Fermo dei Tir, sequestro dei mezzi e multe da 10mila euro per chi blocca il transito

Sanzioni fino a 10mila euro e il sequestro dei mezzi. Sono questi i provvedimenti che potranno essere applicati a chi impedisce il transito dei veicoli. Lo ha deciso il prefetto di Napoli, Andrea De Martino, al termine della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica indetta lunedì nella sede della Prefettura per esaminare le problematiche legate ai blocchi stradali posti degli autotrasportatori. Continua a leggere

Traffico, migliora la situazione sulle autostrade. Disagi solo su alcune statali

Dopo i disagi di ieri è migliorata sensibilmente la situazione del traffico in autostrada. Come rende noto Viabilità Italia della Polizia di Stato attualmente “non sono segnalate particolari turbative o criticità”. La maggior parte dei punti di aggregazione degli autotrasportatori che stanno manifestando si trova infatti sulla viabilità ordinaria, vicino ai caselli delle autostrade. Per questo la Polizia, vista la presenza di persone che potrebbero effettuare azioni di volantinaggio sulla sede stradale, richiama gli automobilisti in transito alla massima prudenza e a mantenere una velocità moderata. Continua a leggere

Sciopero dei Tir, il prefetto di Roma dice basta: stop ai sit-in ai caselli autostradali

Stop agli assembramenti di Tir ai caselli autostradali all’entrata della Capitale. Lo ha deciso in un’ordinanza il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, sottolineando che “possono creare impedimenti alla circolazione stradale, comprometterne la sicurezza e interrompere un servizio pubblico”. L’ordinanza, valida da oggi a venerdì, vieta inoltre all’interno del Grande Raccordo Anulare e lungo tutte le strade di accesso alla Capitale la circolazione degli automezzi adibiti al trasporto di merci che non siano destinati alla distribuzione nella Capitale o nella Provincia.  Continua a leggere

Sciopero dei Tir, tragedia ad Asti: manifestante di 46 anni investito e ucciso

Lo sciopero dei camionisti si è trasformato in tragedia. Martedì mattina, intorno alle 5, sulla strada statale 10, ad Asti, un manifestante è stato investito e ucciso da un Tir condotto da una donna tedesca. La vittima è un camionista astigiano di 46 anni, Massimo Crepaldi, che abitava con la famiglia in via Bernardino Pallio ad Asti. La donna che era alla guida del camion è stata arrestata per omicidio colposo. La camionista tedesca in mattinata è stata sentita per quasi due ore dal procuratore capo Vitari e dal sostituto Vincenzo Paone.  Continua a leggere

Danneggiati i camion di un’azienda: “Così i trasportatori sono solo delinquenti”

“Abbiamo già subito danneggiamenti ai veicoli, cosa aspettate come associazione a sollecitare le forze dell’ordine perché intervengano? Qui si tratta di sola delinquenza da parte di soggetti che con il trasporto non dovrebbero avere a che fare mai”. È questa la denuncia che l’amministratore delegato di una nota impresa di autotrasporto del Veneto ha inviato al segretario e al presidente di Fai Veneto per sollecitare un intervento contro chi, proprio in concomitanza con il fermo dei tir dichiarato da un’associazione di categoria minore, ha deciso di “colpire” i mezzi di altre imprese che invece al fermo hanno deciso di non aderire. Continua a leggere

Uggè: “I camionisti sono esasperati e credono alle bugie di chi li strumentalizza”

“Nessuno contesta il diritto a effettuare delle proteste, ma devono realizzarsi secondo le regole che garantiscono a tutti le libertà individuali. Una protesta come quella  in atto in alcune zone del Paese, attuata  da autotrasportatori esasperati che ritengono la protesta sia la strada per risolvere i loro problemi,  otterrà invece il solo effetto di generare delle difficoltà, ma senza consentire a chi protesta di ottenere quanto vorrebbe”. Continua a leggere

Scatta la protesta dei camionisti: ecco la mappa di code e disagi da Nord a Sud

Giornata difficile per chi viaggia in autostrada. In diverse zone del Paese, infatti, alcuni autotrasportatori stanno bloccando la circolazione. Disagi sulla A1, nel tratto tra Roma e Napoli, dove sono stati chiusi i caselli di Frosinone e Anagni. Tir fermi anche ai caselli di Ceprano, Cassino e San Vittore nel Lazio. Presidi di camionisti anche sulla A30, la Caserta-Salerno con un centinaio di mezzi pesanti fermi sulla carreggiata alla barriera di Mercato San Severino (Salerno) che hanno provocato alcune code. A Napoli sono bloccati gli accessi all’autostrada A3.  Continua a leggere

Uggé: “Chi dice che non va sospeso il fermo dei Tir a che gioco sta giocando?”

“L’esecutivo Unatras ha deciso di rinviare l’attuazione del fermo, sospendendone l’attuazione alla luce degli impegni presi dal Governo e confermati in Parlamento dal ministro dello Sviluppo e delle Infrastrutture Corrado Passera oggi durante il question time. Solo chi è sprovveduto può non considerare la valenza della comunicazione del ministro di fronte all’assise istituzionale. La dichiarazione è più che un fatto concreto, è un impegno solenne. Viene così a cadere miseramente la strumentale dichiarazione di chi sostiene che causa “l’assenza di provvedimenti certi da parte del Governo, non esistono le condizioni per sospendere il fermo. Continua a leggere

“Inopportuno il fermo in Sicilia. Difficoltà per tutti gli autotrasportatori italiani”

“La sezione siciliana della Federazione Autotrasportatori Italiani ritiene che il fermo proclamato dall’Aias, dal 16 al 20 gennaio 2012, sia inopportuno.  In particolare la Fai Sicilia non condivide la scelta dell’Associazione Imprese Autotrasportatori Siciliani di unirsi alla protesta degli aderenti al movimento dei Forconi e al movimento Forza d’urto poiché gli autotrasportatori non soffrono delle stesse difficoltà di agricoltori, artigiani, allevatori e pastori. I problemi degli autotrasportatori non devono e non possono essere confusi con quelli di altri soggetti”. Con queste parole, diffuse in un comunicato stampa, Fai Sicilia prende le distanze dallo sciopero proclamato per questi giorni nell’isola. Continua a leggere

Sciopero dei Tir in Sicilia, primi blocchi al porto di Palermo e in autostrada

È scattato lunedì mattina lo sciopero dei trasporti in Sicilia promosso da “Forza d’urto”, il movimento che riunisce gli autotrasportatori Aias, il Movimento dei Forconi, pescatori, imprenditori agricoli e da altre organizzazioni. Lo sciopero, chiamato “Operazione vespri siciliani”, durerà cinque giorni e si concluderà alla mezzanotte di venerdì. Con lo sciopero sono arrivati i primi disagi, con alcuni blocchi al porto di Palermo e nel primo tratto della A19 fino a Villabate. Come riferisce un’agenzia Ansa, ci sono rallentamenti anche allo svincolo di via Oreto dove una ventina di mezzi sono posteggiati “restringendo” le carreggiate. Continua a leggere

Fermo nazionale dei Tir, domenica assemblea degli autotrasportatori a Genova

I temi sul tavolo sono davvero tanti. Le problematiche anche. E sono quelle che hanno portato alla proclamazione del fermo nazionale dei servizi di autotrasporto dal 23 al 27 gennaio. Per fare il punto della situazione le associazioni dell’autotrasporto della Liguria (Confartigianato Trasporti, Fai Conftrasporto, Fiap L/ Confapi, Trasportounito Fiap) hanno organizzato un’assemblea in programma domenica 15 gennaio a Genova. Si parlerà di costi della sicurezza, di tempi di pagamento, di corresponsabilità, della remunerazione dei tempi di attesa.  Continua a leggere

Camion fermi 5 giorni dal 23 al 27 gennaio, l’Italia rischia di restare paralizzata

Lo sciopero dei tir è una realtà. Unatras ha infatti ufficializzato la proclamazione del  fermo dei servizi dell’autotrasporto merci a partire dalla mezzanotte di lunedì 23 gennaio fino alle 24 di venerdì 27 gennaio prossimo.  All’origine della protesta, che rischia  di paralizzare l’Italia  proprio come avvenne nel 2007, è stata decisa per denunciare l’aumento insostenibile del costo del gasolio (settemila euro all’anno per veicolo), l’aumento delle giornate di divieto di circolazione, il rischio della cancellazione dei costi di sicurezza e la deregolamentazione delle norme per l’accesso alla professione di autotrasportatore che compromettono, secondo gli autotrasportatori, la sicurezza sulle strade e riducono la competitività delle imprese.


Sciopero dei Tir, di chi è la colpa? Di chi non vuole confrontarsi con i trasportatori

Qualcuno ricorda le domande “che Italia sarebbe senza Tir?”, o “volete vivere in un Paese fantasma?” Erano domande inserite in una campagna di comunicazione dell’agosto scorso che mostrava, utilizzando i dati di uno studio svedese, a quale paralisi rischia di andare incontro un Paese dove si fermino i tir. Una simulazione che a gennaio, probabilmente nell’ultima settimana, diventerà una realtà in seguito al fermo dei trasporti deciso da Unatras.  Continua a leggere

Sciopero dei camionisti: i Tir resteranno fermi per protesta contro la Manovra

La decisione è stata presa: l’Unatras, l’Unione nazionale delle associazioni dell’autotrasporto merci, ha deciso di proclamare lo sciopero dei camion. L’Italia rischia quindi la paralisi, proprio come avvenne nel 2007. Tante le motivazioni alla base del fermo. Come si legge in una nota “forte è la determinazione degli autotrasportatori nel richiedere un fermo immediato dell’autotrasporto”.  Continua a leggere

La Fai Liguria contro il fermo dei trasporti: “Sarebbe inutile e dannoso per l’economia”

Anche se sono oggettivamente messi in condizioni di non poter lavorare rispettando le regole, anche se sono frustrati, rabbiosi e stremati, anche se sono ormai privi di fiducia nelle istituzioni e perfino nelle associazioni da cui sono rappresentati (associazioni che hanno creduto nella legge sulla sicurezza e stanno facendo tutto quanto possibile perhè venga rispettata), gli autotrasportatori  commetterebbero comunque un grave errore se decidessero di aderire a un eventuale fermo dei trasporti organizzato con l’obiettivo di chiedere il pagamento delle fatture di trasporto da 60 a 30 giorni e l’indicazione della tariffa obbligatoria per tutti derivante dai costi gestionali di un’azienda di autotrasporto. Continua a leggere