Guida pericolosa, sette italiani su dieci non rispettano le regole

Il 70 per cento degli automobilisti non rispetta le regole quando è alla guida. È quanto emerge dall’indagine Ispo “Gli italiani e il rispetto delle regole”, promossa dalla Fondazione Ania per approfondire il grado di osservanza delle regole. Dall’analisi si scopre che nel Belpaese si predica bene, ma si razzola male: il 91 per cento degli italiani condanna infatti la violazione delle principali regole di convivenza civile, comprese quelle stradali, ma il dato relativo al rispetto delle norme sulla strada testimonia una realtà ben diversa. Tra l’altro nella classifica relativa a quali siano le regole più importanti da rispettare, quelle che riguardano il Codice della strada sono solamente al quinto posto. Continua a leggere

Camionisti contro, gli americani infuriati con i colleghi canadesi

Tutto il mondo è paese, verrebbe da dire. Così, mentre in Italia ci si lamenta per la concorrenza sleale e le scorrettezze degli autotrasportatori stranieri, negli Stati Uniti accade lo stesso con i camionisti Usa che si lamentano dei loro colleghi canadesi. Negli ultimi due anni, infatti, migliaia di società di trasporti del Canada hanno violato le leggi americane sulla sicurezza. Lo rivela un’inchiesta della Cbc su dati dell’Ufficio federale della sicurezza stradale. Continua a leggere

Ecco il marchio che “targherà”
il trasporto di alta qualità

Si sente spesso parlare di recupero di competitività e di servizi di logistica. L’evoluzione dal modo tradizionale di operare da parte delle imprese di autotrasporto è la condizione unica di crescita. In tale contesto assume una valenza indispensabile la necessità del rispetto delle regole per dare maggior sicurezza. La Fai Conftrasporto ha deciso di assumere un’iniziativa, non certo con la pretesa di convincere tutti, ma certa di mettere a disposizione delle imprese che decideranno di partecipare a questa sfida un’opportunità che, in modo nuovo, le metta in condizione di evolversi e di offrire servizi a qualità garantita al mercato. È giunto il momento di partecipare alle sfide da protagonisti. Continua a leggere

Tedeschini: Insegniamo ai giovani
i comportamenti giusti sulla strada

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Mauro Tedeschini, per anni direttore di Quattroruote, spiega ai microfoni di Stradafacendo i risultati del primo mese di applicazione del nuovo Codice della strada. Modifiche e misure importanti, ma non sufficienti a fermare l’emorragia di incidenti sulle strade italiane. “Sulle strade ci sono giovani per bene che spesso, solo per una distrazione, si lasciano andare a comportamenti con delle conseguenze terribili”, dice Tedeschini, che punta l’accento sul far capire ai giovani i pericoli che corrono. “Si devono muovere la famiglia, la scuola, la televisione, perché altrimenti qualsiasi regola rischia di essere utile, ma non sufficiente”.

Anita: la legalità è fondamentale
per il rilancio dell’autotrasporto

Dall’assemblea di Anita arriva un richiamo alla legalità, definita “conditio sine qua non” per il rilancio. Secondo l’associazione aderente a Confindustria, evasione fiscale e contributiva, utilizzo di vettori irregolari, mancato rispetto delle regole sono i punti deboli del sistema che alterano le condizioni di concorrenza tra le imprese e minano la crescita. “Contrastare l’illegalità è un obiettivo primario non solo delle istituzioni, ma anche delle forze sociali e delle associazioni di imprese”, ha detto Eleuterio Arcese, presidente di Anita. Continua a leggere

Uggè: Il Governo sta costringendo
gli autotrasportatori a scioperare

“Il sottosegretario ai Trasporti Bartolomeo Giachino ha ragione quando afferma che il Paese non ha bisogno di fermi di Tir, che aggraverebbero di molto la situazione economica, ma sbaglia quando dimentica di aggiungere che se siamo arrivati a questo punto è perché al Governo è mancato, fino a oggi, il coraggio di fare la propria parte. Cioè di governare. Se non si è concluso nulla fino ad oggi, se decine di migliaia di autotrasportatori (e le loro famiglie) non hanno visto muoversi nulla di quanto concordato per far lavorare la categoria in condizioni accettabili e sicure, è perché il Governo ha pensato solo ad ascoltare  gli interessi di coloro che lucrano sull’attività degli operatori del trasporto, infischiandosene del rispetto delle regole che mirano a creare un sistema che garantisca sicurezza per tutti i cittadini italiani”. Così Paolo Uggè, presidente nazionale di Fai Conftrasporto, ha replicato alle dichiarazioni del sottosegretario ai Trasporti Bartolomeo Giachino, in merito alla minaccia degli autotrasportatori di organizzare un nuovo fermo dei trasporti, per protestare contro le promesse mai mantenute. Continua a leggere