Riposo dei camionisti, le nuove regole portano solo più pericoli e difficoltà nei controlli

Le modifiche sul riposo obbligatorio per i camionisti di cui si sta discutendo e che prevedono la possibilità per i conducenti di organizzare i periodi in cui non si sta al volante e non si lavora in modo più flessibile nel corso di quattro settimane consecutive, suscita molte perplessità fra gli addetti ai lavori. Perché il cambiamento del periodo di tempo su cui calcolare la media del riposo settimanale obbligatorio, che da due settimane potrebbe passare a quattro, potrebbe rappresentare un possibile aggravio significativo della fatica psicofisica del conducente, ma anche perché dal punto di vista dei controlli tale previsione comporterebbe concrete e insanabili difficoltà di tipo pratico. Parola di Giuseppe Bisogno, direttore del servizio di Polizia stradale del ministero dell’Interno, che in un’audizione in commissione Lavori pubblici al Senato, nell’ambito dell’esame del Pacchetto mobilità, atti comunitari relativi al trasporto su strada, ha severamente bocciato le modifiche. Spiegando, per esempio, che il conducente così facendo “avrà la possibilità di fruire solo del riposo ridotto per tre settimane di seguito e accumulare i periodi di riposo tutti nella quarta settimana”, e che difficoltà nei controlli potrebbero derivare dal fatto che “il periodo di tempo da prendere in considerazione per la verifica della regolare fruizione del riposo goduto in compensazione dei riposi ridotti verrebbe raddoppiato, e potrebbe uscire dal periodo di 28 giorni per cui l’operatore di polizia stradale può effettuare i controlli su strada”. Conclusioni: la modifica prevista all’articolo 8 del regolamento sui Trasporti in discussione anche se non altera le prescrizioni minime vigenti in materia di periodi massimi di guida giornaliera e settimanale, sarebbe meglio finisse nel cestino… “Il nostro parere”, ha affermato il direttore del servizio di Polizia stradale. “è negativo”.

3 risposte a “Riposo dei camionisti, le nuove regole portano solo più pericoli e difficoltà nei controlli

  1. In pratica per permettere lo schiavismo da Est e aggirare il divieto delle 45 ore in cabina, io dovrei lavorare una media di 65 ore a settimana, riposare 24 e così per 3 settimane e recuperare la quarta. Proposta casualmente di un parlamentare europeo sloveno, come quella del cabotaggio illimitato in settimana. Del Rio, Poletti c’e’ nessuno?! Se va bene la gente scendera’ definitivamente dal camion, che e’ quello che vogliono anche le aziende estero vestite; se va male che il dottor Bisogno e i suoi colleghi si preparino a tirar fuori dai fossi fior di colleghi. Non solo e’ una proposta assurda, ma assassina, impraticabile e vergognosa.

  2. Ma piantatela di fare nuove riunioni di disporre nuove norme di sprecare tempo e denaro sapendo che non le farete mai rispettare. Prendete quelle che ci sono dividetele per cento (buttando via il 99 per cento) e quelle rimaste fatele diventare legger vera, rispettata da tutti. Se non la farete poi non stupitevi se la gente penserà che siete solo dei poveri buffoni

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