Sciopero dei Tir in Sicilia, primi blocchi al porto di Palermo e in autostrada

È scattato lunedì mattina lo sciopero dei trasporti in Sicilia promosso da “Forza d’urto”, il movimento che riunisce gli autotrasportatori Aias, il Movimento dei Forconi, pescatori, imprenditori agricoli e da altre organizzazioni. Lo sciopero, chiamato “Operazione vespri siciliani”, durerà cinque giorni e si concluderà alla mezzanotte di venerdì. Con lo sciopero sono arrivati i primi disagi, con alcuni blocchi al porto di Palermo e nel primo tratto della A19 fino a Villabate. Come riferisce un’agenzia Ansa, ci sono rallentamenti anche allo svincolo di via Oreto dove una ventina di mezzi sono posteggiati “restringendo” le carreggiate.

“È una rivoluzione pacifica”, spiega all’Ansa Rossella Accardo, portavoce del Movimento dei forconi, che dalla scomparsa nel 2008 del figlio Stefano Martorana ed ex marito ha iniziato una battaglia ‘per la difesa dei diritti’, “non vogliamo danneggiare i siciliani, ma fare capire a tutti che devono essere trovate soluzioni a questa crisi. Staremo qui notte e giorno fino a venerdì”. Il movimento chiede anche l’abbassamento delle accise sui carburanti “che pesano troppo”, dicono gli organizzatori, “sul trasporto delle merci penalizzando fortemente le nostre produzioni”.

11 risposte a “Sciopero dei Tir in Sicilia, primi blocchi al porto di Palermo e in autostrada

  1. Ma perché i trasportatori siciliani non hanno aspettato il 23 gennaio per protestare insieme a tutti gli altri? Che senso ha andare per i fatti propri? C’è qualcuno che ha voglia di mettersi in mostra?

  2. Ma la Sicilia oltre alla protesta di questi giorni, aderirà anche al fermo nazionale di cinque giorni previsto a partire dal 23 gennaio?

  3. Scioperano i tassisti e ne parlano telegiornali, quotidiani, radio. Lo fanno gli autotrasportatori (con disagi e problemi moltiplicati per mille volte) e tutti stanno zitti… A parte una certa informazione stipendiata dalla grande committenza, tutti gli altri giornali hanno disimparato la differenza fra una notizia e una non notizia? Giornalisti, siete una categoria di …..

  4. Sì certo aderiremo anche a quello, sono un autotrasportatore in sciopero in diretta dal mio portatile che partecipa al blocco nel casello di tremestieri MESSINA.

  5. Ma qui c’è qualcuno che vuole fare il fermo giusto per farlo o per cercare di risolvere i problemi del settore in un momento difficile? Io ho sette automezzi e a me il fermo costa, come penso per tutti. Io lo considero un investimento e non ho nessuna intenzione di fermarmi per questioni di altra natura o per essere di utilità a qualcun altro. Ho letto su alcuni siti quelli che sono stati gli impegni del Governo ed a me sembrano meritevoli di una certa attenzione. Innanzitutto conferma l’impegno a non toccare i costi minimi e questo per me è il risultato maggiore; successivamente ci anticipano il recupero dell’accisa per il 2011 mentre per il 2012 lo consentono trimestralmente; poi hanno già definito il decreto per spendere i 400 milioni. Ragazzi se questo non vi sembrano dei risultati cosa pensate di poter avere in una condizione economica come quella in cui ci troviamo? Io penso che le federazioni farebbero bene a valutare cosa fare. Non dimenticando che una delle organizzazioni non ha fatto una fuga in avanti ha detto che il fermo è sbagliato. Io ero presente in Friuli ad una assemblea e così è stato detto.

  6. Qui in Sicilia c’è il finimondo e nessun tg ne parla… è da pazzi…le forze dell’ordine al momento hanno autorizzato ….i nostri mariti sono buttati in strada al freddo per far valere i diritti di tutti e c’è chi ha la faccia tosta da lamentarsi pure… indignatevi e scendete per strada tutti.

  7. Io ho sette automezzi e sono già ferma. Non ho bisogno di quei quattro soldi delle accise ma di poter lavorare rispettando le norme di legge: per questo servono i costi minimi. Che significa “il Governo conferma l’impegno a non toccare i costi minimi” quando nessuno può applicarli!

  8. Condivido in pieno la protesta ma perche’ non coinvolgere i sindacati del polo industriale e quindi un coinvolgimento di tutti i metalmeccanici della Sicilia?

  9. Sciopero assolutamente autolesionista e non condiviso dalla maggioranza dei cittadini. Il problema è nel signoraggio bancario che costringe sempre a nuove tasse.

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