Roma si scopre meno inquinata,
il Comune punta sui bus a metano

Roma si scopre una città un po’ meno inquinata. Nel 2009 nella capitale sono stati infatti registrati “solo” 67 superamenti del limite per la protezione della salute umana previsto per le Pm10, le polveri sottili. È quanto emerge dai dati Istat relativi alla rilevazione sugli indicatori ambientali urbani. Gli sforamenti a Roma, secondo i dati Istat, sono in flessione negli ultimi anni: nel 2008 erano stati 81, 116 nel 2007, 141 nel 2006, 127 nel 2005, 145 nel 2004 e 92 nel 2003 (ultimo anno di rilevazione Istat disponibile). Ma la giunta Alemanno non vuole certo abbassare la guardia. Ed ecco un nuovo progetto per migliorare la qualità dell’aria. Continua a leggere

Mosca città invivibile per il caldo, lo smog porta la temperatura a 40°

Tutta colpa dello smog. Altro che colbacco e pelliccia, in questi giorni a Mosca, capitale della Russia e città certo non balneare ci si muove in costume da bagno. La nuvola di fumo e smog che ricopre la metropoli ha infatti portato le temperature molto vicine ai 40°. Lunedì, per esempio, c’è stato un vero e proprio record, con la colonnina di mercurio che è arrivata fino a 37,4 gradi. Il precedente record era di 36,8° fatto registrare il 7 agosto di novant’anni fa. Continua a leggere

Ecco l’area che si voleva vietare
ai tir senza filtri antiparticolato

Una vasta macchia blu che colora una consistente fetta di Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli. È l’area dove l’inquinamento dell’aria ha superato per più di 35 volte la soglia massima prevista, facendo scattare l’allarme rosso, visto che, sulla base della normative europee, il nostro Paese è obbligato a intervenire per far rientrare i valori di polveri e smog nei limiti consentiti. Quell’area blu (evidenziata nella cartina qui sopra), è anche l’area dove, secondo il ministro all’Ambiente avrebbe dovuto scattare l’obbligo per i mezzi pesanti fino all’Euro3 di montare i filtri antiparticolato, gli ormai famosi fap. Continua a leggere

Filtri antiparticolato sui Tir,
stoppata la Prestigiacomo

Il mondo dell’autostrasporto aveva sonoramente bocciato la decisione del ministro all’Ambiente Stefania Prestigiacomo di obbligare, attraverso un decreto di legge, i proprietari di automezzi pesanti a montare il filtro antiparticolato per ridurre le emissioni delle polveri sottili. Uno stop ora confermato anche dal Consiglio dei ministri che, accogliendo le istanze presentate dal mondo dell’autotrasporto attraverso una lettera inviata dal segretario nazionale di Unatras Pasquale Russo, ma anche da Confcommercio per voce del suo presidente nazionale Carlo Sangalli, ha trasformato il decreto legge (destinato a diventare operativo a breve) in un disegno legge, con tempi e contenuti ancora tutti da definire. Continua a leggere

“I filtri antiparticolato sui Tir? Inutili e dannosi per le imprese”

Perfettamente inutili (come del resto testimoniato da altre precedenti esperienze) per tutelare l’ambiente; assolutamente utili, invece, per mettere in pericolo una “pace” faticosamente raggiunta fra gli autotrasportatori e il governo e per creare ulteriori difficoltà economiche a una categoria già messa in ginocchio dalla crisi. E’ questo il giudizio, completamente negativo, espresso dal mondo dell’autotrasporto italiano in merito ai possibili provvedimenti di divieto di circolazione per i mezzi pesanti  e all’obbligo per i proprietari di automezzi pesanti di montare il  filtro antiparticolato per ridurre le emissioni delle polveri sottili. Continua a leggere

Ecco le piante “mangia smog”,
indispensabili per vivere meglio

Smog da gas di scarico, vernici e colle dei mobili in truciolato, detersivi, fumo di sigaretta, inchiostro delle stampanti e materiali edili: sono solo alcune delle fonti che, rilasciando fattori tossici, avvelenano l’aria che respiriamo. L’inalazione di queste sostanze può comportare problemi alla salute noti come “sindrome dell’edificio malato” o Sick Building Syndrome (SBS), provocando allergie, cefalee, affaticamento e fastidi alle vie respiratorie. Un problema ancor più consistente se consideriamo il grado di isolamento (materiali coibenti, doppi e tripli vetri, ecc.) che caratterizza le abitazioni moderne. Continua a leggere

ll black carbon peggio delle Pm10,
provoca asma e tumore

La riduzione del traffico veicolare è decisiva per diminuire le esposizioni tossiche. Non solo alle Pm10, ma anche al black carbon, un inquinante indicato come fattore di rischio per asma e tumore del polmone. Le numerose evidenze dalla letteratura scientifica sui rischi per la salute da inquinamento da traffico sono state recentemente sottoposte a un’attenta valutazione da un gruppo internazionale di esperti riuniti sotto l’egida dell’Health Effects Institute. Continua a leggere

Formigoni: “La mobilità a impatto zero non è una chimera”

Negli ultimi anni non è certo stata portata come esempio di regione virtuosa sul fronte dell’ambiente, la Lombardia. Richiami dell’Unione Europea per il superamento della soglia delle polveri sottili in numerose città, esposti in Tribunale con citazioni anche per il presidente Roberto Formigoni (nella foto). Ora lo stesso governatore gioca d’anticipo per creare le condizioni affinché la mobilità futura sia sempre più compatibile con l’ambiente, la salute e lo sviluppo. Il presidente è intervenuto alla tavola rotonda “Una scossa alla città. Mobilità, energie, ambiente”, organizzato dal mensile Espansione. Continua a leggere

Il Cnr analizza le polveri sottili,
nell’aria c’è anche la cocaina

Ci sono sostanze nell’aria più o meno “famose”. Le Pm 10 o polveri sottili abbiamo imparato a conoscerle, così come la sezione più piccola del particolato, le Pm 2,5. Ancora prima avevamo imparato a conoscere l’ozono e altri inquinanti ancora. Ma non ci sono solo le polveri sottili causate dallo smog disperse nel cielo delle nostre città. Analizzando le Pm 10 si possono infatti scoprire tantissime sostanze, più o meno pericolose per la salute. Si passa dalla polvere di cocaina alla nicotina, a sostanze cannabinoidi alla caffeina. Continua a leggere

Legambiente: il traffico inquina,
ma non dimentichiamo le industrie

Ci sono gli impianti industriali nel mirino della campagna Mal’Aria 2010 di Legambiente. Auto, moto e camion, insomma, inquinano, ma non si possono fare provvedimenti restrittivi solo nei confronti del traffico quando ci sono aziende che immettono nell’atmosfera sostanze come quelle di centinaia di Tir. “Per molti di noi l’emergenza smog è una realtà quotidiana che subiamo intrappolati nel traffico: milioni di marmitte che sputano monossido di carbonio, piombo, idrocarburi policiclici aromatici, benzene, polveri sottili. Per alcune aree del nostro Paese – spiega Legambiente – a questo cocktail micidiale per la salute si aggiungono composti chimici, tossici, e in alcuni casi cancerogeni, emessi da fonti industriali”. Continua a leggere

Incidenti e stress, Legambiente
punta il dito sulle città

Più incidenti sulle strade, troppo rumore, maggiore stress. Vivere e muoversi in città, peggio ancora se si tratta di una grande città, è sempre più difficile. Lo dicono i numeri diffusi da Legambiente. Tanto per cominciare, nel 2008 sulle strade urbane si sono verificati ben 168.088 incidenti (il 76,8 per cento del totale) che hanno causato 228.325 feriti (73,5 per cento sul totale) e 2.076 morti (il 43,9 per cento). Ma il traffico non crea disagi solamente a chi guida. Legambiente stima che vivere in una grande città significhi dormire trenta minuti a notte in meno a causa dei rumori da traffico. Un problema che riguarda i circa 20 milioni di italiani che abitano nelle medie e grandi aree urbane. Continua a leggere

Il blocco del traffico? È inutile,
e gli esperti lo dicono da anni…

Diminuzione delle polveri del 95 per cento e CO2 a meno 40 per cento rispetto al 1990: questi i dati forniti non da “nemici dell’ambiente” ma da Corrado Clini, tecnico di valore, che opera presso il ministero dell’Ambiente. Aggiungiamoci quanto ha detto sul possibile legame fra i danni alla salute e lo smog dal professor Umberto Veronesi (“il 30 per cento dei tumori è dovuto a ciò che mangiamo, mentre solo il 4 per cento all’aria che respiriamo, nella quale la quantità giornaliera di benzene assunta per via inalatoria ipotizzabile nel peggiore dei casi risulta circa la metà rispetto a quella conseguente al fumo di una sigaretta che resta il nemico più pericoloso”) e il quadro è delineato. Pronto per essere “esposto” e mostrare l’itutilità del blocco della circolazione. Continua a leggere

Matteoli frena la Prestigiacomo, no al limite a 90 all’ora in autostrada

“Le auto meno stanno sulla strada meno inquinano” e “per risolvere i problemi di inquinamento servono soluzioni strutturali”. Con queste due frasi il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, ha stroncato sul nascere l’idea di un altro ministro, quello dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, che aveva proposto di fare viaggiare le auto a 90 all’ora sulle autostrade della Pianura Padana nei periodi in cui l’inquinamento da polveri sottili supera la soglia di allarme. Contro la Prestigiacomo e a favore della velocità e dell’innovazione si è curiosamente espresso sul Corriere della Sera di martedì anche lo stesso sottosegretario all’Ambiente, Roberto Menia.

Altro che 150 all’ora in autostrada, Prestigiacomo vuole il limite a 90

La proposta della Lega Nord di innalzare il limite di velocità a 150 all’ora sulle autostrade a tre corsie e dotate di tutor era piaciuta un po’ a tutti. La proposta rientrò quando ci si accorse che su quasi tutta la rete autostradale la velocità massima di sicurezza era di 140. Bene tutti a 140 all’ora, quindi, 10 chilometri in più degli attuali 130. Ora ecco la stangata per chi si muove su ruote. Il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo (nella foto), sta preparando un piano antismog che prevede il limite dei 90 all’ora in tutta la Pianura Padana nei mesi di maggiore inquinamento – ossia orientativamente da ottobre a marzo compresi. Continua a leggere

Assogomma: “Contro lo smog
gonfiate gli pneumatici”

Lo smog non dà tregua e per contrastarlo sono in arrivo nuovi blocchi del traffico. Milano e Torino hanno già annunciato lo stop per domenica 28 febbraio. Misura che, sulla scia della proposta lanciata dai sindaci delle due città, potrebbe essere estesa a tutto il Nord. Ma proprio contro lo smog arriva un’altra proposta. È quella di Assogomma che, per ridurre le polveri sottili, lancia un’idea semplice da mettere in pratica: gonfiare le gomme delle auto. Continua a leggere