L’odio per la burocrazia continua ad accelerare perché è lei a fermare cose e persone

Cosa hanno in comune Tim Burton, celebre regista e sceneggiatore americano, e decine, centinaia di migliaia di autotrasportatori italiani? L’odio per la burocrazia. Un odio che il regista di Edward mani di forbice ha pubblicamente dichiarato perché “ferma le cose e le persone”; un odio che in chi di professione carica, trasporta e scarica merci sta montando sempre più feroce, alimentato da una burocrazia che non solo divora miliardi di euro, ma lo fa per creare ostacoli sul percorso di chi lavora. Un esempio di quanto la burocrazia italiana abbia oltrepassato ogni soglia sopportabile è racchiusa in un documento inviato da una amministrazione provinciale della Lombardia a un’impresa del settore che chiedeva ai “burocrati” il rilascio di autorizzazioni periodiche per effettuare trasporti eccezionali. Cosa si legge nel documento?  Continua a leggere

I trasportatori non possono lavorare perché il governo dimentica le Commissioni

La burocrazia e la politica italiana sono i peggiori nemici di chi fa impresa. Nemici talmente pericolosi  da arrivare a uccidere migliaia di imprese. Da anni questo cancro viene denunciato senza che nessuno, dai politici corrotti figli della Prima repubblica ai grandi rottamatori del “nuovo corso politico” abbia fatto  concretamente e rapidamente qualcosa per fermare questa macchina trita soldi e trita imprese. L’ennesima conferma arriva da una lettera inviata dai rappresentanti di Conftrasporto alla segreteria del Capo di Gabinetto del Ministero dell’Ambiente nella quale si segnala come “alcune imprese di trasporto rifiuti delle Regioni Lombardia e Veneto associate alla federazione siano impossibilitate a operare legalmente, e questo perché  non riescono a rinnovare la loro iscrizione all’Albo nazionale dei gestori ambientali”. Continua a leggere

“Burocrazia da incubo: 73 operazioni doganali per trasportare le merci nei porti”

“Quaranta miliardi di euro: tanto costa ogni anno all’Italia l’inefficienza logistica mentre 10 miliardi di euro  è il costo annuo della congestione nelle aree urbane”. Ad affermarlo, in occasione della riunione degli stati generali di Confcommercio che si è svolta oggi a Milano, è stato il vice presidente di Confcommercio – Imprese per l’Italia, Paolo Uggè, che ha anche sottolineato come la burocrazia rappresenti un pauroso freno per l’Italia sulla strada della competitività internazionale. Continua a leggere

Tempi morti e buracrazia bloccano il trasporto aereo delle merci

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Il trasporto merci su aereo non è ancora sviluppato in Italia, dove viene caricata sui cargo soltanto il 2 per cento delle merci. Il dato però non va analizzato solo in termini percentuali sulla quantità, come spiega il professor Fabrizio Dallari, direttore del Centro di Ricerca sulla Logistica dell’Università Carlo Cattaneo di Castellanza, bensì anche sulla qualità delle merci. Quel 2 per cento di merce trasportata rappresenta infatti come valore il 25-30 per cento delle merci circolanti in tutta Italia. La pecca vera e propria è però rappresentata dall’inefficienza dei nostri aeroporti. “Molte di queste merci”, spiega il professor Dallari, “prendono la strada degli aeroporti del Nord Europa, con la prima tratta su gomma”. Il problema non è infrastrutturale ma legato alla burocrazia. “Troppi tempi morti”, dice Dallari, “se in questo istante un aereo atterra a Francoforte o a Malpensa, la merce che arriva prima a Milano è quella atterrata a Francoforte”.

Porti e no alla burocrazia le parole d’ordine per rilanciare la logistica

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Si sono conclusi a FieraMilano gli Stati Generali dell’Autotrasporto e della Logistica, il più importante appuntamento sul fronte della politica della movimentazione delle merci. Vi hanno preso parte i responsabili delle associazioni di categoria oltre al ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Altero Matteoli, e al sottosegretario, Bartolomeo Giachino. Porti e burocrazia sono state le parole d’ordine degli incontri. Si devono infatti ridurre i tempi morti nel trasporto delle merci. Non solo, si deve far sì che la logistica si trasformi da un costo a una risorsa. Ed è questa la scommessa del Piano della Logistica presentato nell’ambito degli Stati Generali.

Rinnovo della patente di guida,
quante difficoltà per i diabetici

Per rinnovare la patente, giusto o sbagliato che sia, si devono affrontare esami medici e di idoneità. Nel recente passato ci siamo occupati delle difficoltà degli anziani romani (clicca qui per leggere l’articolo) a causa della burocrazia introdotta dal nuovo Codice della strada e dell’interpretazione ad personam delle varie Asl. Ora, il deputato del Pdl Mario Valducci (nella foto), segnala nuove difficoltà per la categoria dei diabetici. Valducci non è un deputato qualsiasi, bensì il presidente della Commissione Trasporti alla Camera. Continua a leggere

Per rinnovare la patente gli anziani
devono aspettare sette ore in piedi

Sei anziano e vuoi rinnovare la patente? Inizia a passare sette ore in piedi per prenotare la visita medica. Sembra incredibile, ma è tutto vero. All’Asl Roma B, a San Basilio, hanno infatti deciso di mettere una prova in più per chi vuole guidare ancora dopo una certa età, una prova di “resistenza alla burocrazia”. Lo racconta il quotidiano Il Messaggero. Continua a leggere

Ecco il marchio che “targherà”
il trasporto di alta qualità

Si sente spesso parlare di recupero di competitività e di servizi di logistica. L’evoluzione dal modo tradizionale di operare da parte delle imprese di autotrasporto è la condizione unica di crescita. In tale contesto assume una valenza indispensabile la necessità del rispetto delle regole per dare maggior sicurezza. La Fai Conftrasporto ha deciso di assumere un’iniziativa, non certo con la pretesa di convincere tutti, ma certa di mettere a disposizione delle imprese che decideranno di partecipare a questa sfida un’opportunità che, in modo nuovo, le metta in condizione di evolversi e di offrire servizi a qualità garantita al mercato. È giunto il momento di partecipare alle sfide da protagonisti. Continua a leggere

Sistri, la rabbia dell’Angri: “Molte aziende costrette a chiudere”

Il Sistri? “È un sistema ridondante e superfluo”, che “presenta numerose lacune interpretative tuttora irrisolte”. Parola dell’Angri, l’associazione nazionale gestori rifiuti, che in una nota esprime tutto il proprio malcontento per il sistema Sistri. E lancia un allarme: molte aziende saranno costrette a chiudere, altre si daranno all’illegalità. Continua a leggere

Targhe uguali in Italia e in Francia, il sistema delle multe va in tilt

Automobilisti italiani che si sono visti recapitare multe in realtà prese da qualche conducente francese. Oppure automobilisti francesi, due per la precisione, arrestati perché pizzicati alla guida di auto rubate in Italia. Un clamoroso errore, perché in realtà l’auto che guidavano era proprio la loro. È un vero proprio caos multe quello che si sta sviluppando tra Italia e Francia. La colpa è del sistema di immatricolazione, pressoché uguale a quello italiano, scelto dal governo francese a metà 2009 per dire addio al vecchio sistema di targhe provinciali. In pratica ora le targhe francesi riproducono gli stessi numeri e lettere di quelle italiane. La confusione è facile e questo spiega le multe arrivate in Italia e l’arresto dei due automobilisti francesi. Continua a leggere

Valtellina, autotrasporto in grave crisi: in 18 mesi sparite 42 aziende

Troppo spesso si sente parlare di crisi economia. Il grido d’allarme arriva sia dal Nord, sia dal Sud del Paese. L’ultimo è quello di Matteo Lorenzo De Campo (nella foto), presidente della Fai Conftrasporto di una delle province più settentrionali d’Italia, Sondrio. Un grido che mercoledì è stato ripreso da tutti i quotidiani e dai portali valtellinesi, dalla Provincia di Sondrio al Giorno, fino al sito www.vaol.it. Ecco alcuni stralci degli interventi di De Campo. Continua a leggere

Nuovo Codice della strada,
la protesta di baristi e ristoratori

La Fipe, Federazione italiana dei pubblici esercizi – ossia dei baristi e dei ristoratori – che aderisce a Confcommercio, boccia le iniziative a carico della propria categoria contenute nella riforma del Codice della strada approvato dal Senato. In particolare viene contestato l’obbligo di impedire la somministrazione di bevande alcoliche a partire dalle due di notte e l’obbligo di detenere un precursore all’interno dei ristoranti. Continua a leggere

Paroli: troppa burocrazia ostacola il percorso delle infrastrutture

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In Italia la troppa burocrazia blocca le grandi opere, le infrastrutture che potrebbero essere realizzate in pochi anni e invece si portano a termine spesso dopo decenni. Ma la burocrazia non è solo “figlia” della macchina politica: molte responsabilità sono anche da addebitare ai comitati sorti sul territorio o alle conferenze di servizi che non vanno allo scopo del loro essere. Parola di Adriano Paroli, parlamentare del Pdl e sindaco di Brescia, città che ha messo in cantiere numerose opere viarie.

Veicolo con targa straniera,
odissea alla Motorizzazione

È apparsa giovedì scorso sull’edizione romana del Corriere della Sera, all’interno delle pagine dedicate alla cronaca della capitale, la lettera disperata di Marco Bonanni, un utente della Motorizzazione Civile di via Casilina. “Da novembre scorso cerco di procedere alla nazionalizzazione con targa estera”, scrive Bonanni, che  denuncia l’organizzazione lacunosa, i tempi di attesa e i contatti telefonici difficili, tanto che l’uomo è stato già costretto a recarsi dieci volte alla Motorizzazione di via Casilina. “L’alternativa?”, scrive ancora, “rivolgersi a un’agenzia che può chiedere anche mille euro. E pensare che non serve neanche il cambio di proprietà”.

Burocrazia, quando un controllo
fa perdere un giorno di lavoro

La burocrazia fa brutti scherzi. In questi casi il tempo perso, i fastidi vari e le arrabbiature sono la norma. Proprio con la burocrazia ha dovuto fare i conti un autista, dipendente di un’azienda di autotrasporti in conto terzi con sede in Piemonte, che si è recato a effettuare un trasporto di merci in territorio francese. Ve lo raccontiamo. Durante il viaggio, su un’autostrada francese, alle 22 il veicolo è stato fermato da un posto di controllo della Ddo (equivalente al nostro Ispettorato del lavoro). Continua a leggere