Traghetti, i trasportatori pagano in anticipo ma loro verranno saldati a 100 giorni

russo ciroÈ normale che le imprese di autotrasporto siano obbligate ad anticipare i costi per il trasporto via mare dei propri camion quando, nella migliore delle ipotesi, potranno ottenere il pagamento delle proprie commesse a distanza di 100 giorni? La risposta è evidente: no. Ma nonostante l’evidenza, la realtà resta questa. E questo continua a succedere nonostante ci sia chi da anni cerca di correggere questa distorsione. Come Ciro Russo, segretario di Fai Conftrasporto Napoli, che intervistato dal mensile Trasporto Commerciale nell’ambito di un’inchiesta sul trasporto merci via mare che sarà in edicola a inizio agosto, ha voluto sottolineare una volta di più questa “anomalia”. Continua a leggere

Le bugie del Truck Day e le verità di cui ha bisogno l’autotrasporto

“Mentire spudoratamente a chi chiede sincerità e conosce la verità equivale alla cronaca di una fine annunciata”. Inizia così il resoconto che Ciro Russo, segretario provinciale di Fai Napoli ha inviato alla redazione di Stradafacendo per raccontare il Truck Day, la manifestazione di protesta organizzata da Assotir. “Alcuni rappresentati di categoria”, spiega Russo, “credono che solo l’apparire in alcune reti locali possa automaticamente legittimarli come la verità assoluta, e solo la pubblicazione di foto in primissimo piano li possa accreditare come i massimi esperti del settore e affascinanti uomini di mezza età, credono che i trasportatori siano attenti solo ai grandi proclami piuttosto che ai grandi risultati, ma fortunatamente questo non corrisponde al vero”. Nella sua lettera Ciro Russo parla dei numeri del Truck Day. Continua a leggere

Chi non rispetta i costi minimi
rischia di perdere i benefici fiscali

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=9ruP-4nkN_k[/youtube]

Il committente che non rispetta le nuove norme in materia di costi minimi per la sicurezza nell’autotrasporto merci cosa rischia? Moltissimo, come spiega Ciro Russo, segretario della Fai provinciale di Napoli. A partire dalla perdita dei benefici fiscali di cui può aver goduto…

“Segnalateci i committenti
che non rispettano le normative”

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=uZrHuVfUiqA[/youtube]

Spesso la committenza detta le leggi del mercato, impedendo agli autotrasportatori di rispettare le leggi sui costi minimi per il trasporto e dunque di assicurare maggior sicurezza sulle strade. Per combattere questo fenomeno cosa è possibile fare? Per esempio un’azione diretta nei confronti del committente segnalandolo al ministero. È già accaduto in provincia di Napoli, come sottolinea, con giusto orgoglio, Ciro Russo, presidente della Fai provinciale di Napoli, invitando gli autotrasportatori a segnalare alla Fai, anche anonimamente, comportamenti scorretti da parte della committenza…

I mali del porto di Napoli? Carenze infrastrutturali e organizzative

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=WJARQnQn_Po[/youtube]

Strutture carenti, disorganizzazione nella gestione (per uscire dal porto gli autotrasportatori affrontano code di oltre quattro ore che poi vanno a incidere in maniera pesante sui costi del trasporto e sul rispetto delle ore di guida e di riposo): il trasporto via mare in Italia potrebbe essere una straordinaria opportunità, ma tutto viene vanificato dall’incapacità dell’uomo a sfruttare questa possibilità, come sottolinea Ciro Russo, presidente della Fai provinciale di Napoli, che da due anni indica ai responsabili dell’Autorità doganale una possibile soluzione. Semplicissima, sulla carta, difficilissima, a quanto pare, da attuare. A conferma che spesso in Italia fra il dire e il fare c’è di mezzo il mare…