Autotrasporto, brusca frenata nelle trattative per il rinnovo del contratto di lavoro nazionale

C’erano i rappresentanti di tutte le principali associazioni del mondo dell’autotrasporto (Anita, Assotir, Claai, Cna Fita, Confartigianato trasporti, Fai, Federlogistica, Fedit, Federtraslochi, Fiap, Sna Casartigiani e Unitai, oltre ai sindacalisti di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti) seduti al tavolo delle trattative per il rinnovo del contratto nazionale del lavoro. E tutti insieme, hanno deciso di alzarsi da quel tavolo per interrompere il negoziato, che pure fino a oggi, come si legge in un breve comunicato stampa aveva “registrato numerosi punti di condivisione su tematiche importanti per imprese e lavoratori”. Continua a leggere

Squinzi: “Il Governo deve aprire nuove vie per razionalizzare trasporto e logistica”

“Il governo deve fare scelte ampie, coraggiose e certo difficili, non piccoli aggiustamenti dell’esistente, per uscire da una situazione che tutti conosciamo e deve contribuire, insieme a tutte le realtà coinvolte, a realizzare un’efficiente, equilibrata e razionale filiera del trasporto stradale e della logistica”. Ad affermarlo è stato il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, che intervenendo a Roma all’evento organizzato in occasione del 70° compleanno di Anita, l’associazione nazionale dell’autotrasporto, ha ricordato come il patto sottoscritto a ottobre a Fiuggi dai responsabili delle principali associazioni di autotrasporto, Anita, Confartigianato Trasporti, Legacoop, Confcooperative, Fai, Fedit, Fiap, Sna Casartigiani, Unitai, per delineare le linee di intervento per l’autotrasporto, contenga “indicazioni positive interessanti, rispetto alle quali registriamo un importante consonanza con le proposte già avanzate da Confindustria e non solo”.  Continua a leggere

Committenza e autotrasporto si scontrano davanti al Tar sui costi per la sicurezza

“I rappresentanti di  Fai , Fiap , Unitai, Fedit, Casartigiani, Confartigianato trasporti di alcuni consorzi di imprese di trasporti hanno già dato mandato a diversi legali perchè  difendano dinnanzi al Tar, il tribunale regionale amministrativo del Lazio,  i costi di sicurezza.  Se  qualcuno contava sul fatto che nessuno si sarebbe mai costituito per opporsi al tentativo ddella committenza di cancellare questi costi incomprimibili, voluti da una legge del parlamento italiano, si sbagliava di grosso: non lasceremo nulla d’intentato per vincere quella che consideriamo una battaglia di civiltà, per difendere la vita di migliaia e migliaia di persone che certa committenza è pronta invece a mettere in pericolo solo ed esclusivamente per aumentare il proprio guadagno”. Continua a leggere

Contratto, parlano i sindacati:
Impossibile firmare, si sciopera

È un accordo a metà quello raggiunto oggi tra le organizzazioni sindacali e i rappresentanti delle imprese relativamente al contratto collettivo di logistica, trasporto merci e spedizioni. L’accordo è infatti stato firmato da Confetra, Fedit, Fedespedi, Assologistica e Centrali Cooperative, mentre non è stato trovato tra i sindacati e le associazioni datoriali dell’autotrasporto: Conftrasporto, Anita, Fita Cna e Confartigianato. “Confermando quanto già avanzato nel corso delle trattative tenutesi a novembre”, scrivono in una nota Filt Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti, “dopo innumerevoli ristrette limitate all’autotrasporto, hanno avanzato una proposta talmente lontana dalle nostre richieste che non ci ha lasciato margine di trattativa”. Continua a leggere

Razza padroncina, dieci anni di autotrasporto raccontati in un libro

Deborah Appolloni ha scritto un libro che racconta un viaggio all’interno del popolo dei Tir, anche attraverso le parole dei protagonisti dell’autotrasporto italiano: volti noti del mondo della politica, studiosi e committenti, ma anche autisti, padroncini e capitani d’azienda. Il titolo “Razza padroncina. Dieci anni di autotrasporto 2000-2010” non tragga in inganno: il settore dei camion viene analizzato sia a livello di conto terzi sia a livello di conto proprio. Una lettura gradevole in particolare per gli operatori del settore e un modo di sfatare per tutti gli altri le convinzioni sbagliate che si hanno sui camionisti. Continua a leggere

Autotrasporto, firmato l’accordo. Matteoli: “Evitati danni al Paese”

È stato scongiurato il fermo dell’autotrasporto. Dopo sei mesi di intense trattative è stato infatti firmato ieri al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti l’accordo tra il Governo e le associazioni di categoria. Nel testo sono state inserite norme relative ai tempi di pagamento e di carico e scarico, alla gestione dei pallets, all’azione diretta da parte del subvettore, alla corresponsabilità dei committenti e dei vettori per la violazione delle regole di sicurezza, alla regolarità contributiva dei vettori, ai costi minimi per la sicurezza e la regolarità del mercato. Continua a leggere

Anita e Fedit, senza fatti concreti non ci sarà la firma con il governo

Fatti concreti, altrimenti non ci sarà nessuna firma. Anita e Fedit lanciano un duro monito al governo sul tema dell’autotrasporto. Le due associazioni chiedono in particolare provvedimenti per la riduzione del costo del lavoro e la ristrutturazione delle imprese. E soprattutto dicono “no a norme anacronistiche che penalizzano le imprese di autotrasporto”. Da oltre quattro mesi – ricordano Anita e Fedit in un comunicato stampa – le associazioni di autotrasporto e della committenza sono impegnate nella trattativa con il governo per individuare insieme misure a sostegno del settore. Continua a leggere

L’ex ministro ai Trasporti spese 15 milioni per 20 pagine di progetto

Ho potuto leggere, non senza stupore, le affermazioni dell’ex ministro dei trasporti Alessandro Bianchi. Ognuno è libero di trovare ogni giustificazione, anche la più fantasiosa possibile, per coprire i propri eventuali  insuccessi, ma mi pare che i ricordi dell’ex titolare del dicastero dei trasporti siano confusi e ricadano in una sorta di vittimismo che porta molti a vedere complotti politici che non esistono. Roba da vetero  comunismo. Continua a leggere

Non accettiamo lezioni da lobby d’imprenditori senza spina dorsale

È alquanto singolare che dalle pagine de “La Stampa”, noto quotidiano di Torino, vagamente legato a una realtà industriale locale, arrivi un attacco ai risultati della recente vertenza del mondo dell’autotrasporto con il Governo. Ma è più ancora singolare che l’articolista che porta il nome di un famoso vino tipico di quella zona, non sappia che proprio in Piemonte è fiorita rigogliosamente la “madre di tutte le lobby”, quella delle automobili; quella che, associata alla piaga del capitalismo assistito italiano, ha partorito intere generazioni di imprenditori senza spina dorsale, spesso dediti allo sport della caccia al contributo statale, dell’export della relativa selvaggina, e dell’eventuale rientro con ulteriore contributo statale: leggasi scudo fiscale. Continua a leggere