italiani) di Bergamo per aiutare i propri associati a capire meglio le novità previste proprio dalla riforma.  Ed è proprio analizzando una delle più importanti norme introdotte, quella in materia di sospensione breve della patente, Continua a leggere



Corsie d’emergenza: oltre che in autostrada perché non realizzarle anche lungo la ferrovia?

Lungo le autostrade ci sono corsie d’emergenza, realizzate per far fronte a possibili situazioni di disagio: perché non realizzare anche lungo le ferrovie binari di stazionamento che, in caso di problemi, potrebbero impedire, per esempio di tenere fermi treni cargo, carichi di merci o di camion fatti viaggiare con il cosiddetto trasporto combinato per combattere traffico e inquinamento? A lanciare la proposta è Alessio Soave, titolare con il padre Fabrizio, della Alfa Trasporti impresa da sempre in prima fila per spingere il trasporto intermodale, per far sì che la svolta green non sia solo facile propaganda. Una proposta che il giovane imprenditore ha fatto di fronte alle telecamere, nel video realizzato dalla sua associazione di categoria, la Fai di Verona, per i 30 anni di attività. Un video ideato e realizzato in modo non “ celebrativo”, ma “analitico, propositivo”. Con messaggi importanti lanciati dalla nuova generazione di imprenditori veronesi chiamata a guidare autotrasporto e logistica nel futuro: Continua a leggere