Bergamo rinvia l’incontro fra trasportatori: “Prima analizziamo le proposte del Governo”

Il ritrovo per tutti gli autotrasportatori bergamaschi decisi a scoprire cosa accadrà alle loro aziende e ai loro dipendenti, per capire se le “grandi manovre” predisposte dal Governo e presentate ai rappresentati delle associazioni di categoria nel corso dell’ultimo incontro avvenuto con la viceministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile  Teresa Bellanova sono davvero adeguate per fronteggiare una crisi ormai insostenibile, fra costi di gestione schizzati alle stelle e regole poco chiare e soprattutto pochissimo rispettate, era stato fissato per le 15 alla Fiera di Bergamo. Era lì, nei capannoni del polo espositivo bergamasco che i rappresentati di Fai (Federazione autotrasportatori Italiani), Cna Fita e Confartigianato trasporti avevano deciso di dare appuntamento ai propri associati, per aggiornarli sulle trattative e, soprattutto, per conoscere il loro parere sulla bozza d’accordo sottoscritta a Roma Continua a leggere

Brescia, parte la protesta dei camionisti. Ecco la mappa dei percorsi che seguiranno

Pisogne, in val Camonica; Villa Carcina in Val Trompia; Vobarno in Valle Sabbia; San Zeno Naviglio nella Bassa Bresciana; Montichiari nella “Fascia d’Oro”: sono questi i “punti” della provincia di Brescia dove sabato 19 marzo alle 8 il mondo dell’autotrasporto bresciano si darà appuntamento per aderire alla “Giornata di manifestazione dell’autotrasporto” indetta da Unatras a livello nazionale per far sentire la voce dei trasportatori. Aree diverse del territorio da dove gli autotrasportatori potranno partecipare a un unico evento: l’assemblea degli autotrasportatori alla presenza dei rappresentanti delle organizzazioni di categoria, istituzionali e in collegamento con i rappresentanti nazionali di Unatras. Continua a leggere

L’Autorità garante della concorrenza e del mercato “indaga” sui rincari dei carburanti

I rincari ingiustificati (come li ha definiti Roberto Cingolani fisico, docente e manager aziendale chiamato a ricoprirer il ruolo di ministro della transizione ecologica nel governo  guidato da Mario Draghi) dei carburanti sono finiti “ nel mirino” del ’Autorità Garante della concorrenza e del mercato i cui responsabili hanno inviato alle maggiori compagni petrolifere la richiesta di rispondere a precise domande. Una decisione, che ha coinvolto anche il comando della Guardia di Finanza , adottata anche alla luce di numerose denunce ricevute da parte di chi, come il ministro Roberto Cingolani, nutre il fortissimo sospetto che gli esorbitanti rincari non siano affatto frutto di dinamiche del mercato dovute all’emergenza guerra o ad altri fattori, ma più semplicemente a una manovra speculativa. O, se si preferisce, a una truffa Continua a leggere