Da 400 a 1300 euro per ogni mezzo pesante: ecco gli aiuti di Stato in Francia per l’autotrasporto

Un contributo dato alle imprese di autotrasporto sulla base del numero di veicoli e della capacità di carico offerta in termini di tonnellaggio calcolato in 400 euro per gli autocarri con massa complessiva fino a 7,5 tonnellate, in 600 euro per quelli tra 7,6 e 25,9 tonnellate, in 750 euro per quelli superiori a 26 tonnellate e in  1300 euro per i trattori stradali: è questa la manovra   decisa dl Governo francese per sostenere la categoria messa in crisi da  costi di gestione diventati negli ultimi mesi impossibili da sostenere, spingendo molte aziende a tener fermi i camion per non lavorare in perdita. Continua a leggere



Congelato lo sciopero nazionale dei tir. “Ora però regole certe e controlli per farle rispettare”

Il fermo nazionale dei Tir annunciato solo pochi giorni fa dai rappresentanti di tutte le principali associazioni di categoria riunite in Unatrans per il 4 aprile è finito nel “congelatore”. Ad annunciare la manovra, all’indomani delle assemblee territoriali di Fai-Conftrasporto, sono stati gli esponenti della stessa associazione sottolineando che la decisione è stata presa per poter “proseguire il tavolo di confronto fra mondo dell’autotrasporto e ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile, rappresentato nelle ultime sedute dalla viceministro Teresa Bellanova,” ma anche che “ sono diversi i temi che restano ancora sul tappeto”. Che, tradotto, significa che senza ulteriori risposte il fermo potrebbe essere “scongelato e servito”. Fra i diversi temi ancora da trattare i responsabili di Fai Conftrasporto hanno inserito, al primo posto, Continua a leggere



Questi camion con targa estera che circolano in Italia trasportano evasione fiscale?

Si scrive Esterovestizione, si legge evasione fiscale internazionale. Un reato che negli ultimi anni si è fatto sempre più strada e non solo per modo di dire: anche nel senso più letterale del termine, visto che sono stati numerosi gli imprenditori del settore del trasporto che hanno deciso di costituire o trasferire un’azienda all’estero scegliendo Stati, in particolare nell’Europa dell’Est, dove il carico fiscale è più basso e che non consentono lo scambio d’informazioni, “dimenticando però per strada” l’obbligo di gestire l’impresa estera in modo corretto . Continua a leggere



Autotrasportatori pronti a fermarsi. Ma non se c’è da andare in soccorso dei profughi ucraini

Il mondo dell’autotrasporto italiano è arrivato a un passo  dal fermo nazionale per protestare contro il caro carburanti e tutta un’altra serie di problemi che hanno messo in ginocchio il settore, ma non ha mai neppure solo pensato di non accendere i motori per andare in soccorso dei profughi ucraini. L’ennesima conferma arriva da  Pozzo d’Adda, al confine Fra Bergamo e Milano, dove un Tir dell’azienda un’azienda  Gi.Ma.Trans è partito con con un carico di tre tonnellate di viveri e beni di prima necessità raccolti grazie al lavoro dei responsabili della parrocchia ortodossa di Cassano d’Adda e, delle associazioni di volontari, della protezione civile e delle aziende che si sono rese disponibili a donare. Continua a leggere



“Bruciata” in poche ore la metà dei contributi ai trasportatori contro il caro gasolio

Alla scadenza del termine fissato per presentare sulla  piattaforma web predisposta dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli per richiedere il contributo straordinario, pari al credito d’imposta del 28 per cento, per far fronte agli aumenti eccezionali dei prezzi dei carburanti, mancano ancora più di tre settimane ma è probabile che la corsa agli aiuti di Stato sia destinata a interrompersi prima. Sono infatti bastati i primissimi giorni di “apertura” della piattaforma, che ha visto scattare il semaforo verde lunedì 12 settembre con durata un mese, per vedere presentare oltre 20mila domande, ovvero già la metà di quelle previste, con un autentico ingorgo scatenato nelle primissime ore dal via, quando numerosi imprenditori hanno denunciato l’impossibilità di accedere. Continua a leggere



Bergamo rinvia l’incontro fra trasportatori: “Prima analizziamo le proposte del Governo”

Il ritrovo per tutti gli autotrasportatori bergamaschi decisi a scoprire cosa accadrà alle loro aziende e ai loro dipendenti, per capire se le “grandi manovre” predisposte dal Governo e presentate ai rappresentati delle associazioni di categoria nel corso dell’ultimo incontro avvenuto con la viceministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile  Teresa Bellanova sono davvero adeguate per fronteggiare una crisi ormai insostenibile, fra costi di gestione schizzati alle stelle e regole poco chiare e soprattutto pochissimo rispettate, era stato fissato per le 15 alla Fiera di Bergamo. Era lì, nei capannoni del polo espositivo bergamasco che i rappresentati di Fai (Federazione autotrasportatori Italiani), Cna Fita e Confartigianato trasporti avevano deciso di dare appuntamento ai propri associati, per aggiornarli sulle trattative e, soprattutto, per conoscere il loro parere sulla bozza d’accordo sottoscritta a Roma Continua a leggere



Brescia, parte la protesta dei camionisti. Ecco la mappa dei percorsi che seguiranno

Pisogne, in val Camonica; Villa Carcina in Val Trompia; Vobarno in Valle Sabbia; San Zeno Naviglio nella Bassa Bresciana; Montichiari nella “Fascia d’Oro”: sono questi i “punti” della provincia di Brescia dove sabato 19 marzo alle 8 il mondo dell’autotrasporto bresciano si darà appuntamento per aderire alla “Giornata di manifestazione dell’autotrasporto” indetta da Unatras a livello nazionale per far sentire la voce dei trasportatori. Aree diverse del territorio da dove gli autotrasportatori potranno partecipare a un unico evento: l’assemblea degli autotrasportatori alla presenza dei rappresentanti delle organizzazioni di categoria, istituzionali e in collegamento con i rappresentanti nazionali di Unatras. Continua a leggere



L’Autorità garante della concorrenza e del mercato “indaga” sui rincari dei carburanti

I rincari ingiustificati (come li ha definiti Roberto Cingolani fisico, docente e manager aziendale chiamato a ricoprirer il ruolo di ministro della transizione ecologica nel governo  guidato da Mario Draghi) dei carburanti sono finiti “ nel mirino” del ’Autorità Garante della concorrenza e del mercato i cui responsabili hanno inviato alle maggiori compagni petrolifere la richiesta di rispondere a precise domande. Una decisione, che ha coinvolto anche il comando della Guardia di Finanza , adottata anche alla luce di numerose denunce ricevute da parte di chi, come il ministro Roberto Cingolani, nutre il fortissimo sospetto che gli esorbitanti rincari non siano affatto frutto di dinamiche del mercato dovute all’emergenza guerra o ad altri fattori, ma più semplicemente a una manovra speculativa. O, se si preferisce, a una truffa Continua a leggere



Autotrasporto, arriva un provvedimento d’emergenza per contrastare il caso gasolio

Un provvedimento emergenziale, ad hoc per l’autotrasporto  destinato a contrarstare il caro gasolio, che prevede un ulteriore aumento rispetto all’attuale rimborso sulle accise ma anche  norme di settore che consentano un corretto riequilibrio delle condizioni di mercato delle imprese dell’autotrasporto,  fermerà il fermo nazionale dei tir proclamato per il prossimo 4 aprile? Una domanda che troverà risposta nelle prossime ore quando i responsabili di Unatras sottoporrano , nel corso di un consiglio nazionale straordinario, la bozza di accordo sottoscritta al termine del nuovo in contro avvenuto a Roma con la viceministra delle In frastrutture e della Mobilità sostenibile Teresa Bellanova. Continua a leggere



Sicurezza dei ponti, manutenzione delle strade: in arrivo 2 miliardi e 700 milioni di euro

Due miliardi e settecentomilioni di euro: è questa la cifra stanziata dal Governo per migliorare la sicurezza delle infrastrutture, anche alla luce degli effetti della crisi climatica. Uno stanziamento destinato alla messa in sicurezza di ponti e viadotti e alla manutenzione straordinaria delle strade di competenza di Province e Regioni, in linea con il nuovo Piano per la sicurezza stradale, illustrato dal l ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile, Enrico Giovannini che va ad aggiungersi agli investimenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza per la digitalizzazione dei sistemi di monitoraggio della rete stradale e autostradale e per il miglioramento delle strade nelle aree interne. Continua a leggere



“Il fermo dei Tir non risolve i problemi del settore e aggrava quelli di tutti i cittadini”

“Non crediamo che un fermo dei servizi risolva i problemi dell’autotrasporto, il nostro peso lo dobbiamo far valere con la forza della ragione e non con azioni di protesta che rischiano di mettere le imprese e l’intero Paese in difficoltà ben più serie di quelle che stiamo vivendo e anche per rispetto alle risposte positive che arrivano da una parte della committenza. Occorre continuare il dialogo costruttivo con il Governo e il ministero ai cui rappresentanti è ben chiaro il ruolo e l’importanza strategica del settore per l’economia e la collettività”. Così parlò Thomas Baumgartner , presidente di Anita, commentando il  protocollo d’intesa proposto dal ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile  ai rappresentanti dell’autotrasporto  Continua a leggere



Il Governo riconvoca d’urgenza i trasportatori: l’ultima manovra per evitare il fermo dei tir?

“Al fine di proseguire nel confronto in ordine alle questioni afferenti al settore è convocato un incontro per il giorno 17 marzo alle ore 10.30. L’incontro sarà presieduto dal vice ministro Teresa Bellanova”. E’ questa la prima risposta arrivata dal Governo alla decisione del mondo dell’autotrasporto di proclamare un fermo nazionale a partire dal 4 aprile. Un invito spedito dal capo di Gabinetto del ministero, Alberto Stancanelli, praticamente subito dopo aver avuto conferma che il rischio di paralisi del Paese era diventato realtà: Continua a leggere



I camionisti spengono i motori: “Il tempo degli annunci senza dare risposte concrete è scaduto”

Gli autotrasportatori necessitano di provvedimenti concreti e certi ma non è previsto nulla di tutto questo e il documento predisposto dal ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile contiene solo ipotesi di soluzioni, semplici manifestazioni di volontà e nessuna norma pronta a partire rapidamente. E’ partendo da queste considerazioni e dal “nulla di fatto” che ha contraddistinto la riunione tra i responsabili delle associazioni dell’autotrasporto e la viceministra Teresa Bellanova che Unatras, l’unione delle principali associazioni di categoria, ha deciso di proclamare il fermo nazionale dei servizi a partire dal 4 aprile. Continua a leggere



Carburanti sotto i 2 euro al litro fino a fine aprile: il Pd ha pronta la ricetta per riuscirci?

C’è anche il taglio delle accise dei carburanti, da realizzare utilizzando l’extragettito, ovvero quanto incassato in più dallo Stato rispetto alle entrate tributarie previste, per portare il prezzo sotto i due euro al litro e tenerlo bloccarlo fino a fine aprile come ha fatto la Slovenia, fra le misure proposte dagli esponenti del Pd al Governo contro il caro energia. A confermarlo è stato il responsabile Economia del partito, Antonio Misiani, che ha espressamente chiesto, oltre a un assegno per le famiglie in difficoltà, anche aiuti mirati per il settore dell’autotrasporto “prorogando il credito imposta Continua a leggere



Conftrasporto: “Emergenza trasporti devastante, non può essere gestita in modo ordinario”

Devastanti. Ha scelto di usare questo aggettivo, che non ha certo bisogno di aggiungere altre parole, il vicepresidente nazionale di Conftrasporto Natalino Mori per definire le conseguenze dei vertiginosi aumenti del costo del carburante sul settore dell’autotrasporto. “Spese divenute insostenibili”, come ha spiegato in collegamento con lo studio di Rai News 24 , spiegando che “il carburante per le aziende di autotrasporto rappresenta la seconda voce di costo dopo quella del personale,” e soprattutto che questa voce “che mediamente fino a qualche mese fa rappresentava il 25 per cento dei costi adesso incide per il 35 per cento se non 40, lasciando facilmente immaginare quanto sia insostenibile a livello economico finanziario. Continua a leggere