Brexit e Torino-Lione, due pericoli gravi sul percorso dell’economia italiana in Europa

L’economia italiana vive una situazione di grave pericolo e la situazione potrebbe essere aggravata dai possibili effetti di una “Brexit disordinata”, ovvero non regolata dall’accordo raggiunto tra Ue e Regno Unito lo scorso anno, e dalla mancata realizzazione della Torino-Lione, tratto cruciale del corridoio destinato a collegare l’Europa dell’Ovest con quella dell’Est attraverso l’Italia. Continua a leggere

 La nuova Torino-Lione toglie ai No Tav ogni motivo (vero) per opporsi alla realizzazione

Il nuovo asse ferroviario Torino-Lione è parte della rete centrale delle infrastrutture Europee TEN T, definita dal coordinatore europeo “sezione chiave” dell’intero corridoio Mediterraneo, lungo circa 3.000 chilometri, che collegherà il Mediterraneo occidentale con l’Europa centrale. Un corridoio di grande importanza strategica destinato a servire il 20 per cento circa della popolazione europea in regioni che rappresentano un quinto circa del Pil dell’Unione. Una via di collegamento che potrebbe essere definita un’importante tessera all’interno di un puzzle europeo che, una volta ultimato, risulterebbe assolutamente positivo per l’Italia. Continua a leggere

Grandi opere: chi vuole disegnare un futuro competitivo per l’Italia non può cancellarle

Abbiamo potuto leggere con molta attenzione il Documento di programmazione economico finanziaria che è stato approvato nella scorsa settimana dal Governo. Premesso che si tratta di un programma che dovrà essere tradotto nella Legge di bilancio, dopo avere effettuato i passaggi e gli approfondimenti necessari, qualche commento è, senza voler effettuare dissertazioni di economia globale, tuttavia necessario, limitando questa prima analisi alla parte relativa agli interventi riguardanti il mondo dei trasporti, per titoli, e con la consapevolezza che un testo con questa ampiezza di temi trattati potrebbe subire integrazioni.Alcune preoccupazioni sussistono. L’affermazione di riesaminare “attraverso un’attenta analisi sul rapporto costi benefici le grandi opere” è una di queste. Continua a leggere

Bari-Napoli e Genova-Trieste, Lupi accelera sull’Alta velocità: “Dalle parole ai fatti”

“Troppo spesso in Italia si è parlato di Alta velocità e non si è realizzata, si è parlato dei costi e non sono stati fatti conti certi. Il Governo ritiene strategica, fondamentale per questo Paese l’Alta velocità che va da Genova a Trieste e con i fatti sta seguendo questa linea”. Lo ha detto il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi arrivando alla Fiera di Rho per l’inaugurazione di Eicma, il Salone mondiale dei motocicli. “Nella legge di stabilità”, ha ricordato Lupi, “ci sono tre miliardi di euro per accelerare la realizzazione dell’Alta velocità su questa tratta, così come sul decreto Sblocca Italia abbiamo detto che è fondamentale la realizzazione di Av e Alta capacità che va da Bari a Napoli”. Continua a leggere

Francia, il Tgv perde colpi. La Corte dei Conti: “Elitario e poco redditizio”

Elitario e poco redditizio. Il Tgv, il treno ad alta velocità francese, “perde colpi”, come scrive Le Figaro, e finisce nel mirino della Corte dei Conti. “La scelta sistematica dell’alta velocità ferroviaria”, sentenzia la Corte dei Conti, “ha portato a un sistema poco coerente dove i convogli di Tgv collegano 230 destinazioni e passano il 40 per cento del loro tempo sulle linee normali”. Cioè quelle usate dagli altri treni. Secondo la Corte dei Conti, i Tgv dovrebbero invece collegare meno stazioni sulle loro rotaie speciali e circolare meno sulle tratte normali. Continua a leggere

Tav Torino-Lione, c’è l’accordo sul tracciato e sulla ripartizione dei costi

È stato firmato a Roma l’accordo definitivo tra l’Italia e la Francia per la realizzazione della Tav Torino-Lione. L’intesa è stata sottoscritta dal viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Mario Ciaccia, e dal ministro dei Trasporti francese, Thierry Mariani. ”Il governo italiano”, ha dichiarato Ciaccia, “conferma l’importanza strategica della Tav Torino-Lione e si adopererà per una sollecita ratifica dell’accordo e per la realizzazione dell’opera nel rispetto dei calendari definiti con la Commissione Europea. La Tav Torino-Lione è un’opera rappresentativa di tutta l’Europa, non solo dell’Italia e della Francia”. Continua a leggere

Costi più bassi per la Torino-Lione: l’Italia pagherà meno del 60 per cento

“L’incontro con il ministro dei Trasporti francese, Thierry Mariani, ha consentito di raggiungere l’accordo politico sulla ripartizione dei costi della nuova linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione. Si è pervenuti a una ripartizione complessivamente equilibrata tra i due Stati”, spiega il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, “che accoglie le richieste italiane e che sostituisce le precedenti intese che prevedevano un accollo per l’Italia pari al 70 per cento dei costi che oggi viene ridotta al 57,9 per cento, considerando l’intera parte comune, la ripartizione dei costi tra Francia e Italia è perfettamente equilibrata al 50 per cento. L’accordo consente di rispettare gli impegni con la Commissione europea, da cui Italia e Francia si attendono forte sostegno finanziario per la realizzazione di un’opera, che ha un valore strategico non solo per i due Paesi ma per l’intera Europa, costituendo la stessa un tassello fondamentale del corridoio Lisbona-Kiev”. Continua a leggere

Approvato il Piano per il Sud, dal Cipe via libera a infrastrutture per 9 miliardi

È arrivato questa mattina il via libera al Piano per il Sud. Come annunciato dal ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, il Cipe ha infatti approvato le opere per il meridione e altri importanti interventi. “Si tratta di infrastrutture”, ha detto Matteoli, “per complessivi 9 miliardi di euro circa, di cui oltre 7 miliardi a valere sui fondi Fas che finanziano il Piano per il Sud” e di interventi che “daranno certamente un forte impulso allo sviluppo”. Continua a leggere

Carenze infrastrutturali, botta e risposta tra Giachino e Lovelli

“Negli ultimi due anni e mezzo la crisi ha sottratto risorse per le infrastrutture, ma ora torneremo a investire. Stiamo già lavorando per ridurre le inefficienze logistiche, attraverso interventi a costo zero”. Bartolomeo Giachino, sottosegretario al Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, ha difeso l’azione del governo nel corso del convegno su “Trasporto su strada: assicurazione e costi collettivi”, tenutosi la scorsa settimana a Genova e organizzato dall’Unione Europea Assicuratori. Giachino ha ricordato le agevolazioni concesse dal Ministero all’autotrasporto, che dovrebbero incidere anche sui costi assicurativi, attraverso il sostegno del Fondo di Garanzia per il Credito e la possibilità di dotarsi delle scatola nera – anche a spese dell’esecutivo – per avere maggiore accesso all’assicurazione. Continua a leggere

Infrastrutture, dal Cipe via libera
a lavori per 21 miliardi di euro

Giovedì mattina il Cipe ha approvato l’apertura di cantieri di opere pubbliche per 21 miliardi di euro. Via libera quindi, tra gli altri, alla settima tranche del Mose di Venezia, al primo lotto del Terzo valico Genova-Milano, al valico del Brennero, all’autostrada pontina Roma-Latina, al tunnel della Maddalena della Torino-Lione, al primo lotto della Tirrenica. Continua a leggere

Giachino promuove il 2010:
”Per i trasporti un anno positivo”

Il 2010? “Finora, almeno per il mondo dei trasporti, è stato positivo”. È soddisfatto Bartolomeo Giachino, felice perché il 2010 ha portato novità positive, un nuovo Codice della strada e pace sociale. Un anno decisamente importante, che il sottosegretario ai Trasporti riesamina per i lettori di Stradafacendo: “Prima c’è stato l’accordo con l’autotrasporto che non solo ha evitato il blocco dei Tir, ma che ha anche permesso di garantire la pace sociale fino al 31 dicembre 2011”. Continua a leggere

Nodo intermodale di Orbassano, ipotizzati costi per 100 milioni

È stata la nuova piattaforma intermodale di Orbassano, in provincia di Torino, la protagonista di un seminario organizzato dal Comitato Transpadana che ha coinvolto operatori pubblici e privati, rappresentanti del Governo e delle istituzioni europee. Una realizzazione che si inserirebbe nel contesto delle infrastrutture multimodali, utili cioè al trasporto di persone e merci per strada-ferrovia, di collegamento al cosiddetto Corridoio 5 Kiev-Lisbona, nel quale è ricompresa l’ormai nota tratta Torino-Lione. Prescindendo da plastici e rilievi planimetrici con i quali è stato presentato il progetto, che prevede la realizzazione di un tunnel di transito ferroviario di almeno 8 chilometri, il riutilizzo del materiale di scavo per la creazione di una collina artificiale e la realizzazione di un terminal per l’autostrada ferroviaria, l’argomento ha sollevato opinioni contrastanti. Soprattutto tenendo conto del “costo” complessivo dell’opera, stimato in circa 100 milioni di euro. Continua a leggere

Mobilità alpina, le risposte
non possono viaggiare in ritardo

Due fatti rilevanti, entrambi collegati alla questione della permeabilità dell’arco alpino, hanno avuto l’onore delle cronache nelle scorse settimane: la ripresa di una forte contestazione da parte dei NoTav e l’approvazione della Convenzione delle Alpi, dalla quale le competenti commissioni parlamentari della Camera dei Deputati hanno stralciato il protocollo trasporti che, se ratificato, metterebbe una pietra tombale sulla possibilità del Governo italiano di poter decidere la realizzazione di opere infrastrutturali sia all’interno sia di adduzione  all’arco alpino. Continua a leggere

Matteoli: “La Marcegaglia
ha visto un altro film”

“Si può fare di più e di meglio e ci proveremo, ma ho la sensazione che la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, abbia visto un altro film”. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, ha replicato con queste parole alle affermazioni della presidente di Confindustria che aveva chiesto più investimenti in infrastrutture e un alleggerimento della burocrazia. “Questo governo”, ha aggiunto Matteoli, “ha avviato con successo la semplificazione delle procedure amministrative velocizzando la realizzazione delle opere pubbliche”. Continua a leggere

Torino, l’autotrasporto vuole la Tav
“Incentivare l’intermodalità”

Vogliamo la nuova linea ferroviaria ad alta velocità tra Torino e Lione. L’affermazione, forte e chiara, arriva da Bruno Graglia, presidente provinciale della Fai (Federazione autotrasportatori italiani) di Torino, il quale ha ribadito l’importanza della realizzazione dell’opera alla manifestazione “Sì alla Tav” che si è svolta a Lingotto Fiere domenica scorsa. Un’opera di sicura utilità per l’area torinese, ma anche per tutto il Paese. “Le aziende aderenti alla Fai”, ha spiegato Graglia, “credono nello sviluppo dei questo territorio, che ha visto nascere e progredire un tessuto di Pmi del settore del trasporto e della logistica tra i più importanti a livello nazionale”.  Continua a leggere