Meno merci in transito sulle Alpi,
più crisi economica in Italia

C’è un’Italia che per ripartire, per uscire dalla crisi, deve far viaggiare le sue merci sempre più numerose e sempre più rapidamente in Europa, puntando sulla logistica e su nuove infrastrutture. E c’è un’Italia che sembra invece voler tirare il freno a mano, diminuendo il flusso di merci in transito lungo i valichi alpini e, dunque, verso i mercati Europei, impedendo così la ripresa e anzi, accentuando ulteriormente la crisi. Continua a leggere



La protesta degli autotrasportatori
siciliani: “Siamo pronti al fermo”

Gli autotrasportatori siciliani sono sul piede di guerra. Nel mirino ci sono le mancate misure, da parte del governo regionale e di quello nazionale, a sostegno dei produttori agricoli della regione, minati dalla grave crisi che sta coinvolgendo l’agricoltura siciliana. In una nota, il presidente di Conftrasporto Sicilia Salvatore Bella annuncia la volontà degli autotrasportatori a unirsi alle manifestazioni di protesta degli agricoltori se entro tempi strettissimi non verranno presi seri provvedimenti di natura finanziaria in favore dell’agricoltura. Continua a leggere



Sui rifiuti pericolosi occorre
distinguere la pericolosità dei reati

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=RExX2ymzYQQ[/youtube] La tracciabilità dei rifiuti, in particolar modo di quelli pericolosi, è importantissima e il nuovo progetto di legge al quale sta lavorando il Governo (che prevede anche una forma elettronica dei documenti di trasporto) è vista positivamente dal mondo degli autotrasportatori, preoccupati però dalle possibili sanzioni. “Senza una gradualità della pena”, spiega Claudio Fraconti, vice presidente nazionale di Fai Conftrasporto e presidente dell’associazione Imprenditori Nord Milano, “c’è il rischio che un autotrasportatore che ha commesso un errore veniale venga trattato e punito alla stregua di un delinquente che abbia affondato in mare una nave carica di veleni”. Continua a leggere


Consulta del trasporto,
un pasticcio in salsa burocratese

Quando  Fabrizio Palenzona, mio predecessore, lanciò l’idea di dar vita ad un “Patto della logistica” che vedesse come momento operativo e di confronto la Consulta del trasporto e della logistica, la reazione positiva della gran parte dei presenti diede la sensazione che una svolta significativa nei rapporti tra mondo del trasporto, committenza e Governo si sarebbe potuta realizzare. La Consulta, con il passare del tempo, divenne l’organismo che seppe non solo prevenire i conflitti ma anche il luogo di elaborazione di proposte in tema di politica dei trasporti.
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Imperia, sicurezza e concorrenza sleale al centro dell’assemblea Fai

La corretta gestione della sicurezza nell’autotrasporto, i relativi costi e la concorrenza sleale delle aziende non comunitarie. Sono questi i principali temi trattari nel corso dell’assemblea provinciale degli autotrasportatori di Imperia, svoltasi presso la sede di Confcommercio, a Imperia e organizzata dalla Federazione Autotrasportatori Italiani (Fai). Al tavolo dei relatori il presidente nazionale di Fai-Conftrasporto, Paolo Uggè, e il segretario generale di Conftrasporto, Pasquale Russo. Continua a leggere



Anche la Marcegaglia chiede aiuti
per il mercato delle auto

Sostegno al mercato dell’auto. Dopo l’appello dell’amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, la richiesta di proroga degli incentivi arriva anche dal presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia. Ieri, parlando agli industriali di Frosinone, ha detto – come riporta il Sole 24 Ore – che “servono ancora sostegni a settori fondamentali come l’auto, l’edilizia o altri, per evitare crolli di produzione proprio nel 2010, quando speriamo in un miglioramento della congiuntura”. E proprio ora che si riparla di incentivi “sarebbe necessaria una regia della Ue, finora grande assente”. Continua a leggere



Autotrasporto, ecco i numeri
di una crisi sempre più profonda

Poco prima delle vacanze estive, Fai Conftrasporto ha svolto un’indagine sulle aspettative dei nostri imprenditori alla ripresa autunnale intervistando un significativo campione di responsabili di imprese con sede nel nord, nel centro e nel sud del Paese. Il primo (preoccupante) dato emerso  è che il 70 per cento delle persone intervistate ha ammesso di non aver potuto fare investimenti negli ultimi due anni e non pensa di realizzarne in un prossimo futuro. Il secondo dato, ancora più allarmante, è che il 18,5 per cento delle imprese, dislocate in gran parte nel Sud, non riprenderanno l’attività. Chiuderanno definitivamente i battenti, dopo aver tentato inutilmente di fronteggiare la crisi,  mentre un 31,5 per cento dei titolari di imprese intervistati  spera di poter mantenere aperta l’attività anche se teme, entro la fine dell’anno, in assenza di consistenti aiuti, di ritrovarsi nella condizione di non poter proseguire l’attività.

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Gli autotrasportatori ferraresi
chiedono aiuti immediati

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=aKftuaJT8iM&fmt=18[/youtube]

La crisi economica ha pesantemente danneggiato il settore dell’autotrasporto ferrarese e senza immediati interventi da parte del Governo la situazione rischia di precipitare nei prossimi mesi. A lanciare l’Sos è Roberto Grechi, presidente dell’associazione CAFA Autotrasporti di Ferrara.

La Salerno-Reggio Calabria
fra le priorità del Governo

 

Fra le priorità inserite nell’agenda di Governo e da discutere immediatamente dopo la pausa estiva il  presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha indicato cinque opere strategiche per il Sud del Paese: l’autostrada Salerno-Reggio Calabria, il Ponte sullo Stretto di Messina, la strada statale 106 Jonica, la ferrovia veloce Napoli-Bari e l’ammodernamento dell’asse ferroviario Salerno-Reggio Calabria-Palermo-Catania. Realizzata dal 1966 al 1974 la Salerno-Reggio Calabria assomiglia più a una strada statale che a un’autostrada, priva com’è di corsia d’emergenza, ed è teatro di ingorghi e incidenti quotidiani. Continua a leggere



Cara Confindustria, viaggiamo
insieme verso la sicurezza?

“Egregio dottore, ci sono problemi tecnici che è necessario vengano esaminati e risolti dai professionisti, dagli addetti ai lavori che di quei problemi conoscono ogni piccola sfaccettatura, e che solo successivamente devono essere sottoposti all’attenzione  del mondo politico, insieme con una (o più) possibile soluzione ai problemi stessi. Industria e mondo del trasporto hanno ben chiari in mente i problemi legati alla sicurezza del trasporto delle merci sulle strade e sono certo che insieme potrebbero trovare, in tempi rapidissimi, una proposta condivisa da presentare al ministero dei Trasporti…”. Potrebbe iniziare più o meno con queste parole l’invito che Paolo Uggè, presidente nazionale di Fai Conftrasporto, sta meditando di inviare a Cesare Trevisani, vice presidente nazionale di Confindustria e responsabile dell’area Infrastrutture, logistica e mobilità,



Autotrasportatori presi in giro
dal Governo: sarà nuovo scontro?

Sembrava che il mondo dell’autotrasporto e il Governo avessero imboccato, insieme, la strada giusta per trovare una risposta ai tanti problemi che affliggono la categoria e che sono stati a volte ingigantiti dalla crisi economica. Sembrava che fosse tornato il sereno e che le ombre di possibili nuove manifestazioni di protesta fossero state ormai definitivamente cancellate. Ma improvvisamente, una manovra azzardata fatta dal Governo, dettata forse da un’ingiustificata fretta, dall’imprudenza, o dalla scarsa vocazione alla diplomazia di un suo rappresentante, rischia di mandare tutto all’aria. E di far scendere nuovamente sul piede di guerra gli autotrasportatori. Al centro del nuovo caso la scheda di trasporto, strumento ritenuto indispensabile dagli autotrasportatori per garantire controlli e sicurezza su tutta la filiera del trasporto merci, a iniziare dai committenti, e una circolare diffusa dal Governo, e anticipata dal quotidiano economico Il Sole 24 Ore (sarà un caso?)  nella quale gli autotrasportatori hanno letto, a chiare lettere, il pericolo che questo strumento possa essere modificato, unilateralmente, perdendo tutta la sua efficacia. Continua a leggere



Uggè: senza tracciabilità non può
esserci sicurezza per strada

«La nuova scheda di trasporto deve assicurare l’assoluta tracciabilità nelle operazioni di trasporto,  consentendo di poter ricostruire qualsiasi operazione e di poter individuare le singole responsabilità di tutti coloro che sono protagonisti della spedizione e della consegna di una merce, dal produttore al destinatario finale». Con queste parole Paolo Uggè, presidente nazionale di Fai Conftrasporto, ha commentato le dichiarazioni del sottosegretario ai Trasporti, Bartolomeo Giachino, intervenuto sul “caso scheda di trasporto” per rassicurare sulla volontà del Governo di garantire la sicurezza sulle strade, garanzia che passa proprio attraverso l’istituzione della nuova scheda.   Continua a leggere



Governo e autotrasportatori
hanno imboccato la strada giusta

L’intervento del ministro Matteoli ha rimosso gli ultimi ostacoli che si opponevano alla ripresa di un confronto sereno tra Governo e autotrasporto. Le difficoltà della crisi economica, che hanno colpito pesantemente anche le imprese del settore, avevano indotto le associazioni firmatarie dell’intesa del giugno 2008 a organizzare per lunedì 27 luglio una manifestazione nazionale, revocata al termine dell’incontro. La soddisfazione, espressa da parte di tutte le associazioni, deriva dall’aver potuto constatare, dopo riunioni che sempre posponevano le soluzioni, iniziative finalmente concrete. In particolare: l’inserimento nel  maxiemendamento della spendibilità, nei prossimi versamenti dei contributi, delle  risorse già stanziate in Finanziaria; la sottoscrizione dei decreti che consentono la ripresa dell’attività dell’Albo della Consulta del trasporto e dell’Osservatorio; l’individuazione di una apposita Autorità di controllo e la sottoscrizione da parte di tutti i ministri interessati del decreto che istituisce il fondo di rotazione per un importo pari a 50 milioni di euro.

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Cambia il Codice della Strada,
ecco tutte le novità

Alla luce delle modifiche al Codice della Strada approvate dalla IX Commissione trasporti della Camera dei deputati, pubblichiamo un’accurata analisi realizzata dall’avvocato Stefano Montiroli con la prefazione del presidente nazionale di Fai-Conftrasporto Paolo Uggé.

Con le modifiche al Codice della Strada il cerchio si chiude
di Paolo Uggè

Non sappiamo ancora come, e se, il Senato modificherà il testo approvato dalla Commissione trasporti della Camera. Di certo possiamo dire che le novità introdotte si ispirano a quel criterio di severità, tanto invocato, e di forte repressione nei confronti di quei conducenti che violano le norme sulla sicurezza stradale, mettendo in pericolo, con il loro comportamento, l’incolumità altrui. Continua a leggere



L’autista di Tir o pullman si droga?
L’azienda deve poterlo licenziare

Il pericolo corre sulle strade. E corre a tutta velocità, soprattutto quando al volante c’è una persona la cui capacità di guida, i cui tempi di reazione in frenata o in sterzata, sono stati irrimediabilmente compromessi dall’uso di alcol o di droga. Un pericolo da arginare con nuove e più severe misure, soprattutto se chi ha fatto uso di alcol o droga è un autista al volante di un mezzo pesante, di un Tir carico di merci, oppure di un pullman magari carico di bambini che genitori ignari del pericolo hanno affidato al conducente. Ne è assolutamente convinto Paolo Ugge, presidente nazionale di Fai Conftrasporto e già sottosegretario ai Trasporti, secondo il quale è auspicabile che il Governo, dopo il “giro di vite” recentemente dato per fronteggiare una situazione allarmante, “voglia proseguire su questa strada, tutelando sempre più il diritto alla sicurezza di chi, sulle strade, ci va completamente capace di intendere e volere, non annebbiato da alcolici e superalcolici, da uno spinello o da un tiro di cocaina”. Un Governo che  per tutelare la sicurezza  “consenta ai titolari di imprese di autotrasporto di licenziare autisti sorpresi al volante ubriachi o drogati. Continua a leggere