Privilegi della casta: basta con le auto blu, a Mosca i politici viaggeranno in elicottero

In Italia una delle battaglie contro la cosiddetta casta della politica riguarda le auto blu. Anche a livello locale, la Guardia di finanza spesso va a spulciare i chilometri percorsi dai cosiddetti veicoli di servizio. Ebbene, a Mosca non sembrano sentire questo tipo di problemi, visto che l’amministrazione comunale, nel tentativo di alleviare l’annoso problema del traffico cittadino sta valutando di sostituire le auto blu con degli elicotteri, quantomeno per gli altri funzionari di Stato.  Continua a leggere

A Mosca le ambulanze fanno i taxi, a Madrid i taxi fanno le ambulanze

Paese che vai, usanza che trovi. Tra la gelida Mosca e la caliente Madrid le differenze non sono poche. Una riguarda le ambulanze. Se in Russia sono gratis, tanto che in molti ne abusano utilizzandole come dei veri e propri taxi, nel cuore della Spagna sono proprio i taxi a svolgere il servizio che toccherebbe alle ambulanze. In Russia accade infatti che venga chiamato il servizio di soccorso anche solo per risparmiare il viaggio fino all’ambulatorio. Secondo il portale “Russia Oggi”, sono gli anziani, gli immigrati e le persone non iscritte alla Previdenza Sociale ad abusare maggiormente di questo servizio. Continua a leggere

Multa, incidente e autostop: la vita “normale” dell’auto senza pilota

C’è stato un tamponamento, sono saliti a bordo due autostoppisti, un poliziotto voleva perfino fare una multa. Storie normali per un’auto tradizionale, che diventano straordinarie considerando che i mezzi in questione stanno circolando senza guidatore. Partiti da Parma il 26 luglio e diretti a Shanghai, i veicoli senza pilota pensati dal VisLab dell’Università di Parma hanno raggiunto la Siberia dopo aver percorso più di 6.000 chilometri e attraversato città come Belgrado, Budapest, Kiev, Rostov, Mosca, Kazan, Chelyabinsk, Ekaterinburg e Omsk, dove sono stati presentati a diversi cittadini. Continua a leggere

Mosca città invivibile per il caldo, lo smog porta la temperatura a 40°

Tutta colpa dello smog. Altro che colbacco e pelliccia, in questi giorni a Mosca, capitale della Russia e città certo non balneare ci si muove in costume da bagno. La nuvola di fumo e smog che ricopre la metropoli ha infatti portato le temperature molto vicine ai 40°. Lunedì, per esempio, c’è stato un vero e proprio record, con la colonnina di mercurio che è arrivata fino a 37,4 gradi. Il precedente record era di 36,8° fatto registrare il 7 agosto di novant’anni fa. Continua a leggere

Trasporto aereo di merci, con Tnt
Mosca è più vicina al centro Europa

Novità nei cieli d’Europa. Dal 18 maggio Tnt ha infatti fatto decollare un nuovo servizio di cargo aereo, attivo cinque giorni a settimana, tra Mosca e l’hub europeo di Liegi, via Varsavia. La rotta è percorsa da un B737-300 dotato di 16 tonnellate di capacità, che permetterà di accelerare i flussi di spedizione da e per la Russia. Un elemento fondamentale per il trasporto, per esempio, di pezzi di ricambio urgenti, forniture di strumentazioni cliniche o di campioni biologici come sangue e tessuti umani. Il collegamento Mosca-Liegi rafforza in maniera particolare l’offerta rivolta al settore sanitario. Continua a leggere

Sicurezza stradale, l’Onu vuole
dimezzare le morti entro il 2020

Cinque milioni di vite da salvare nei prossimi dieci anni. È questo l’obiettivo del Decennio di azione per la sicurezza stradale, indetto dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite che ha accolto le sollecitazioni della Federazione Internazionale dell’Automobile e dei maggiori Automobile Club mondiali, tra i quali l’Aci. Il programma di azioni da intraprendere fino al 2020 – definito lo scorso novembre nel primo Summit mondiale sulla Sicurezza Stradale di Mosca al quale ha partecipato l’Aci – sollecita i Governi e le istituzioni internazionali a ridurre del 50 per cento i decessi sulle strade entro i prossimi 10 anni. Gli incidenti rappresentano la prima causa di morte per i ragazzi tra i 15 e i 19 anni di età nei Paesi in via di sviluppo, e la seconda per i bambini fino a 14 anni. Continua a leggere

Niente fumo e telefono alla guida, l’idea dell’Aci conquista l’estero

La proposta dell’Aci di vietare a chi guida di fumare e telefonare piace anche all’estero. Al primo summit mondiale sulla sicurezza stradale in programma a Mosca è infatti emerso che Paesi come Stati Uniti, Gran Bretagna e Messico sono in piena sintonia con la proposta dell’Aci. A margine della manifestazione, il presidente dell’Aci e vicepresidente Fia, Enrico Gelpi, ha esaminato l’efficacia del divieto di fumo e di uso del telefono al volante con il segretario di Stato Usa ai Trasporti, Ray Lahood: secondo autorevoli studi internazionali, i fumatori provocano il 50 per cento in più dei sinistri rispetto agli altri guidatori e l’uso del telefono al volante raddoppia i tempi di reazione. In generale, la guida distratta è la seconda causa di incidenti sulle strade. Continua a leggere

La proposta dell’Aci: “È necessario un Codice europeo della strada”

L’Europa deve avere un unico Codice della strada. È questo il pensiero che l’Aci ha rilanciato nel corso della tavola rotonda internazionale che ha chiuso la 65ª Conferenza del Traffico e della Circolazione organizzata a Riva del Garda, in provincia di Trento. “L’apertura del Parlamento italiano verso un Codice europeo della strada”, ha dichiarato Enrico Gelpi, presidente dell’Automobile Club d’Italia, “va nella direzione più volte indicata dall’Aci: un unico testo che uniformi i comportamenti degli utenti della strada troppo spesso soggetti a regole diverse e contraddittorie da Paese a Paese. Dopo la libera circolazione di persone e merci, è ora di regolamentare con efficacia la circolazione dei veicoli all’interno dell’Unione. Bisogna creare un’unica cultura della sicurezza stradale”.  Continua a leggere

Il protezionismo della Russia
finisce nel mirino degli olandesi

Il protezionismo della Russia inizia a dare fastidio. I trattamenti speciali che favoriscono le imprese locali hanno scatenato la protesta della Logistik und Verlader-Verband Evo. L’associazione olandese che raggruppa gli operatori del trasporto e della logistica dei Paesi Bassi ha infatti chiesto all’Unione Europea e al Governo olandese di contrastare quella che viene definita la “crescente politica protezionistica della Russia”. Continua a leggere