Patente sospesa per alcol? Si può guidare per andare al lavoro

Chi subirà la sospensione della patente per guida in stato d’ebbrezza potrà comunque guidare. La decisione è stata presa dalla Commissione Lavori pubblici del Senato che ha accolto un emendamento del leghista Gianpaolo Vallardi, pensato per garantire la possibilità di andare o tornare dal lavoro. Tre ore al giorno che dovranno essere richieste al prefetto entro 10 giorni dalla sanzione. Ma non sarà uno sconto di pena. Le ore di “deroga” porteranno infatti a un allungamento della sanzione. Nel suo emendamento, Vallardi tira in ballo il ritiro delle patenti per alcol, questione “molto sentita al Nord”, come spiega l’esponente trevigiano della Lega, “anche per motivi ambientali. In alcune zone nei mesi invernali il grappino o il bicchiere di vino è una prassi comune”. Continua a leggere

Incidenti stradali in calo,
l’Aci ne ha parlato al Quirinale

L’incidentalità stradale in Italia mostra qualche miglioramento, anche se i numeri restano tragici: ogni anno si contano sulle strade più di 4.700 morti e oltre 310mila feriti, con un costo sociale superiore a 30 miliardi di euro. Numeri che nel mondo assumono i connotati di un’epidemia: se non saranno adottati provvedimenti concreti da tutti gli Stati internazionali, le vittime sulle strade aumenteranno del 46 per cento nei prossimi 10 anni, dai 1,3 milioni di oggi fino a 1,9 milioni nel 2020. Continua a leggere

Sicurezza stradale, si potrà
ancora fumare mentre si guida

Si potrà ancora fumare mentre si è alla guida. La commissione Lavori pubblici del Senato ha infatti bocciato l’emendamento presentato dall’Italia dei Valori che voleva vietare il fumo a chi guida un’automobile o un automezzo. A favore dell’emendamento di Giampiero De Toni hanno votato solo cinque senatori, mentre quindici sono stati i voti contrari. Nel corso della seduta di oggi si è parlato anche dell’innalzamento del limite di velocità a 150 chilometri all’ora sulle autostrade a tre corsie fornite da tutor, ma dopo una discussione accesa non si è arrivati alla decisione finale. Continua a leggere

Minicar, interviene Matteoli:
“Pene più severe per chi le trucca”

Gli ultimi incidenti che hanno coinvolto diverse minicar hanno scatenato un fiume di polemiche. Sul tema è intervenuto anche il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli: “Insieme con la commissione Lavori pubblici del Senato, che sta esaminando numerose modifiche al Codice della strada”, ha detto Matteoli, “stiamo valutando la necessità di sanzioni più severe per chi provvede ad alterare illecitamente la potenza dei motori delle cosiddette minicar. Tra breve, inoltre, entrerà in vigore in Italia la direttiva europea che prescrive anche una prova pratica per il rilascio del patentino per la guida dei ciclomotori”. Continua a leggere

Sicurezza stradale, all’esame
26 petizioni. Voi cosa cambiereste?

La commissione Lavori pubblici del Senato sta esaminando ben 26 petizioni popolari abbinate al disegno di legge sulla sicurezza stradale. Raccolte di firme anche curiose, come chi vorrebbe limitare la circolazione dei motorini ad alcune ore del giorno. Sulla questione è intervenuto oggi anche il Sole 24 Ore. “Chiedono una mano pesante contro chi causa incidenti stradali a causa di alcol e droghe, chi guida senza cintura di sicurezza o sale in moto senza casco. C’è pure chi vorrebbe, però, in cambio un alleggerimento delle sanzioni per infrazioni meno gravi”, scrive il quotidiano economico. Continua a leggere

Patente sospesa? Non si guidano nemmeno minicar e ciclomotori

D’ora in avanti la sospensione della patente sarà ancora più pesante. Niente scappatoie, chi sarà privato della licenza di guida si potrà scordare di aggirare il provvedimento muovendosi con i ciclomotori e le minicar. Il giro di vite è stato deciso dalla commissione Trasporti del Senato che sta esaminando il disegno di legge sula sicurezza stradale. Con voto bipartisan, i senatori hanno infatti approvato una serie di emendamenti che rendono ancora più severa la sospensione della patente. Su Stradafacendo abbiamo già parlato del provvedimento che prevede il licenziamento per giusta causa per autotrasportatori e conducenti di autobus beccati a guidare sotto sotto l’effetto dell’alcol o delle droghe. Ma i provvedimenti non sono finiti qui… Continua a leggere

Rapallo-Val Fontanabuona, entro maggio lo studio di fattibilità

Sarà pronto entro maggio lo studio di fattibilità per la realizzazione del raccordo stradale Rapallo-Val Fontanabuona, in Liguria. È questo l’esito dell’incontro tenutosi al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, presieduto dal ministro Altero Matteoli e a cui hanno partecipato i sedici sindaci della Val Fontanabuona, il presidente dell’Anas, Pietro Ciucci, e l’amministratore delegato della società Autostrade per l’Italia, Giovanni Castellucci. Era presente anche il presidente della Commissione Lavori Pubblici del Senato, Luigi Grillo. “Si è trattato di un incontro proficuo”, ha detto Matteoli, “che segna un concreto passo in avanti verso la realizzazione dell’importante raccordo stradale richiesto dai sindaci liguri della Val Fontanabuona”. Continua a leggere

Matteoli: “Tra tre settimane
la legge sulla sicurezza stradale”

Tra tre settimane sarà pronta la nuova legge sulla sicurezza stradale. L’ha detto il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Altero Matteoli, in un’intervista al Messaggero. Secondo Matteoli serviranno due settimane per preparare il testo e una per il passaggio alla Camera. Nell’intervista, il ministro risponde anche alle polemiche degli ultimi giorni relative agli incidenti che hanno coinvolto le minicar e alle accuse di insabbiamento della legge alla Commissione Lavori pubblici del Senato. Sugli incidenti degli ultimi giorni, Matteoli ha commentato: “Non resto insensibile alle tragedie, ma non si può neppure scrivere una legge tutte le volte che avviene un incidente”. Continua a leggere

Uggè: Autisti drogati, che fine ha fatto la possibilità di licenziarli?

“Le imprese dell’autotrasporto avevano chiesto che un conducente professionale dimostrasse, con un certificato rilasciato dall’Autorità sanitaria competente, che non fosse un soggetto dedito all’uso di alcol o di sostanze stupefacenti. Inoltre, avevano chiesto la possibilità di procedere al licenziamento per giusta causa nel caso in cui un lavoratore venisse sorpreso alla guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze dopanti”. Con queste parole, Paolo Uggè, presidente di Fai-Conftrasporto, commenta la notizia dei test antidroga obbligatori per neopatentati, autisti di mezzi pubblici, taxisti e autotrasportatori. Continua a leggere

Neopatentati e autotrasportatori,
in arrivo i test antidroga

Pugno duro contro chi beve, ma anche contro chi guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. D’ora in avanti chi vorrà prendere la patente dovrà infatti sottoporsi a un test antidroga. Lo ha deciso, con un voto bipartisan, la commissione Lavori Pubblici del Senato che sta esaminando il nuovo Codice della strada e modificando in parte il testo già approvato dalla Camera nel luglio 2009. L’obbligatorietà del test, spiega un’agenzia Ansa, è estesa anche a chi guida mezzi pubblici e taxi e agli autotrasportatori. Continua a leggere

Il diritto all’impresa è vietato
per legge ai noleggiatori d’auto?

Erano tanti quelli che martedì 16 marzo hanno percorso le vie di Roma per rivendicare il loro diritto di esistere come imprenditori. Delegazioni provenienti da diverse parti d’Italia che, forse per la prima volta nella storia delle manifestazioni, hanno sfilato non contro qualcosa o qualcuno ma a favore e per sostenere il Parlamento. Continua a leggere

Il Governo è pronto a lasciare a piedi gli autisti ubriachi o drogati

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“Se si beve o ci si droga non si guida”. Con queste parole, che non ammettono interpretazioni, il sottosegretario ai Trasporti Bartolomeo Giachino ha commentato la richiesta, avanzata al Governo dal presidente nazionale di Fai Conftrasporto, Paolo Uggé,  di consentire alle imprese di autotrasporto di poter licenziare quegli autisti sorpresi a guidare ubriachi o sotto l’effetto di droga. “Il provvedimento è fra quelli esaminati  e attualmente in discussione al Senato  da parte della Commissione lavori pubblici”, ha affermato il sottosegretario ai Trasporti incontrando, all’Autoparco Brescia Est, i rappresentanti della Federazione autotrasportatori italiani (oltre al presidente nazionale, Paolo Uggé, era presente anche il segretario generale di Fai Conftrasporto, Pasquale Russo). “Purtroppo i lavori stanno procedendo a rilento, ma il ministero dei Trasporti sta facendo pressioni perché la discussione di tutto il testo sulla sicurezza, già approvato dalla Commissione Trasporti della Camera, acceleri e superi anche l’approvazione da parte dell’analoga commissione in Senato. In ogni caso”, ha sottolineato Giachino, “se si beve o ci si droga non si guida”.

Mobilità alpina, le risposte
non possono viaggiare in ritardo

Due fatti rilevanti, entrambi collegati alla questione della permeabilità dell’arco alpino, hanno avuto l’onore delle cronache nelle scorse settimane: la ripresa di una forte contestazione da parte dei NoTav e l’approvazione della Convenzione delle Alpi, dalla quale le competenti commissioni parlamentari della Camera dei Deputati hanno stralciato il protocollo trasporti che, se ratificato, metterebbe una pietra tombale sulla possibilità del Governo italiano di poter decidere la realizzazione di opere infrastrutturali sia all’interno sia di adduzione  all’arco alpino. Continua a leggere

La protesta dei vigili: “Subito
la riforma della Polizia locale”

“Subito la riforma della Polizia locale”: lo hanno chiesto, anzi gridato, i quasi mille (secondo gli organizzatori) operatori di Polizia locale, giunti da tutta Italia e appartenenti al Sulpm, il Sindacato unitario lavoratori Polizia municipale, che giovedì si sono riuniti in piazza Montecitorio, a Roma, per manifestare il loro dissenso. “La protesta ha riscontrato un sostegno unanime da parte del mondo politico con autorevoli interventi sia di esponenti della maggioranza sia dell’opposizione”, si legge nel comunicato del Sulpm. Continua a leggere

Pirati della strada, non ci sarà
l’inasprimento delle pene

Le speranze di avere pene severe, severissime per chi si mette alla guida in stato di ebbrezza e provoca un incidente mortale sono probabilmente svanite. Non ci sarà infatti neppure per i pirati della strada la condanna automatica a 15 anni di reclusione invocata da più parti. L’ultimo caso dello sconto di pena al pirata romano che falciò un coppia di fidanzati non è destinato a rimanere un caso isolato. E si tratta di una questione di giurisprudenza. Ovvero dell’impossibilità di considerare un incidente d’auto come un omicidio volontario. La sterzata soft del nuovo testo di legge sulla sicurezza stradale viene confermata da un articolo sul Messaggero di venerdì 19 febbraio. Un incidente d’auto non potrà mai essere considerato un omicidio volontario. Continua a leggere