Chi s’aspettava di sapere immediatamente qualcosa di preciso sul futuro dei costi minimi per la sicurezza dell’autotrasporto, tema bollente di una attesissima riunione che si è svolta a Roma fra Governo e parti sociali, è rimasto deluso. Continua a leggere
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“Costi minimi, Confindustria la smetta di prendere in giro il Governo e i cittadini”
“La presidente di Confindustria Emma Marcegaglia deve smettere di ingannare il Governo e i cittadini italiani sui costi minimi di sicurezza per il trasporto merci tentando di far credere che i costi minimi, se applicati (le parti sono infatti libere di applicarle o meno), porterebbero incrementi che farebbero perdere competitività alle merci nazionali. Un trasporto lungo un percorso di 300 chilometri, tanto per fare un esempio, potrebbe infatti subire un incremento di poche decine di euro, il che significherebbe moltissimo sotto il profilo della tutela della sicurezza e pochissimo sotto il profilo della possibile perdita di competitività. E ancor meno i costi minimi per la sicurezza peserebbero sulle tasche dei cittadini, delle massaie che fanno la spesa: su un chilo di prodotto acquistato in negozio dai consumatori un possibile aumento sarebbe infatti calcolabile in centesimi o addirittura in millesimi di euro. È questo il valore che attribuisce alla sicurezza e alla vita degli uomini la signora che governa Confindustria?”. A lanciare il nuovo duro attacco alla grande committenza è Paolo Uggè, presidente nazionale di Fai Conftrasporto e vicepresidente nazionale di Confcommercio, che alla vigilia dell’incontro in programma a Roma tra Governo e parti sociali alza decisamente i torni dello scontro invitando il Governo “a non farsi prendere in giro dalla presidente di Confindustria”. Continua a leggere
Uggè: “Se la sicurezza non è importante ditecelo. E il trasporto si fermerà”
“Nelle settimane scorse fa i giudici del Tar del Lazio hanno accolto la richiesta di porre nuovi divieti alla circolazione dei tir sulle strade, ribadendo così il principio secondo il quale la sicurezza sulle strade, la vita delle persone, viene prima di qualsiasi altra cosa, compresi i principi economici e al guadagno. Ora, a poche ore dall’incontro in programma a Roma tra Governo e parti sociali, fonti bene informate riferiscono che a quel tavolo delle trattative i rappresentanti della grande committenza sarebbero pronti a chiedere la cancellazione dei costi minimi per la sicurezza nell’autotrasporto. Continua a leggere
Uggé: “Chi vuol far ripartire l’economia prenda esempio dall’autotrasporto”
“Trovo inadeguato e strumentale il modo in cui si comunica, la richiesta di discontinuità al Governo. Strumentale perché dietro la parola discontinuità si lasciare intendere che il cambio del Governo possa risolvere i gravi problemi legati a speculatori che operano a livello mondiale; inadeguato perché in momenti di difficoltà come questo sarebbe invece doveroso domandare una forte azione del Governo per rilanciare iniziative sulla competitività. Continua a leggere
Giachino: “Sulla strage di Mantova nessuno sfuggirà ai controlli”
Limitare i tir non renderà le strade più sicure e danneggerà l’economia
Chi sostiene la necessità di limitare il trasporto su gomma, in assenza di alternative, ha davvero a cuore gli interessi del Paese? E con meno tir sulle strade avremo realmente maggiore sicurezza? A dar retta a qualche magistrato (quelli del Tar, il Tribunale amministrativo regionale del Lazio) sembrerebbe proprio di sì. Con una recente sentenza i giudici laziali hanno infatti stabilito che nei giorni precedenti e in quelli successivi alle festività i mezzi pesanti non dovranno circolare. E poco importa se i dati Istat dimostrano che i momenti di maggior incidentalità si verificano quando i tir sulle strade non ci sono, se l’incidentalità è riconducibile al comportamento delle persone e alla congestione. Continua a leggere
Uggè: “Senza costi minimi la mafia riciclerà più denaro sporco”
“Chi negli appalti pubblici fa offerte troppo basse, al di sotto di un costo minimo stabilito per evitare che dietro quelle offerte ci possano essere attività criminali, che ci possa essere un riciclaggio di denaro sporco, viene automaticamente escluso dal bando. Perchè questo non avviene per i costi minimi dell’autotrasporto?” Continua a leggere
Uggè: “Così il Governo causerà nuovi morti sulle strade”
“C’è solo da augurarsi una cosa. Che si sia trattato di una svista. Se invece il Governo ha davvero volutamente espresso parere favorevole all’ordine del giorno presentato dall’Italia dei Valori che lo impegna ad abolire gli articoli che hanno introdotto i costi minimi della sicurezza, allora ci troveremmo di fronte a un episodio di una gravità inaudita che non può restare senza risposta”. Sono queste le prime parole espresse dal presidente nazionale di Fai Conftrasporto, Paolo Uggè, non appena si è diffusa la notizia dell’accettazione dell’ordine del giorno sui costi minimi presentata dall’opposizione. Continua a leggere
“I numeri di Confindustria sulla sicurezza? Buoni solo per il lotto”
“I numeri forniti dalla signora Marcegaglia? Al massimo sono buoni per essere giocati al lotto…”. Ha scelto la strada dell’ironia, Paolo Uggè, presidente nazionale di Fai Conftrasporto e vicepresidente di Confcommercio per replicare al presidente di Confindustria che, tornando a parlare di tariffe minime per l’autotrasporto, ha affermato che queste “si tradurrebbero in un costo per il mercato superiore del 25 per cento”. “A quanto pare in viale dell’Astronomia hanno qualche difficoltà con i numeri e i calcoli”, ha commentato ironicamente Paolo Uggè. “Fino a oggi Confindustria aveva infatti sostenuto che con i costi minimi si sarebbe registrato un costo maggiore del trasporto di 11 miliardi; oggi invece l’aumento sarebbe del 25 per cento. Un gioco al rialzo, neanche fossimo in Borsa. Ma soprattutto un gioco al rialzo nel quale i conti non tornano proprio”. Continua a leggere
Uggè: “Abbassare i costi minimi per la sicurezza? Sarebbe illegale”
“Il sottosegretario ai Trasporti Bartolomeo Giachino è giovane del mestiere, altrimenti saprebbe che a partire dal 1990, anno nel quale il governo Andreotti decise di intervenire sui costi del trasporto merci con lo scopo di evitare che le imprese di trasporto italiane fossero più costose di quelle estere (facendo un enorme favore innanzitutto alle imprese della committenza) questo era possibile. La legge lo prevedeva. Oggi ridurre i costi minimi per la sicurezza del trasporto invece non è possibile, per la semplice ragione che la legge non lo prevede. E bisogna che il sottosegretario se ne renda conto in fretta”. Continua a leggere
Cinque morti sulla Salerno Reggio: i prefetti hanno fatto i controlli?
La sicurezza stradale non si può svendere per interessi di bottega
“Garantire la sicurezza sulle strade e sul lavoro è un dovere civile. E i costi minimi per la sicurezza sono lo strumento per adempiere a questo dovere. Chi ha tentato in ogni modo di far abbassare questi costi sotto la soglia minima che garantisce la sicurezza e continua (non sappiamo se per incapacità a comprendere concetti semplicissimi, oppure seguendo una strategia ben precisa) a presentare i costi minimi per la sicurezza come un (falso) ritorno a forme di tariffe obbligatorie, punta solo a interessi di bottega, fregandosene della vita di migliaia di persone”. Ad affermarlo è Paolo Uggè, presidente nazionale di Fai Conftrasporto e vicepresidente nazionale di Confcommercio, all’indomani della fumata nera al ministero dei Trasporti, dove il tentativo fatto dalla committenza di far rivedere al ribasso i costi minimi per la sicurezza nell’autotrasporto è miseramente naufragato. Continua a leggere
Eurotassa sul trasporto merci, per Uggè è “un danno incalcolabile”
“È come un macigno legato a una gamba di un centometrista”. Con questa metafora il presidente di Fai Conftrasporto e vicepresidente di Confcommercio, Paolo Uggè, critica pesantemente la decisione del Parlamento europeo (clicca qui per leggere l’articolo di Stradafacendo) di approvare la direttiva Eurovignette, la sovrattassa per il trasporto merci. Uggè considera la nuova direttiva, “frutto di scelte nazionalistiche”, e pensa che provochi un ”danno incalcolabile” alla competitività ”in un Paese che soffre del problema della permeabilità dell’arco alpino, che è privo di alternative ferroviarie e dove la velocità commerciale è la più bassa rispetto alla media europea”. Continua a leggere
«Sicurezza: Confindustria indica una strada e ne segue un’altra»
“Ci sono luci ma anche ombre, oltre a silenzi e omissioni nella relazione annuale del presidente di Confindustria Emma Marcegaglia che oggi ha invitato lo Stato a smettere di fare, male, troppe cose per farne, bene, poche ed essenziali lasciando più spazio ai privati e al mercato”. Ad affermarlo è il presidente di Fai Conftrasporto e vicepresidente nazionale di Confcommercio, Paolo Uggè, secondo il quale “è giusto chiedere liberalizzazioni, ma non quando si rappresenta un monopolista nel settore del trasporto ferroviario che gestisce le reti e i servizi di trasporto; così come è opportuno criticare le mancate liberalizzazioni nei servizi pubblici locali ma è incomprensibile tacere sulla gestione a livello regionale del trasporto ferroviario”. Continua a leggere
Sistri, il Governo vuol far pagare a chi lavora un servizio che non c’è
“Se il Governo sul Sistri vuole lo scontro lo dica. Il sistema non è in grado di partire, è costoso e oltretutto continua a non applicarsi ai vettori esteri che potranno così garantire i trasporti a prezzi inferiori magari proprio a quella malavita che invece si dice si vuole combattere proprio attraverso attraverso il nuovo sistema per la tracciabilità dei rifiuti. In nessun Paese civile si carica su degli operatori economici costi a fronte di un disservizio”. Così Paolo Uggé, presidente nazionale di Fai Conftrasporto e vicepresidente nazionale di Confcommercio, ha replicato alla decisione del Governo di confermare l’avvio del sistema informatico a partire dal primo giugno “non escludendo una riduzione dei contributi annuali dovuti dalle aziende per il Sistri”. Continua a leggere