Scandalo Sistri, su Repubblica i retroscena di un affare da 500 milioni di euro

“Doveva diventare l’arma definitiva per sconfiggere le eco-mafie, ma dietro al sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti si nasconde una voragine di sperperi pubblici a vantaggio della holding di Stato, incaricata, attraverso la controllata Selex, di progettare e mettere a regime il sistema. Tutto sancito da un contratto siglato in gran segreto con il ministero dell’Ambiente”. Comincia così l’articolo inchiesta pubblicato dal quotidiano La Repubblica che svela tutti i retroscena dello scandalo Sistri,  scoperchiando “un business da quasi 500 milioni di euro ai danni di 400mila aziende italiane”.  Continua a leggere

Il ministro Clini chiede ai trasportatori di risolvere insieme il caso Sistri

“Il ministro per l’Ambiente Corrado Clini ha proposto ai presidenti delle associazioni delle categorie interessate “di valutare insieme le modalità per rendere finalmente operativo il sistema, senza aggiungere oneri amministrativi alle già complesse procedure cui le imprese sono sottoposte per rispettare gli adempimenti ambientali ed in particolare quelli in materia di rifiuti”. A dare la buona notizia, in un comunicato inviato a tutti gli associati Asstri, alle federazioni e alle associazioni Conftrasporto… Continua a leggere

Sistri, il Governo vuol far pagare a chi lavora un servizio che non c’è

“Se il Governo sul Sistri vuole lo scontro lo dica. Il sistema non è in grado di partire, è costoso e oltretutto continua a non applicarsi ai vettori esteri che potranno così garantire i trasporti a prezzi inferiori magari proprio a quella malavita che invece si dice si vuole combattere proprio attraverso attraverso il nuovo sistema per la tracciabilità dei rifiuti. In nessun Paese civile si carica su degli operatori economici costi a fronte di un disservizio”. Così Paolo Uggé, presidente nazionale di Fai Conftrasporto e vicepresidente nazionale di Confcommercio, ha replicato alla decisione del Governo di confermare l’avvio del sistema informatico a partire dal primo giugno “non escludendo una riduzione dei contributi annuali dovuti dalle aziende per il Sistri”. Continua a leggere

Filtri antiparticolato sui Tir,
stoppata la Prestigiacomo

Il mondo dell’autostrasporto aveva sonoramente bocciato la decisione del ministro all’Ambiente Stefania Prestigiacomo di obbligare, attraverso un decreto di legge, i proprietari di automezzi pesanti a montare il filtro antiparticolato per ridurre le emissioni delle polveri sottili. Uno stop ora confermato anche dal Consiglio dei ministri che, accogliendo le istanze presentate dal mondo dell’autotrasporto attraverso una lettera inviata dal segretario nazionale di Unatras Pasquale Russo, ma anche da Confcommercio per voce del suo presidente nazionale Carlo Sangalli, ha trasformato il decreto legge (destinato a diventare operativo a breve) in un disegno legge, con tempi e contenuti ancora tutti da definire. Continua a leggere