Natale senza regali nei negozi? Se i Tir sciopereranno potrebbe succedere…

Si fa sempre più concreto il pericolo di un fermo nazionale dell’autotrasporto che potrebbe essere indetto alla vigilia di Natale paralizzando il Paese in uno dei periodi più “caldi” dell’anno, con milioni di merci in viaggio verso i negozi per essere acquistate e regalate per le festività. Al termine di un nuovo incontro  tra i rappresentanti delle associazioni di categoria e il sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti Rocco Girlanda, i responsabili di Unatras, l’unione delle associazioni degli autotrasportatori, hanno infatti diffuso un comunicato stampa in cui sottolineano come “nel riscontrare  l’assoluta assenza di atti concreti rispetto agli impegni presi, in particolare sul tema accise,  l’unione abbia deciso di convocare il proprio esecutivo con all’ordine del giorno la valutazione degli incontri avuti con il ministero dei Trasporti e l’eventuale proclamazione del fermo nazionale della categoria prima di Natale”. L’incontro con il sottosegratario Girlanda, denunciano i rappresentanti degli autotrasportatori, non solo non ha portato nessun elemento concreto di novità  rispetto alle precedenti riunioni, ma  anzi ha permesso di scoprire che sono stati rigettati gli emendamenti alla legge di Stabilità presentati per assegnare all’Albo ruoli e funzioni che possano arginare la competizione sleale e garantire la rappresentatività della categoria”. Di fronte al fatto che non è stata fornita  “alcuna certezza  per quanto riguarda l’abrogazione della norma che introduce il taglio dei rimborsi delle accise per l’autotrasporto di merci e persone, tema centrale di tutti gli incontri e premesso che  il sottosegretario si è limitato a ‘confidare nell’impegno del ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Maurizio  Lupi per ripristinare questa agevolazione nel pieno delle sue originarie previsioni”, hanno concluso i responsabili di Unatras, “il mondo dell’autotrasporto non ha potuto che convocare urgentemente  l’esecutivo di Unatras per  il 14 novembre per ‘valutare eventuali ed auspicati elementi di concretezza rispetto a quanto emerso sino a oggi”. In assenza dei quali la paralisi natalizia del trasporto appare ben più che una semplice minaccia.

5 risposte a “Natale senza regali nei negozi? Se i Tir sciopereranno potrebbe succedere…

  1. Come regalo di Natale a questo governo facciamo un bello sciopero a oltranza, finché non abbiamo ottenuto quello che ci spetta. Non chiediamo la luna: solo di poter lavorare senza essere tartassati!

  2. Teatrino gia visto, e c’e sempre chi insiste a dire BISOGNA PARLARE PARLARE PARLARE, dite voi, che io non voglio mandare a quel paese qualcuno. E spero che quel qualcuno si riconosca. Un salutone a tutti.

  3. Mi spiace che non si riesca a ottenere nulla, specialmente le richieste riguardanti la concorrenza sleale e tutto ciò che si può fare a costo zero. Se questi signori non argineranno il dilagare di fenomeni come la manodopera che proviene da agenzie che pagano i contributi nell’est Europa ci ritroveremo a dover chiudere, con cosa pensano di pagare le pensioni se i contributi li versiamo all’estero? Due parole anche alle nostre associazioni, avete il potere di ottenere il giusto che spetta a chi lavora sodo tutti i giorni, tirate fuori gli attributi e dimostrate chi siete senza scendere a compromessi solo per mantenere i privilegi di qualcuno.

  4. Secondo me: 1) il governo non garantirà nulla e ci sarà la proclamazione del fermo (spero unitaria). 2) se non cadrà prima il governo all’ultimo minuto ripristinerà la detrazione delle accise per scongiurare il fermo ma questo sarà l’unico risultato che si riuscirà ad ottenere. Per me invece ci vuole più coraggio e chiedere un sistema che permetta “solo” alle aziende in regola di lavorare pretendendo queste poche cose a costo zero:
    1) Indetraibilità iva e costo del trasporto per trasporti effettuati sotto i costi minimi e per i trasporti effettuati da stranieri (cabottaggio) in modo irregolare.
    2) Trasformazione di tutti i contributi (accise autostrade ecc) in detrazioni su inps inail sul personale regolarmente assunto in Italia (non sarebbero più convenienti autisti esteri).
    3) Confisca dei mezzi con tachigrafo taroccato (telecomandi e vari).
    Per me si risolverebbero così il 99% dei problemi del nostro indispensabile ma disastrato settore.

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