Cari colleghi, per noi trasportatori
ci sono condizioni insostenibili

“Come operatore anziano nel mercato dei trasporti e della logistica penso che non siano mai stati raggiunti livelli di pressione così alti e forti dai parte dei nostri clienti di tutta Europa, che ci  chiedono di effettuare servizi in “qualsiasi” condizione, anche da punto di vista di “esseri umani”, non solo per ottenere costi minimi, mettendoci in concorrenza con offerte incredibili, ma anche pretendendo il rispetto di tempi di consegna specifici, incluso carico/scarico, in relazione ai loro impianti, operazioni tra l’altro non remunerate, che nulla hanno che fare con i servizi di trasporto. Il tutto a livelli impossibili, nonostante la loro professata etica e il codice morale, la sicurezza e la protezione, che solo apparentemente essi obbligano a rispettare”. Inizia così l’appello che un imprenditore italiano ha lanciato ai colleghi di tutta Europa attraverso il sito www.conftrasporto.it e che rilanciamo anche su Stradafacendo.
“Penso e chiedo”, scrive l’imprenditore, “se sia possibile promuovere attraverso un accordo con le rappresentanze di tutte le primarie associazioni europee del settore, un incontro specifico per discutere ed approfondire di questi importantissimi temi e della gravità della situazione, perché sono convinto che senza una reazione, questi problemi rimarranno la principale ragione di debolezza e di crisi della nostra attività”.

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