Posti di controllo, il camionista telefonerà in azienda per rassicurare la polizia che è tutto ok?

Immaginate un posto di controllo allestito dalla polizia su una piazzola di sosta lungo l’autostrada o ai bordi (sotto i cavalcavia dopo gli ultimi episodi decisamente meglio di no….) di una strada statale o provinciale. E poi immaginate gli agenti costretti ad attendere pazientemente che l’autista fermato cerchi il telefono, contatti la propria azienda (che magari non risponde neppure al decimo squillo…) e poi, una volta avuta risposta ,che si faccia dare da chi c’è all’altro capo del telefono la conferma che i documenti di viaggio sono in regola, così come il carico, la manutenzione dell’automezzo, il cronotachigrafo per poterne dare notizia alle forze dell’ordine. Una scena (e una procedura) normale? Continua a leggere

Chi spedisce merci e spinge il trasportatore a “barare” va sanzionato. Normale? In Italia no

Se qualcuno compie un reato commissionatogli da qualcun altro, vanno puniti entrambi, sia l’esecutore sia il mandante. E allora perché non punire anche chi, commissionando una spedizione a un autotrasportatore, non gli abbia chiesto di violare la legge? Un ragionamento che non fa una grinza e che ha trovato fra i suoi sostenitori anche Giuseppe Bisogno, direttore del servizio di Polizia stradale del ministero dell’Interno, che intervenendo in commissione Lavori pubblici al Senato, nell’ambito dell’esame del Pacchetto mobilità, atti comunitari relativi al trasporto su strada, si è detto favorevole “alla proposta in cui si specifica che gli spedizionieri e speditori siano sottoposti a sanzioni nel caso in cui commissionino intenzionalmente servizi di trasporto che comportino infrazioni del regolamento”. Continua a leggere

Riposo dei camionisti, le nuove regole portano solo più pericoli e difficoltà nei controlli

Le modifiche sul riposo obbligatorio per i camionisti di cui si sta discutendo e che prevedono la possibilità per i conducenti di organizzare i periodi in cui non si sta al volante e non si lavora in modo più flessibile nel corso di quattro settimane consecutive, suscita molte perplessità fra gli addetti ai lavori. Perché il cambiamento del periodo di tempo su cui calcolare la media del riposo settimanale obbligatorio, che da due settimane potrebbe passare a quattro, potrebbe rappresentare un possibile aggravio significativo della fatica psicofisica del conducente, ma anche perché dal punto di vista dei controlli tale previsione comporterebbe concrete e insanabili difficoltà di tipo pratico. Continua a leggere

Al Via finanziamenti per le imprese di trasporti che investono nella mobilità sostenibile

Visto il nome non potevano non esserci anche le imprese di trasporto fra quelle ammesse a ottenere finanziamenti per nuove iniziative aziendali dal progetto Al Via, sigla che sta per Agevolazioni lombarde per la valorizzazione degli investimenti aziendali, iniziativa di Regione Lombardia e Finlombarda che a sette giorni dall’apertura dello sportello ha visto già presentare  35 domande per un  valore di finanziamenti richiesti di 22 milioni di euro relativi a  investimenti di 25 milioni di euro. E infatti il bando, che si rivolge alle Pmi, le piccole e medie imprese  anche artigiane, oltre ai settori manifatturiero, costruzioni,  agromeccanico e  servizi alle imprese, interessa anche i trasporti.  A condizione  che le imprese richiedenti siano operative da almeno 24mesi e siano attive nella mobilità sostenibile, una delle aree di specializzazione individuate dalla Strategia regionale di specializzazione intelligente per la ricerca e l’innovazione insieme ad aerospazio, agroalimentare, eco-industria,   industrie creative e culturali, industria della salute, manifatturiero avanzato. Continua a leggere