Autotrasporto, i prossimi problemi da risolvere sono cabotaggio e distacco

“Un passo importante è stato compiuto durante l’incontro di oggi con il ministro ai Trasporti Maurizio  Lupi e il sottosegretario Rocco Girlanda, nel corso del quale i rappresentanti del Governo hanno confermato che il confronto proseguirà nel solco segnato dal protocollo sottoscritto il 28 novembre scorso, con la tempistica in esso stabilita. Come ha ricordato il ministro Lupi, il protocollo è l’unica strada per proseguire il dialogo, che deve essere necessariamente ispirato da realismo, serietà e senso di responsabilità da parte di tutti, per dare al settore le certezze che servono al suo rilancio. Continua a leggere

Uggé: “Letta intervenga subito per evitare che la protesta possa allargarsi”

“Anche oggi i tir delle imprese di autotrasporto che aderiscono alle principali associazione di categoria stanno viaggiando regolarmente sulle strade d’Italia, assicurando rifornimenti ai negozi e al sistema produttivo e, dunque, ai cittadini, mentre nel Paese categorie deluse e lavoratori giustamente arrabbiati stanno protestando. La domanda è: fino a quando questa “tenuta” del mondo del trasporto resisterà? Se anche gli operatori che fino a oggi hanno responsabilmente scelto di non protestare (e sono oltre il 90 per cento della categoria) di fronte alla evidente incapacità di una burocrazia ottusa e di una gran parte della classe politica inadeguata dovessero scegliere di dire “basta”, cosa succederebbe? Continua a leggere

Uggé: “Trasportounito dimostri buon senso e aiuti davvero l’autotrasporto”

“Mi auguro che il signor Longo rifletta e faccia prevalere il buon senso, che comprenda come la ripresa del confronto rappresenti la strada da perseguire per rimettere al centro le  questioni dell’autotrasporto e per ridare compattezza e forza al nostro settore. Spero che compia questo atto di buon senso nell’interesse di tutto l’autotrasporto.” Con queste parole Il presidente di Unatras e Fai Conftrasporto Paolo Uggé ha commentanto le dichiarazioni rilasciate dal leader di Trasportounito, Maurizio Longo, secondo il quale “invitato a farlo dai vertici delle altre associazioni di regime, terrorizzati dalla riuscita del fermo e dalla perdita del consenso, lo Stato  avrebbe risposto con i manganelli a una protesta pacifica attaccando, con le forse di polizia  tutti i principali presidi degli autotrasportatori di Trasportounito”. Continua a leggere

Uggè: “Il trasporto non è stato venduto, c’è invece chi vende false notizie”

“Ancora una volta il trasporto è stato “venduto”; ancora una volta vince la casta a scapito degli operatori del settore; ancora una volta la nostra delusione è per la mancanza di rispetto e considerazione”.  È quanto scrive Giuseppe Richichi, presidente dell’associazione Aias, in una lettera indirizzata al ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, e al sottosegretario ai Trasporti Rocco Girlanda. Una lettera nella quale Richichi, dopo aver “appreso dalla stampa che alcune associazioni di categoria, a seguito di un incontro al ministero, hanno  siglato con il ministro Maurizio Lupi e sottosegretario Rocco Girlanda un protocollo d’intesa e presentato la revoca del fermo previsto a partire dal prossimo 9 dicembre”, e aver sottolineato come “il  mondo del trasporto non si identifichi con personaggi e identità associative il cui unico interesse rimane la gestione dei fondi del settore e non la tutela della categoria” conferma invece l’adesione di Aias al fermo”. Continua a leggere

Ribellione, rivoluzione: ecco i “signori della protesta” che spaventano l’autotrasporto

“Parafrasando Giorgio Gaber si potrebbe tranquillamente affermare che i dati statistici sono come le opinioni: ognuno ha le sue”. Con questo commento ironico il presidente di Unatras e Fai Conftrasporto Paolo Uggé ha commentato le cifre che il segretario generale di Trasportounito, Maurizio Longo, ha inserito nel comunicato in cui conferma il fermo nazionale dell’autotrasporto che, si legge nel documento, “scatterà alla mezzanotte di domenica 8 dicembre ed è finalizzato ad affermare rivendicazioni che garantiscano le condizioni minime di sopravvivenza per una categoria alla quale il Governo si ostina a non dare risposte”. Continua a leggere

Niente sciopero dei tir dal 9 al 13 dicembre. La conferma da Unatras e Anita

Lo sciopero di cinque giorni dei tir, proclamato dal 9 al 13 dicembre, non ci sarà. A ufficializzare che la protesta è definitivamente rientrata è un comunicato diffuso da Unatras e Anita nel quale si conferma che “gli organi decisionali del coordinamento unitario Unatras  e di Anita, valutate positivamente le risposte ricevute dal ministro Maurizio Lupi, in particolare sul ripristino delle agevolazioni sulle accise e sulla riduzione del costo del lavoro (Inail) e acquisito il protocollo d’intesa che impegna il ministero su tutte le altre criticità rappresentate, revocano il fermo nazionale dei servizi di autotrasporto. Continua a leggere

L’accordo che ha fatto revocare lo sciopero dei tir? Leggete qui cosa c’è scritto…

Cosa c’è scritto esattamente nel protocollo d’intesa che  le associazioni di rappresentanza dell’autotrasporto, il ministro ai Trasporti e alle Infrastrutture Maurizio Lupi e il sottosegretario di Stato, Rocco Girlanda, hanno sottoscritto al termine dell’incontro avvenuto a Roma per valutare le risposte del Governo in merito alle problematiche evidenziate nelle rivendicazioni che hanno portato alla proclamazione di  fermo e che sembra ormai aver fatto rientrare lo sciopero nazionale di 5 giorni dei camion in programma dal 9 al 13 dicembre. E una domanda che molti autotrasportatori stanno rivolgendo alla redazione di Stradafacendo. Continua a leggere

Sciopero dei Tir per 5 giorni? La decisione fra poche ore, dopo l’incontro col ministro

Ancora poche ore e sapremo se dal 9 dicembre scatterà davvero, per cinque giorni consecutivi, lo sciopero nazionale dell’autotrasporto. A lasciare aperta una strada alla possibilità che la protesta (dalle conseguenze pesantissime per milioni di italiani) possa rientrare, sono le poche righe di un comunicato stampa diffuso dai rappresentanti di Anita e Unatras alla vigilia dell’incontro, previsto per giovedì 28 novembre, fra i rappresentati delle associazioni di categoria e il ministro ai Trasporti e alle Infrastrutture, Maurizio Lupi. Continua a leggere

Autotrasportatori prudenti sulle accise. “Dal Governo ci aspettiamo altre risposte”

“Qualche ora fa, nel corso di una conferenza stampa, il Presidente del Consiglio dei Ministri Enrico Letta, ha dichiarato che con un emendamento appena presentato sono state ripristinate il complesso delle somme previste per il settore dell’autotrasporto. Nell’attesa di poter verificare il tenore tecnico dell’emendamento, Unatras e Anita prendono atto con favore delle dichiarazioni del Presidente del Consiglio e comunque, per il prossimo mercoledì 27 novembre,  hanno predisposto la convocazione di una riunione congiunta per effettuare una valutazione delle risposte fornite dal Governo rispetto alle richieste complessive avanzate dalle associazioni delle imprese di autotrasporto riservandosi, pertanto, ogni ulteriore decisione”. Continua a leggere

Incredibile “caso accise”: per recuperare 200 milioni il Governo ne perde 400

“La decisione dell’Unatras, coordinamento unitario dell’autotrasporto merci, di proclamare il fermo dei servizi per 5 giorni a partire dalla mezzanotte di domenica 8 dicembre  sta registrando ampi consensi tra gli operatori del settore stanchi di parole e di pochi fatti, ma soprattutto stanti chi assistere a manovre incomprensibili e per certi versi ridicole come nel caso della decisione di ridurre il recupero dell’accisa sul gasolio, operazione  semplicemente assurda visto che, come affermato dal Governo,  consentirebbe di “recuperare” 200 milioni di euro nel bilancio dello Stato, ma ne farebbe perdere quasi il doppio per colpa dello spostamento dei rifornimenti nei Paesi esteri dove il prezzo del carburante è più basso”. Continua a leggere

Sciopero dei Tir: dal 9 al 13 dicembre trasporto in rivolta e Italia paralizzata

Cinque giorni di sciopero dell’autotrasporto, 120 lunghissime ore senza camion che consegnino le merci nei negozi, nelle industrie, nei laboratori artigianali. E tutto questo in un periodo particolarmente “caldo” dell’anno per gli acquisti, quello a cavallo di Santa Lucia,  in piena vigilia delle feste natalizie. E’ una protesta durissima quella decisa dai rappresentanti delle associazioni dell’autotrasporto riunite in Unatras che mercoledì in tarda serata hanno deciso di proclamare il fermo nazionale dell’autotrasporto dal 9 al 13 dicembre, decisione che è stata ratificata oggi nel corso del comitato direttivo dell’associazione. Una decisione nell’aria da giorni e che è diventata una scelta obbligata mercoledì pomeriggio al termine dell’incontro avvenuto  al ministero dei Trasporti fra i rappresentanti del Governo e i rappresentanti delle associazioni dell’autotrasporto, incontro nel quale, hanno denunciato gli autotrasportatori, “il Governo non ha fornito alcuna risposta concreta alle domande poste dai rappresentanti dell’autotrasporto”.   Continua a leggere

È scontro fra trasportatori e Governo: il 9 dicembre partirà lo sciopero dei Tir?

L’Italia è a un passo dalla paralisi, causata dal fermo nazionale dell’autotrasporto. Anche se al termine dell’incontro avvenuto oggi al ministero dei Trasporti fra i rappresentanti del Governo e i rappresentanti delle associazioni dell’autotrasporto nessun dirigente di Unatras ha pronunciato la parola sciopero, in attesa del comitato esecutivo di Unatras convocato per domani sempre a Roma, il fermo nazionale dell’autotrasporto appare ormai quasi una certezza. Così come appare quasi sicura anche la data del fermo che potrebbe scattare a cavallo del 10 dicembre. Ipotesi che sembrerebbero in qualche modo avvalorate anche dalle scarne risposte alle nostre domande rivolte, al termine dell’incontro al ministero, a Paolo Uggè, presidente di Fai Conftrasporto, che fra molti “no comment” non ha potuto fare a meno di ammettere che “purtroppo non sono arrivati da parte del Governo i segnali concreti che il mondo dell’autotrasporto si attendeva”. Continua a leggere

Natale senza regali nei negozi? Se i Tir sciopereranno potrebbe succedere…

Si fa sempre più concreto il pericolo di un fermo nazionale dell’autotrasporto che potrebbe essere indetto alla vigilia di Natale paralizzando il Paese in uno dei periodi più “caldi” dell’anno, con milioni di merci in viaggio verso i negozi per essere acquistate e regalate per le festività. Al termine di un nuovo incontro  tra i rappresentanti delle associazioni di categoria e il sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti Rocco Girlanda, i responsabili di Unatras, l’unione delle associazioni degli autotrasportatori, hanno infatti diffuso un comunicato stampa in cui sottolineano come “nel riscontrare  l’assoluta assenza di atti concreti rispetto agli impegni presi, in particolare sul tema accise,  l’unione abbia deciso di convocare il proprio esecutivo con all’ordine del giorno la valutazione degli incontri avuti con il ministero dei Trasporti e l’eventuale proclamazione del fermo nazionale della categoria prima di Natale”. Continua a leggere

Multe per il Sistri, in arrivo la decisione. Quasi certo il rinvio di 10 mesi?

Le sanzioni sul Sistri (il sistema di monitoraggio dei rifiuti da anni al centro di un clamoroso caso per non essere mai entrato in funzione nonostante l’obbligo per legge, per le imprese di autotrasporto, di adottarlo, con costi per il mondo dell’autotrasporto quantificabile in decine di milioni di euro) potrebbero essere posticipate di 10 mesi. Una decisione che viene definita quasi certa in un comunicato stampa congiunto diffuso da Unatras, Anita e Movimento Cooperativo al termine dell’incontro avuto a Roma con con il sottosegretario ai Trasporti Rocco Girlanda. Continua a leggere

Italia paralizzata dallo sciopero dei tir: a ore la proclamazione del fermo nazionale?

Il rischio di rivedere presto l’Italia paralizzata dallo sciopero dei tir, senza merci che arrivano a destinazione e con ingorghi ovunque causati dai mezzi pesanti bloccati lungo le strade potrebbe diventare presto una sgradevolissima realtà. Dopo aver lanciato 24 ore prima un ultimatum al Governo Letta, “colpevole” di aver introdotto nel decreto di stabilità un decreto del presidente del consiglio dei ministri con il quale il Governo si prepara a ridurre il recupero dell’accisa sui carburanti del 15 per cento, le principali associazioni degli autotrasportatori, Unatras e Anita, hanno deciso di proclamare il tanto temuto fermo qualora il Governo non facesse retromarcia.  Continua a leggere