Meno vittime sulle strade italiane. Morti in aumento in Francia e Germania

In Italia continua a diminuire, anche se più lentamente rispetto al passato, il numero di persone che perdono la vita sulle strade. In altri Paesi europei, come Francia, Germania e Regno Unito, la mortalità è invece in aumento. Secondo le stime preliminari che anticipano le statistiche ufficiali di Aci-Istat, nel 2014 nel nostro Paese ci sono stati 174.400 incidenti con lesioni a persone, che hanno provocato 3.330 morti e 248.200 feriti, con un calo rispetto al 2013 del 3,77 per cento dei sinistri, dell’1,62 per cento delle vittime e del 3,58 per dei feriti. Continua a leggere

Morti sulle strade, nel 2014 in Europa 25.700 vittime: il calo è soltanto dell’1%

Sono circa 25.700 le persone morte in incidenti stradali nell’Unione europea nel 2014. I feriti gravi sono stati 200mila. I dati emergono dal rapporto della Commissione europea. Numeri deludenti, perché dopo due anni di calo costante, nel 2014 la diminuzione delle vittime è stata soltanto dell’1 per cento. “È triste e duro dover ammettere che ogni giorno muoiono sulle nostre strade in media 70 cittadini europei e molti altri sono gravemente feriti”, ha commentato Violeta Bulc, commissaria dell’Ue per i trasporti.  Continua a leggere

Costi minimi per la sicurezza dei trasporti: dopo la sentenza europea cosa accadrà?

Dopo la sentenza della Corte di giustizia europea, secondo la quale i costi minimi di esercizio determinati dall’Osservatorio dell’autotrasporto non sono compatibili con le norme del trattato dell’Unione europea sulla concorrenza, le norme volute dal Parlamento italiano in materia che fine faranno? È questa la domanda che circola tra gli operatori della categoria. Sono da ritenersi eliminate, come sostiene qualcuno, oppure restano in vigore, considerato che la Corte si è pronunciata su una fattispecie che ormai non esiste più? Già, perché l’Osservatorio della Consulta generale dell’autotrasporto e della logistica ha determinato i costi fino al 2012, quando l’incarico è stato assegnato al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, al quale la Corte europea non fa il minimo accenno e per il quale esiste invece, principio già riconosciuto, la possibilità di derogare, per motivi d’interesse pubblico, alle norme sulla concorrenza. Continua a leggere

Il Governo stia attento a non prendere in giro i trasportatori sui costi minimi

Qualcuno forse userà parole grosse, parlerà di ricatto quando, alla ripresa delle attività dopo il periodo estivo, l’Esecutivo verrà messo di fronte a una decisione tanto delicata quanto non più rinviabile: quella sui costi minimi per la sicurezza nell’autotrasporto delle merci. Una sicurezza che discende direttamente da una legge ben precisa che non può più continuare a essere violata. Il Governo Berlusconi ha introdotto una norma che assegna al ministero dei trasporti il compito di “dare un valore” alla sicurezza sulle strade attraverso la pubblicazione mensile dei costi minimi. Il Parlamento ha riconosciuto, anche con il concorso dell’opposizione, la validità di tali normative e lo stesso presidente del consiglio Enrico Letta ha proposto, anni fa, l’introduzione di tariffe antidumping proprio per evitare che i possibili effetti di una concorrenza esasperata al ribasso (ben al di sotto del costo a chilometro indispensabile per non avere gomme lisce o per non avere un incapace al volante di un bestione della strada) si  scaricassero sui cittadini. Continua a leggere

Autotrasporto, sbloccati i fondi. D’Angelis: “Impegno su sicurezza e concorrenza”

Il Governo ha sbloccato le risorse per il settore dell’autotrasporto. Lo ha reso noto il sottosegretario ai Trasporti, Erasmo D’Angelis, intervenuto all’assemblea di Anita. “Sulle risorse ora ci sono certezze”, ha detto il sottosegretario. Nell’elenco dei fondi sbloccati, D’Angelis ha citato 24 milioni per il decreto investimenti, 134 milioni per i pedaggi, 91 milioni per premi Inail e 135 milioni di rimborsi spese. Erasmo D’Angelis ha puntato l’accento anche sull’impegno per la sicurezza sulle strade, la riduzione della burocrazia, la formazione, i premi alle aziende che rispettano regole così come la lotta alla deregulation, alla concorrenza sleale dall’Est e all’illegalità.  Continua a leggere

Colpi di sonno addio, con la sveglia all’orecchio c’è più sicurezza

Il mondo degli accessori per auto è sterminato. Gli appassionati di tuning, ossia l’arte di truccare la propria auto di serie fino a renderla irriconoscibile, lo sanno bene. A volte si scoprono però accessori che stupiscono per la loro intelligenza e semplicità. In questa sezione possiamo mettere questo “Allarme acustico anti sonno per auto”. Un piccolo dispositivo, sembra un auricolare del telefonino, in grado, assicurano i suoi inventori, di prevenire i pericolosissimi colpi di sonno dei guidatori.  Continua a leggere

Incidenti stradali, il monito dell’Aci: “Non bisogna abbassare la guardia”

Non abbassare la guardia sul fronte della prevenzione dell’incidentalità stradale e intensificare gli sforzi per realizzare in Italia la mobilità responsabile. È la conclusione cui è giunto il dibattito di Cortina d’Ampezzo su “Sicurezza stradale: cantiere aperto”, evento inserito nella programmazione 2011 di “Cortina InconTra”. Alla tavola rotonda ha partecipato il presidente dell’Aci, Enrico Gelpi, il quale ha evidenziato i risultati importanti conseguiti grazie alle modifiche al Codice della strada, alle numerose campagne di sensibilizzazione e ai controlli delle Forze dell’ordine. Continua a leggere

“Costi minimi, Confindustria la smetta di prendere in giro il Governo e i cittadini”

“La presidente di Confindustria Emma Marcegaglia deve smettere di ingannare il Governo e i cittadini italiani sui costi minimi di sicurezza per il trasporto merci tentando di far credere che i costi minimi, se applicati (le parti sono infatti libere di applicarle o meno), porterebbero incrementi che farebbero perdere competitività alle merci nazionali. Un trasporto lungo un percorso di 300 chilometri, tanto per fare un esempio, potrebbe infatti subire un incremento di poche decine di euro, il che significherebbe moltissimo sotto il profilo della tutela della sicurezza e pochissimo sotto il profilo della possibile perdita di competitività. E ancor meno i costi minimi per la sicurezza peserebbero sulle tasche dei cittadini, delle massaie che fanno la spesa: su un chilo di prodotto acquistato in negozio dai consumatori un possibile aumento sarebbe infatti calcolabile in centesimi o addirittura in millesimi di euro. È questo il valore che attribuisce alla sicurezza e alla vita degli uomini la signora che governa Confindustria?”. A lanciare il nuovo duro attacco alla grande committenza è Paolo Uggè, presidente nazionale di Fai Conftrasporto e vicepresidente nazionale di Confcommercio, che alla vigilia dell’incontro in programma a Roma tra Governo e parti sociali alza decisamente i torni dello scontro invitando il Governo “a non farsi prendere in giro dalla presidente di Confindustria”. Continua a leggere

La sicurezza stradale non si può svendere per interessi di bottega

“Garantire la sicurezza sulle strade e sul lavoro è un dovere civile. E i costi minimi per la sicurezza sono lo strumento per adempiere a questo dovere. Chi ha tentato in ogni modo di far abbassare questi costi sotto la soglia minima che garantisce la sicurezza e continua (non sappiamo se per incapacità a comprendere  concetti semplicissimi, oppure seguendo una strategia ben precisa)  a presentare i costi minimi per la sicurezza come un (falso) ritorno a forme di tariffe obbligatorie,  punta solo  a interessi di bottega, fregandosene della vita di migliaia di persone”. Ad affermarlo è Paolo Uggè, presidente nazionale di Fai Conftrasporto e vicepresidente nazionale di Confcommercio, all’indomani della fumata nera al ministero dei Trasporti, dove il tentativo fatto dalla committenza di far rivedere al ribasso i costi minimi per la sicurezza nell’autotrasporto è miseramente naufragato. Continua a leggere

La vita non ha prezzo, ma c’è chi per risparmiare la mette in pericolo

“La sicurezza conviene a tutti. Insieme possiamo salvare milioni di vite, è tempo di agire”. È questo il messaggio lanciato dall’Organizzazione mondiale della sanità e da tutte le associazioni delle vittime della strada pubblicato a tutta pagina domenica 29 maggio sul quotidiano Libero diretto da Vittorio Feltri e Maurizio Belpietro. Un messaggio che merita una premessa: la sicurezza, sulla strada e sul lavoro,  conviene a tutti anche se si tratta di salvare una sola vita umana, che comunque non ha prezzo. Continua a leggere

Uggé: il primo passo è stato fatto, ora tocca ai controlli nel trasporto

Finalmente dopo un anno di discussioni le nuove norme sul Codice della strada sono state approvate e sono divenute legge. Conftrasporto esprime la propria soddisfazione nel veder approvati emendamenti dei quali da tempo si era fatta portavoce. Tolleranza zero per chi guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti; possibilità di licenziamento per un conducente sorpreso alla guida in stato di ebbrezza o drogato; previsione dell’obbligo di dimostrare prima dell’assunzione per i conducenti, tramite certificato rilasciato dall’Asl, di non essere dediti all’uso di sostanze stupefacenti; verifica in caso di incidenti con feriti gravi o decessi del rispetto delle norme sulla sicurezza sociale e della circolazione nei confronti di tutti coloro che partecipano a una operazione di trasporto; sanzionabilità anche per i vettori esteri che per anni hanno potuto viaggiare certi dell’impunità sulle nostre strade: sono questi gli emendamenti che contribuiscono a migliorare la  sicurezza sulle strade. Continua a leggere

Caro Governo, il fermo dei trasporti si può e si deve fermare

Una settimana decisiva quella che sta per aprirsi: martedì 1 dicembre, il ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Altero Matteoli ha infatti convocato le associazioni dell’autotrasporto nel tentativo di evitare l’attuazione al fermo generale dei servizi di trasporto proclamato a partire dal prossimo 9 dicembre. Il rischio di un’azione dirompente è reale. Le associazioni che rappresentano la quasi totalità delle imprese di trasporto sono unanimi nell’evidenziare il mancato rispetto delle intese sottoscritte nel luglio scorso e riconfermate in una riunione del 2 settembre. Continua a leggere

La Cisl: la sicurezza prima di tutto. Anche del posto di lavoro

“La sicurezza è una questione di cultura, di formazione professionale. E in questa direzione la strada da percorrere nel nostro Paese è ancora lunga. Ci sono molti passi da compiere e uno di questi potrebbe anche essere rappresentato dall’inserimento, nei contratti di assunzione di conducenti di camion o corriere, di clausole che possano prevedere il licenziamento di autisti sorpresi a guidare sotto l’effetto di droghe o alcol. Certo, occorrerebbe valutare le molte possibili situazioni che si potrebbero verificare, e prevedere chiaramente, nero su bianco, le diverse cause e i diversi effetti. Ma se ne può parlare”. Così Fulvio Giacomassi, segretario confederale della Cisl e responsabile nazionale per l’area  salute e sicurezza, commenta la proposta, avanzata dal presidente nazionale di Fai Conftrasporto, Paolo Uggè, di emanare una nuova legge che consenta alle  imprese di trasporto di poter licenziare  autisti di Tir e pullman che dovessero essere sorpresi alla guida ubriachi o sotto l’effetto di droga. Continua a leggere