Navigatori satellitari, batterie delle auto ibride e fari led: così i ladri fanno a pezzi le macchine

Le auto fanno gola ai ladri. Intere o a pezzi. In Italia, infatti, si registra un vero e proprio boom dei cosiddetti furti parziali, vale a dire la sottrazione dei componenti di valore del veicolo. Se negli anni 80 e 90 era soprattutto l’autoradio ad attirare i malintenzionati, ora i bersagli più ambiti sono altri: navigatori satellitari, soprattutto, ma anche attuatori della frizione, pneumatici, batterie delle auto ibride e fari led.
“I componenti più ambiti dai ladri”, spiega LoJack, che ha realizzato lo studio “L’evoluzione dei furti d’auto” (clicca qui per approfondire), “si confermano i navigatori satellitari, ovvero i dispositivi multifunzione integrati con display touch screen che forniscono informazioni essenziali per la guida dell’auto e dialogano con la centralina del veicolo”. Gli scopi dei furti sono essenzialmente due: la rivendita dei pezzi di ricambio nel mercato nero e la possibilità di entrare in possesso di sofisticati microprocessori, molto potenti e veloci. “Ingenti sono i danni prodotti dalla singola sottrazione del dispositivo che, a seconda del veicolo, ha un costo che si aggira sui 7-8.000 euro. Senza contare la spesa per il ripristino dell’auto: i criminali per rubare il navigatore nel più breve tempo possibile finiscono per danneggiare sensibilmente la parte centrale del cruscotto, compromettendo il cablaggio dei fili. Il fenomeno coinvolge molto spesso le vetture a noleggio e vede nei modelli Bmw e Volkswagen i veicoli più colpiti”, spiega LoJack. Nel mirino dei ladri ci sono anche altri componenti. Quello del furto di pneumatici nuovi è un fenomeno radicato nel tempo, mentre “uno più recente sta colpendo particolarmente le vetture in car sharing e riguarda gli attuatori della frizione delle smart, un componente molto ricercato e che spesso è oggetto di sostituzione per guasto che si trova nel motore e che pertanto può essere sottratto con estrema facilità, svitando pochi bulloni e senza dover entrare nell’abitacolo della vettura”. In questo caso il costo per ripristinare l’auto è di circa 600 euro. Con la diffusione delle auto a basse emissioni, “si segnalano anche i primi casi di vetture ibride rubate e poi ritrovate senza le preziose e costose batterie di ricarica”, spiega LoJack, per un danno che varia da 2.500 a 6.000 euro. Attirano i ladri anche “i fari con luci a led (alle mani “esperte” occorrono solo 30 secondi per estrarli) e i volanti multifunzione (valore di circa 2.000 euro)”.

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