Camion, crescono le vendite in Italia: “Un segnale positivo per la ripresa economica”

L’ottavo mese consecutivo di crescita in Europa certifica la ripresa del mercato di veicoli per il trasporto merci e persone. Secondo i dati diffusi dall’Acea, il comparto nel suo insieme ha fatto segnare ad aprile +5,1 per cento, con il primo quadrimestre che si chiude in crescita dell’8,7 per cento. Come spiega il Centro Studi Promotor, trainano il settore soprattutto i veicoli commerciali con portata fino a 3,5 tonnellate (+6,4 per cento in aprile), mentre soffrono ancora i veicoli industriali con portata superiore alle 3,5 tonnellate, le cui vendite in aprile sono in calo del 2,9 per cento. Bene invece gli autobus che, sempre ad aprile, registrano una crescita delle vendite del 20,4 per cento. Nel nostro Paese la situazione è diversa, con gli autobus che soffrono e una confortante ripresa del mercato dei camion. Continua a leggere

Boom di immatricolazioni per i camion: in Europa +65 per cento

Se il mercato dell’auto continua a leccarsi le ferite, quello dei veicoli industriali brinda a un incredibile successo. Secondo l’Acea, l’associazione europea dei costruttori di autoveicoli, nel primo trimestre del 2011 nell’Unione europea sono stati immatricolati 57.828 veicoli industriali pesanti (camion con portata di 16 tonnellate e oltre), il 65 per cento in più rispetto allo stesso periodo del 2010, quando le immatricolazioni furono 35.055. Secondo le analisi, la ripresa è in atto in tutti i Paesi dell’Ue, con la sola esclusione della Grecia. Anche l’Italia ha registrato valori positivi, visto che nel primo trimestre di quest’anno le immatricolazioni sono aumentate del 20,9 per cento. Continua a leggere

Aerei, il prezzo del petrolio dimezzerà gli utili delle compagnie

Non sono solamente gli automobilisti e i camionisti a piangere per i continui aumenti dei prezzi dei carburanti. Secondo la Iata, infatti, a causa dell’incremento del prezzo del petrolio, i guadagni delle compagnie aeree quest’anno saranno notevolmente inferiori rispetto al 2010, praticamente dimezzati L’associazione internazionale che rappresenta 232 aviolinee ha rivisto al ribasso le previsioni di utili netti del settore a 8,6 miliardi di dollari dai 9,1 miliardi stimati a dicembre scorso. Una riduzione del 46 per cento rispetto ai 16 miliardi guadagnati nel 2010. Dovrebbe invece aumentare la domanda di trasporto passeggeri, dal 5,2 al 5,6 per cento, grazie alla previsione di incremento del Pil globale. Continua a leggere

Ecco il marchio che “targherà”
il trasporto di alta qualità

Si sente spesso parlare di recupero di competitività e di servizi di logistica. L’evoluzione dal modo tradizionale di operare da parte delle imprese di autotrasporto è la condizione unica di crescita. In tale contesto assume una valenza indispensabile la necessità del rispetto delle regole per dare maggior sicurezza. La Fai Conftrasporto ha deciso di assumere un’iniziativa, non certo con la pretesa di convincere tutti, ma certa di mettere a disposizione delle imprese che decideranno di partecipare a questa sfida un’opportunità che, in modo nuovo, le metta in condizione di evolversi e di offrire servizi a qualità garantita al mercato. È giunto il momento di partecipare alle sfide da protagonisti. Continua a leggere

Trasporto aereo: la ripresa c’è,
ma viaggia più lentamente

È ancora positivo il trend del traffico aereo internazionale a luglio, anche se con un tasso di incremento più contenuto rispetto ai mesi precedenti. Secondo le rilevazioni della Iata (International Air Transport Association), nel mese di luglio 2010 la domanda internazionale di trasporto aereo passeggeri è aumentata del 9,2 per cento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, mentre il traffico cargo programmato ha segnato un miglioramento del 22,7 per cento. Nonostante i valori senza alcun dubbio positivi, la Iata fa rilevare che sono inferiori rispetto al tasso di crescita registrata a giugno (11,6 per cento passeggeri e 26,6 per cento per il cargo). Continua a leggere

In Europa si sente aria di ripresa: cresce il traffico merci sulle Alpi

Nei primi sei mesi del 2010, il traffico merci attraverso le Alpi è aumentato del 13 per cento. Un incremento che riguarda sia il trasporto su rotaia sia quello stradale. Il risultato emerge da un’indagine statistica svolta dal Dipartimento Federale dei Trasporti della Confederazione Elvetica (Datec). Una crescita le cui motivazioni sono da ricercare nella reale ripresa congiunturale della produzione nel sistema Europa e in particolar modo in Germania. I dati rilevati da gennaio a fine giugno 2010 indicano che il volume totale delle merci trasportate è cresciuto del 13,2 per cento, rispetto allo stesso periodo dell’anno 2009, raggiungendo il considerevole traguardo delle 19,2 milioni di tonnellate di merce trasportata, di cui 12 milioni con il sistema ferroviario e 7,2 con il sistema stradale. Continua a leggere

I trasporti via terra, mare e aria devono avere una sola guida

La necessità di un’Autorità che faccia sistema tra le diverse modalità di trasporto è stata recentemente rilanciata, a Trieste, da Fabrizio Palenzona, già presidente e amministratore delegato della Fai Service s.c.a.r.l., la più importante impresa di servizio per le aziende di trasporto in Europa, oltre che  presidente dell’Aiscat, la Confindustria dei concessionari autostradali, e degli aeroporti di Roma. L’importanza di ricondurre terra, aria e mare a un unico sistema, ricoprendo un ruolo in tutte le  associazioni di rappresentanza delle suddette modalità, Fabrizio Palenzona la sta già verificando da tempo sul campo, per esperienza (e competenza) diretta. Continua a leggere

Caro Governo, gli autotrasportatori non sono “polli da spennare”

L’anno nuovo è iniziato, come al solito, con le previsioni di esperti, maghi dell’economia e rappresentanti di categorie. Evitando di partecipare alla saga delle opinioni, (Gaber sulle opinioni aveva una chiara definizione) assumerò a riferimento positivo il commento del professor Alberto Quadrio Curzio, docente di Economia e direttore del Centro Ricerche di Analisi Economica – C.R.AN.EC nonché membro del comitato scientifico di Nomisma, che ipotizza una crescita migliore di quella diffusa da organismi, anche di livello comunitario, basandosi non su ragionamenti ipotetici ma su dati oggettivi.

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La ripresa dipende dalla competitività

Il governatore della Banca centrale europea, Jean Claude Trichet, non ha avuto dubbi nell’indicare che anche il nostro Paese può agganciare più velocemente di altri la ripresa economica che nei prossimi mesi dovrebbe consolidarsi. Alla faccia di tutti gli uccelli del malaugurio e dei soloni che diffondono pessimismo. Un’evidenziazione importante tuttavia è stata  posta: condizione indispensabile per favorire la fase che si attende è migliorare la competitività del sistema Paese.

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