Le case inquinano più delle auto: caldaie troppo vecchie, in 20 anni raddoppiate le polveri sottili

Per una volta il nemico pubblico numero uno non è l’auto. E non lo sono nemmeno i camion. Secondo quanto emerso al 4° Forum Energia di Milano, gli impianti di riscaldamento inquinerebbero più delle quattro ruote. Dai camini, infatti, escono oltre il 50 per cento delle emissioni di ossido di carbonio e il 30 per cento delle polveri sottili. Colpa di case vecchie e di caldaie decisamente datate. Il 56 per cento degli edifici italiani è in classe G, la più bassa, e soltanto il 2 per cento è in classe A; il 55 per cento delle case ha più di 40 anni, una percentuale che sale al 75 per cento nelle città metropolitane.  Continua a leggere

Nuove misure antismog a Pechino: vietati tutti i barbecue all’aperto

Altro che fermare le auto. I cinesi hanno una ricetta tutta loro per fare abbassare il livello di inquinamento atmosferico. Fermano le auto più inquinanti? Ma neanche per idea, questo vorrebbe dire fermare il Paese. In Cina hanno deciso di fermare i barbecue. Pechino ha messo infatti un freno anche alle grigliate all’aperto. In realtà la capitale cinese aveva già deciso di limitare l’utilizzo delle automobili e della combustione di carbone per ridurre l’inquinamento atmosferico che ha superato per molti giorni i limiti stabiliti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms).

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A Milano smog e rumore sono ospiti fissi: valori sopra il limite due giorni su tre

Polveri sottili fuorilegge due giorni su tre, con media giornaliera di 83 microgrammi per metro cubo mercoledì 28 marzo e 54 giovedì 29, rispetto al limite giornaliero concesso dalla legge per la tutela della salute umana di 50. Riemerge anche il “fantasma” del benzene, che supera due giorni su tre i valori limite di concentrazione di 5 microgrammi per metro cubo (riferiti alle quantità concesse su media annuale). Non dà tregua nemmeno l’inquinamento acustico: sempre sopra i limiti i decibel registrati, tre giorni su tre, sia di giorno che di notte. È questo il quadro che si evince dalle analisi compiute a Milano in Via Lazzaro Papi 17 dal Treno Verde, la storica campagna di Legambiente e Ferrovie dello Stato Italiane, realizzata con la partecipazione del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e con il contributo di Enel Green Power.  Continua a leggere

Donne più stupide? Colpa dello smog. Non è una battuta, lo afferma una ricerca

L’esposizione all’inquinamento delle polveri sottili rende le donne più stupide. Qualcuno penserà alla solita battuta maschilista, invece si tratta di una serissima ricerca dell’americana Rush University Medical Center. La ricerca mette in guardia soprattutto le donne visto che “l’esposizione cronica al particolato atmosferico può infatti accelerare il declino cognitivo per quelle avanti negli anni, con effetti più pesanti quanto maggiore è lo smog”. Tra l’altro lo studio è stato pubblicato proprio da una donna, Jennifer Weuve, su “Jana” e sostenuto dall’agenzia statunitense per la protezione dell’ambiente.  Continua a leggere

Smog alle stelle e neve chimica, ma nessuno se la sente di bloccare il traffico

Non piove ormai da settimane e l’aria, soprattutto al Nord Italia, continua a peggiorare. Questo anche a Milano dove da poco è entrata in vigore la riduzione del traffico in centro con l’avvio dell’Area C. Mercoledì le centraline dell’Arpa hanno infatti registrato un’impennata delle concentrazioni di polveri sottili che sono arrivate a triplicare la soglia di guardia al Verziere (163 mg/mc contro i 50 consentiti. Non va meglio nelle altre due postazioni in città: il Pm10 ha infatti toccato quota 133 e 134 mg/mc rispettivamente in via Senato e a Città Studi.  Continua a leggere

Lotta allo smog e alle polveri sottili, la Lombardia chiede consigli a Londra

Nella lotta contro lo smog Londra è stata la prima a varare un “ecopass”. Si tratta della congestion charge del 2003. Nella capitale inglese la tassa giornaliera da pagare per entrare in centro è di 10 sterline, poco meno di 12 euro, ma se non si salda il conto entro la mezzanotte del giorno di utilizzo scatta un aumento di altre due sterline. Per i residenti c’è uno sconto del 90 per cento, contro i 40 ingressi gratis previsti a Milano (dopo di che si pagano 2 euro, quindi con uno sconto del 60 per cento). Con che risultati? Oggi alcuni ricercatori parlano di calo delle emissioni inquinanti nell’ordine del 10-15 per cento, altri rilevano valori del tutto simili al 2003; l’utilizzo dei mezzi pubblici è però cresciuto del 9 per cento.  Continua a leggere

Bimbi nati prematuri? È colpa dello smog, lo certifica uno studio americano

È da tempo consolidato come l’inquinamento sia un costo per la società, ma alcune ricerche scientifiche mettono letteralmente i brividi. Secondo uno studio dell’Università della California (Usa) – i dati sono stati pubblicati su Environmental Health – l’inquinamento atmosferico alza infatti il rischio di parti pretermine del 30 per cento. L’aria respirata dalla mamma, insomma, può far male al bebè ancor prima che sia nato. Un qualcosa già noto per il fumo delle sigarette, per esempio, ma che ora viene esteso anche alle polveri sottili e ad altri inquinanti presenti nell’atmosfera, soprattutto il benzene.  Continua a leggere

A Milano riscoppia la guerra dell’Ecopass. La Regione contro il Comune: “Non serve”

Non è che se ne sentisse la mancanza, ma come previsto a Milano, dopo l’ascesa del centrosinistra in Comune, è riscoppiata la guerra dell’Ecopass. Questa volta a criticare il provvedimento è la Regione Lombardia, con uno dei suoi assessori di centrodestra. “L’Ecopass non è uno strumento utile per ridurre l’inquinamento, perché tutte le rilevazioni mostrano che la sua incidenza sulla riduzione delle concentrazioni di Pm 10 nell’aria è scarsa”, ha detto l’assessore regionale all’Ambiente, Energia e Reti, Marcello Raimondi, durante una Tavola rotonda sugli effetti delle polveri sottili sulla salute, organizzato dall’Università Bicocca di Milano. Continua a leggere

Inquinamento, all’Italia un triste primato: Roma e Milano le città peggiori d’Europa

Se Berlino, Stoccolma e Copenaghen sono le città leader in Europa nella lotta all’inquinamento atmosferico, Roma e Milano si “distinguono” per i pochi sforzi nel migliorare la qualità dell’aria. Questi, in sintesi, i risultati del City Ranking Project, la classifica europea stilata dall’Agenzia Europea per l’Ambiente (in collaborazione con Friends of Earth) – riportata dal sito greenstyle.it – allo scopo di analizzare la qualità dell’aria di 17 grandi città europee confrontando le misure messe in atto per ridurre i livelli di inquinamento da Pm2.5, Pm10 e No2 legati al traffico veicolare.  Continua a leggere

Troppo smog a Milano, i cittadini chiedono i danni al sindaco

Ora i milanesi chiedono i danni. Stanchi di respirare aria irrespirabile, 175 cittadini del capoluogo lombardo hanno infatti deciso di intraprendere una class-action anti inquinamento contro le istituzioni locali. La richiesta è di mille euro l’anno per i sei anni, quelli dal 2005 al 2010, in cui i giorni fuori legge per troppo smog a Milano sono oscillati da un massimo di 152 a un minimo di 87 l’anno. Nel mirino sono quindi finiti il sindaco di Milano, Letizia Moratti, il suo predecessore, Gabriele Albertini, e il presidente della regione, Roberto Formigoni. Continua a leggere

Inquinamento, dati allarmanti: 29 capoluoghi sono già fuorilegge

Sono 29 i capoluoghi già fuorilegge per le polveri sottili per aver superato il limite europeo di 35 giorni. Il triste primato spetta a Torino, con 74 giorni di superamento della soglia, seguita da Milano e Verona con 67 superamenti, e Brescia che al 26 aprile registrava già 63 giorni di sforamento. Sono questi i primi risultati della campagna promossa dal Treno Verde di Legambiente e Ferrovie dello Stato, realizzata quest’anno con la partecipazione del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, la collaborazione di Anci e il contributo di Telecom. Continua a leggere

In città si respirano troppe polveri. Il rimedio? Spazzare le strade

Il rimedio può fare sorridere, ma in alcune città d’Italia, da Nord a Sud, stanno spazzando le strade per abbattere il livello di polveri sottili nell’aria. In principio c’era stato il “Biofix”, utilizzato nella città di Como e capace di incollare a terra le polveri sottili. L’esperimento della colla speciale aveva fatto registrare un abbattimento medio delle polveri pari al 25 per cento. Non male, ma il problema era rappresentato dai costi: già alcuni anni fa quattro mesi di trattamento tre volte la settimana costavano 25mila euro. Diverso il rimedio pensato dalla città di Pescara, dove proseguirà almeno fino al prossimo 16 aprile il lavaggio delle strade. Continua a leggere

Filtri antiparticolato in Lombardia, bocciato il ricorso del Codacons

Il Tribunale di Milano ha respinto il ricorso del Codacons, definendolo inammissibile, contro i provvedimenti regionali che concedevano contributi per l’acquisto di filtri antiparticolato sui veicoli diesel. Lo fa sapere il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, spiegando che “ancora una volta i provvedimenti adottati dall’amministrazione regionale sono robusti sul piano formale e sostanziale. Solo qualche sprovveduto si ostina a non capirlo”. Continua a leggere

Perugia lotta contro lo smog, limitazioni al traffico nel week end

Dopo lo stop della scorsa settimana, il Comune di Perugia ha deciso di confermare le limitazioni alla circolazione delle auto anche nel prossimo week end. Sabato e domenica non potranno circolare, dalle 8,30 alle 18,30 a Perugia e Ponte San Giovanni, tutti i veicoli pre Euro, Euro 1, Euro 2 ed Euro 3. Sono escluse le auto elettriche e ibride, quelle alimentate a gas metano e Gpl, i veicoli Euro 4 ed Euro 5 e i diesel dotati di filtri antiparticolato (Fap) dei quali risulti annotazione sulla carta di circolazione, le auto con almeno 3 persone a bordo (car pooling) e quelle condivise (car sharing), i motocicli e ciclomotori Euro 3. Continua a leggere

Lombardia, filtri antiparticolato
nel mirino. La Regione: “Sono utili”

“I filtri antiparticolato non sminuzzano le polveri, le accumulano  e ciclicamente le bruciano, rendendole innocue, completando così il percorso di corretta combustione del gasolio. Chi sostiene il contrario evidentemente sbaglia, dimostrando di non aver capito niente del loro funzionamento”. Così l’assessore regionale lombardo all’Ambiente, Energia e Reti, Marcello Raimondi replica al Codacons, che ha fatto causa a Regione Lombardia che, con una delibera, ha messo a disposizione incentivi per l’installazione dei filtri antiparticolato sui veicoli diesel. Continua a leggere