Cari trasportatori, rispettate gli accordi e non fate corse al ribasso

L’economia europea, seppur lentamente, dà segni di ripresa. Nell’ultimo trimestre del 2010 in certi settori merceologici la domanda di trasporto è stata superiore all’offerta. Non c’è dubbio che il nuovo anno si presenti incerto e difficile, ma sta a noi saperlo affrontare con maggior ottimismo e spirito imprenditoriale. Il progetto di riforma del nostro settore, dopo una lunga e travagliata gestazione, è oggi giunto a compimento divenendo una realtà operativa grazie a un quadro giuridico completo che, regolamentando la responsabilità condivisa dei trasportatori e dei committenti, ottiene il risultato di ridefinire le condizioni generali del contratto di trasporto. Continua a leggere



Sicilia penalizzata, Fai Catania chiede segnali concreti al Governo

Servono urgentemente controlli per il rispetto dei costi minimi di sicurezza e i tempi di pagamento. È quando chiede al Governo Fai Catania che ribadisce, tramite il suo presidente Angelo Ercolano, come le aziende di trasporto siciliane, già penalizzate dalla posizione geografica e dall’aumento dei costi navali e del carburante, abbiano bisogno di certezze per il 2011. “L’Ecobonus rappresenta un contributo irrinunciabile per poter sopravvivere, garantendo migliaia di posti di lavoro”, spiega Ercolano. “Il rispetto da parte del mondo del trasporto delle nuove giuste normative del codice stradale, che prevedono tempi di lavoro degli autisti definiti in modo rigoroso, deve avere da parte della committenza un’ottimizzazione dei tempi di carico degli automezzi così come previsto dalle ultime disposizioni di legge, soprattutto nelle piattaforme della grande distribuzione. Il mancato rispetto di queste regole determina una grande inefficienza del trasporto con un aumento insostenibile del costo che ricade solo sulle nostre aziende”. Continua a leggere



Pace sociale a rischio, il trasporto scende sul sentiero di guerra

È di nuovo “guerra” sulle strade. In un comunicato, l’Unatras, l’Unione nazionale delle associazioni dell’autotrasporto merci, minaccia infatti la rottura della pace sociale se gli impegni presi dal governo con il mondo dell’autotrasporto non verranno immediatamente mantenuti. “L’autotrasporto non può più aspettare”, si legge nella nota dell’Unatras: “la crisi economica, il vertiginoso aumento dei costi del gasolio e delle assicurazioni stanno mettendo alle corde le imprese di trasporto”. Continua a leggere



Con il Piano della logistica
l’Italia sarà più competitiva

“Siamo convinti che il miglioramento dell’efficienza logistica, dai porti agli interporti, dalla distribuzione urbana delle merci alla riduzione dei tempi di attesa al carico e allo scarico, unito a un più convinto ricorso a forme di comodalità (grazie anche al ferrobonus e alla prosecuzione dell’ecobonus per le autostrade del mare) ci consentirà di attrarre nuovi volumi di traffico che oggi scelgono la maggiore efficienza dell’organizzazione logistica del Nord Europa e aiuterà il nostro Paese a crescere da 0,3 a 0,5 punti di pil in più l’anno”. Con queste parole il sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti e presidente della Consulta generale per l’autotrasporto e per la Logistica, Bartolomeo Giachino, ha presentato martedì a Roma il nuovo Piano nazionale della Logistica. Continua a leggere



Bergamo, nel 2010 multe triplicate
per i cronotachigrafi alterati

Ora chi fa il furbo paga. O, per lo meno, le probabilità che venga pizzicato aumentano. Il giro di vite contro gli autotrasportatori che non rispettano i tempi di guida e di riposo ha infatti portato alcuni importanti risultati. A Bergamo, per esempio, in un anno sono quasi triplicate le sanzioni comminate per l’alterazione del cronotachigrafo. Secondo i dati della Polizia stradale sono state infatti elevate 27 multe nel 2010, un numero decisamente superiore alle dieci contravvenzioni inflitte nel 2009.  Continua a leggere



Autotrasporto: smaltimento
dei pallet, ecco cosa è cambiato

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Con le nuove norme, in vigore dallo scorso agosto, il vettore non ha più alcun obbligo di gestire gli imballaggi (pallet e bancali) nelle attività di trasporto. In particolare, la normativa prevede che al termine del viaggio, il vettore che ha trasportato merce imballata o stivata su apposite unità di movimentazione non ha alcun obbligo relativo alla gestione e alla restituzione di tali unità. Claudio Fraconti, vicepresidente nazionale della Fai, spiega meglio questa innovazione non da poco per il settore dell’autotrasporto.

Costi minini, ora la committenza
non può più fare finta di nulla

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Fatta la legge trovato l’inganno. In Italia spesso è così. Accade e accadrà anche per i costi minimi sulla sicurezza nell’autotrasporto che il committente deve pagare all’impresa? Secondo Natale Callipari, avvocato della Federazione autotrasportatori italiani, no…

Chi non rispetta i costi minimi
rischia di perdere i benefici fiscali

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Il committente che non rispetta le nuove norme in materia di costi minimi per la sicurezza nell’autotrasporto merci cosa rischia? Moltissimo, come spiega Ciro Russo, segretario della Fai provinciale di Napoli. A partire dalla perdita dei benefici fiscali di cui può aver goduto…

Santini: “Ecco perché i committenti cercheranno trasportatori seri”

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Oggi l’impresa committente per il trasporto delle proprie merci guarda soprattutto al prezzo, alla società di autotrasporto in grado di assicurare le tariffe più basse. Perché dovrebbe scegliere un marchio di professionalità garantita dell’autotrasporto che costa di più? Lo spiega Primo Santini, amministratore delegato di Fai Service, sottolineando come questa sia la strada obbligata per cancellare il fenomeno del “bagarinaggio” dell’autotrasporto…

“I costi di sicurezza servono per evitare la perdita di vite umane”

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Oggi la sicurezza nel mondo dell’autotrasporto è garantita dai costi minimi che il committente deve pagare all’impresa, costi  che possono salvare anche numerose vite umane, come sottolinea Natale Callipari, avvocato della Federazione autotrasportatori italiani.

Sirtori: Importanti i controlli e con le nuove norme mercato regolare

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Quanto sono importanti i controlli, soprattutto nei confronti della committenza, perché in futuro si possa garantire sempre più sicurezza sulle strade? Moltissimo, come spiega Angelo Sirtori, presidente della Fai di Milano che punta anche l’accento sull’importanza delle nuove norme e sul loro rispetto da parte di tutti.

“Segnalateci i committenti
che non rispettano le normative”

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Spesso la committenza detta le leggi del mercato, impedendo agli autotrasportatori di rispettare le leggi sui costi minimi per il trasporto e dunque di assicurare maggior sicurezza sulle strade. Per combattere questo fenomeno cosa è possibile fare? Per esempio un’azione diretta nei confronti del committente segnalandolo al ministero. È già accaduto in provincia di Napoli, come sottolinea, con giusto orgoglio, Ciro Russo, presidente della Fai provinciale di Napoli, invitando gli autotrasportatori a segnalare alla Fai, anche anonimamente, comportamenti scorretti da parte della committenza…

Il valore degli accordi di settore
nel dialogo con la committenza

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Il sottosegretario ai Trasporti, Bartolomeo Giachino, parla delle novità per gli autotrasportatori: dai pagamenti ai tempi di carico e scarico, fino ad arrivare a una legge la 127, che ha incentivato gli accordi di settore e ha permesso a committenza e autotrasportatori di sedersi allo stesso tavolo.

Sirtori: “Con le nuove norme
ci sarà un mercato più regolare”

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Oggi si parla molto di costi minimi, ma ci sono altre importanti novità a livello normativo, introdotte dal primo agosto, che potranno contribuire a rendere più trasparente e dunque sicuro il trasporto merci, come spiega Angelo Sirtori, presidente della Fai di Milano, sottolineando però che l’equazione costi minimi uguale sicurezza non è ancora riuscita…

Cari colleghi, per noi trasportatori
ci sono condizioni insostenibili

“Come operatore anziano nel mercato dei trasporti e della logistica penso che non siano mai stati raggiunti livelli di pressione così alti e forti dai parte dei nostri clienti di tutta Europa, che ci  chiedono di effettuare servizi in “qualsiasi” condizione, anche da punto di vista di “esseri umani”, non solo per ottenere costi minimi, mettendoci in concorrenza con offerte incredibili, ma anche pretendendo il rispetto di tempi di consegna specifici, incluso carico/scarico, in relazione ai loro impianti, operazioni tra l’altro non remunerate, che nulla hanno che fare con i servizi di trasporto. Il tutto a livelli impossibili, nonostante la loro professata etica e il codice morale, la sicurezza e la protezione, che solo apparentemente essi obbligano a rispettare”. Inizia così l’appello che un imprenditore italiano ha lanciato ai colleghi di tutta Europa attraverso il sito www.conftrasporto.it e che rilanciamo anche su Stradafacendo. Continua a leggere