Flixbus non chiuderà. Delrio tranquillizza i passeggeri dei pullman low cost

Flixbus, la compagnia di trasporto low cost, non chiuderà. Ad assicurarlo è stato lo stesso ministro alle Infrastrutture e ai trasporti, Graziano Delrio, al termine della relazione annuale dell’Autorità dei Trasporti, tranquillizzando i numerosissimi passeggeri della compagnia di trasporto low cost che è proprietaria solo della piattaforma web e non degli autobus che trasportano i passeggeri, opera con un modello di business basato sull’associazione temporanea d’impresa e appoggiandosi a compagnie di autobus locali. Continua a leggere

Caso Uber, l’Autorità di regolazione dei trasporti dice no al monopolio costruito con un’App

“Tutto ciò che apre spazi di libertà a condizioni economiche favorevoli va guardato con grande attenzione e rimuovendo gli ostacoli non giustificati. Stando attenti a non ricreare monopoli, magari digitali. Perché il rischio che questo accada c’e’ sempre”. Ad affermarlo è stato il presidente dell’Autorità di regolazione dei trasporti, Andrea Camanzi, che durante la sua  relazione  al Parlamento ha anche sottolineato come sul caso Uber, il colosso americano partito alla conquista del mercato mondiale per il trasporto passeggeri “armato” di un’App, ci sia stato quello che lo stesso Camanzi ha definito “ un equivoco drammatico. Continua a leggere

Cavalcavia crollato ad Annone Brianza, la colpa è un po’ di tutti. Ma non su tutto si è indagato…

Tutto come previsto. Le responsabilità del collassamento del ponte avvenuto il 28 ottobre 2016 ad Annone Brianza, in provincia di Lecco, che aveva causato la morte di un uomo e il ferimento di altre sei persone, sono di tutti: del dirigente della Provincia, del responsabile del servizio concessioni e del capocentro manutenzioni dell’Anas. Ma i periti avanzano ipotesi che, se accolte, coinvolgerebbero anche il conducente dell’automezzo pesante che in quel momento si trovava ad attraversare il cavalcavia e che ha operato nel rispetto delle norme vigenti dopo essere stato regolarmente autorizzato. Chi scrive quel giorno, attorno alle 15 circa, al volante della sua auto aveva percorso proprio quel tratto di strada e può testimoniare che sul luogo vi erano una pattuglia della Polizia e alcuni addetti dell’Anas che stavano effettuando – questa era stata almeno la nettissima sensazione – delle verifiche, tanto che le corsie erano ridotte da due a una. Da allora più volte è tornata alla mente la  prima considerazione  avanzata, giustamente, dai rappresentanti delle associazioni dei trasportatori di Lecco: “perché non è stato bloccato il traffico pesante se esistevano dubbi sulla tenuta del manufatto”? Già, gran bella domanda. Continua a leggere