Cavalcavia crollato anche sotto il peso della vergogna: quella di chi non ascoltò gli appelli

E’ un’autentica ondata di vergogna quella che si sta sta rovesciando sulla tragedia di Annone Brianza dove un tir carico di coils, pesantissimi rotoli d’acciaio per i quali è prevista la possibilità di caricare su un mezzo pesante fino a 108 tonnellate di merce, ha fatto crollare un viadotto provocando la morte di una persona e il ferimento di altre cinque. Una vergogna alimentata dalle denunce fatte per anni e rimaste inascoltate, come se la sicurezza stradale non fosse importante, come se l’unica cosa davvero da tutelare fosse il massimo guadagno da garantire alla committenza: tir caricati fino a 108 tonnellate, per far fare meno viaggi, per guadagnare di più. E chissenefrega se quei pesi mostruosi passavano su ponticelli traballanti. Denunce come quella, da brividi riletta all’indomani della tragedia nel lecchese, fatta da Doriano Bendotti, segretario provinciale della Fai, federazione autotrasportatori italiani, di Bergamo nel giugno 2011 e pubblicata sul superblog del tgcom 24 stradafacendo. Continua a leggere

Uggè: “I costi minimi per la sicurezza sono la strada da seguire anche su rotaia”

“Non possiamo che convenire con quanto sostenuto dalla Federtrasporto Confindustria sulla necessità che l’obbligo per tutti di applicare il contratto nazionale di settore, quello delle Ferrovie dello Stato, sia coerente con le scelte di liberalizzazione in quanto condizione per garantire la sicurezza del servizio. Il mondo dell’autotrasporto da tempo è arrivato alla medesima conclusione e proprio per questo ha richiesto e ottenuto che venissero definiti parametri di riferimento che derivano proprio dai costi minimi della sicurezza”. Con queste parole Paolo Uggè, presidente nazionale di Fai Conftrasporto, ha commentato le dichiarazioni fatte dai responsabili di Federtrasporto, secondo i quali “con la nuova norma contenuta in manovra che riguarda le imprese ferroviarie si pone un tema di politica generale: l’osservanza di regole comuni di base per tutti i concorrenti che si confrontano facendo lo stesso ‘mestiere’ sul mercato liberalizzato”. Continua a leggere

Federtrasporti a Confindustria: “Senza regole non c’è sicurezza”

“Io sono preoccupato quando non ci sono regole, perché a quel punto primeggiano la forza, i muscoli e l’arroganza”. Con queste parole Emilio Petrelli, presidente del Gruppo Federtrasporti, replica al vicepresidente di Confindustria, Cesare Trevisani, che aveva definito l’attuale processo nell’autotrasporto “una preoccupante controriforma”. La sicurezza, si legge in una comunicato del Gruppo Federtrasporti, è fatta di regole che, se rispettate, produrranno benefici per tutti. Imprese di produzione in testa, che avranno servizi di trasporto più efficienti e denaro pubblico per sostenere la crescita della nostra economia. Ci sono voluti quasi sei anni per attuare la riforma dell’autotrasporto datata 2005, quella che cancellava le inapplicate tariffe a forcella per passare a una liberalizzazione «regolamentata». Continua a leggere

“Ministro Alfano, perché il Tar non blocca i Tir da 108 tonnellate?”

“Non voglio assolutamente dar peso alle tante chiacchiere che si sono sprecate intorno a una presunta ambiguità di Confindustria sul tema della sicurezza. Sono qui per dirvi una sola cosa: la sicurezza e’ un bene di tutti e va rispettato da tutti i produttori di beni e servizi!” Sono queste le esatte parole pronunciate  dal vicepresidente di Confindustria, Cesare Trevisani, delegato al settore Infrastrutture, logistica e mobilità, nel corso del suo recente intervento all’assemblea dell’associazione degli industriali. Parole da applaudire, ma, soprattutto da trasformare, immediatamente, in fatti concreti. Continua a leggere

Confindustria: “I costi minimi sono un’aberrazione del mercato”

“I costi minimi sono un’aberrazione del mercato, sono la negazione dell’attività d’impresa perché pianificano tutti gli operatori su valori che, per quanto possano essere ben identificati da chiunque, penalizzano le imprese efficienti, che investono e vogliono crescere, e premiano quelle più inefficienti”. A sottolinearlo, in occasione dell’assemblea generale di Anita, è il vice presidente di Confindustria per le infrastrutture, Cesare Trevisani, precisando che “l’aver costretto l’Osservatorio a non poter determinare i cosiddetti costi minimi della sicurezza rappresenta uno dei passaggi più preoccupanti della travagliata ‘controriforma’ dell’autotrasporto, in atto ormai dal 2008, con una legge che ci riporta indietro di vent’anni”. Continua a leggere

Piano della logistica, Giachino:
“Premiare le aggregazioni”

“Premiare le forme di aggregazione puntando sulla formazione per far crescere e difendere un settore che ci servirà quanto prima”, in vista di una ripresa. Sono questi alcuni dei contenuti del Piano nazionale della logistica al quale sta lavorando il ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Ne ha parlato il sottosegretario Bartolomeo Giachino (nella foto) intervenuto a una tavola rotonda, “Destinazione sviluppo”, dedicata ai nodi infrastrutturali e dell’autotrasporto, promossa da Legacoop. Continua a leggere

Innovazione, trasporti e ambiente:
a Milano arriva MobilityTech

Mancano ormai pochi giorni alla quinta edizione di MobilityTech, il forum internazionale sull’innovazione tecnologica per lo sviluppo della mobilità e del trasporto, in programma il 18 e il 19 ottobre a Palazzo Giureconsulti a Milano. In calendario eventi congressuali di profilo internazionale e workshop tematici specialistici arricchiti da visite tecniche. Ci saranno inoltre il “Salotto della Mobilità”, un’area dedicata agli incontri tra i fornitori di sistemi e tecnologie e i partecipanti al forum e una vasta esposizione di veicoli con un settore dedicato espressamente a testare i nuovi strumenti di mobilità sostenibile individuale (auto elettriche e ibride, motocicli e biciclette elettriche). Continua a leggere

Uggè: nello “scontro” col Corriere Confindustria ha avuto la peggio

La lettura dell’articolo sui “padroncini” realizzato nei giorni scorsi su Corriere della Sera da Dario Di Vico  (davvero ben fatto, con l’evidente intento  di analizzare e raccontare obiettivamente una determinata realtà senza partire da posizioni predeterminate e senza dover difendere precise posizioni, facendo semplicemente il mestiere del giornalista così come più spesso dovrebbe essere svolto) e il commento fatto dal vicepresidente di Confindustria Cesare Trevisani e pubblicato su generazionepropro.corriere.it impongono alcune riflessioni. La prima, è più immediata, è che un’evidente preoccupazione traspare nelle parole di Cesare Trevisan. Forse perché il primo giornale italiano e un professionista di valore si occupano di mettere in evidenza fatti e misfatti di un settore fino a oggi trascurato? Continua a leggere

Sull’autotrasporto si scontrano Il Corriere e Confindustria

Lo stile è indubbiamente quello del  fair play, ma la sostanza racconta di un vero e proprio scontro, quello (a colpi di penna) avvenuto fra Cesare Trevisani, vice presidente di Confindustria per infrastrutture, logistica e mobilità, e Dario Di Vico, giornalista del Corriere della Sera e autore di un recentissimo articolo, richiamato in prima pagina sul quotidiano di via Solferino, dedicato al mondo dell’autotrasporto e in particolare dei padroncini. Ed è proprio quell’articolo al centro del duro scambio di prese di posizione, (pubblicate su generazionepropro.corriere.it), solo in parte mitigato dallo stile di scrittura. Continua a leggere

Cipe, investimenti tra gioie e dolori
Intanto Matteoli risponde ai delusi

C’è chi applaude e chi si lamenta. Gli 11 miliardi di investimenti sbloccati dal Cipe hanno infatti portato a reazioni contrastanti. Soddisfatti Confindustria, il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, e il sindaco di Milano, Letizia Moratti. Delusi, invece, il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, l’Mpa e il Pd che lamentano gli scarsi investimenti per il Sud del Paese. E proprio ai delusi si è rivolto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, dichiarando che “la riunione del Cipe non è l’ultima e ne seguiranno altre man mano che si renderanno disponibili le risorse”. Continua a leggere

I trasporti si fermeranno di nuovo? Ecco a chi dovrete dare le colpe

L’Italia sta correndo un grave e sempre più reale rischio, quello di un nuovo fermo delle imprese di trasporto. Un rischio ormai vicinissimo, considerato che il conto alla rovescia è già partito da troppo tempo e che il termine ultimo per avere risposte concrete, e non solo facili promesse, è fissato per la prossima settimana (questa è la scadenza che il sottosegretario Bartolomeo Giachino si è preso).  Se per allora il Governo continuerà a dimostrare di non saper comprendere il senso delle proposte che le associazioni più rappresentative dell’autotrasporto da tempo stanno avanzando, il blocco appare inevitabile. Continua a leggere

Cara Confindustria, viaggiamo
insieme verso la sicurezza?

“Egregio dottore, ci sono problemi tecnici che è necessario vengano esaminati e risolti dai professionisti, dagli addetti ai lavori che di quei problemi conoscono ogni piccola sfaccettatura, e che solo successivamente devono essere sottoposti all’attenzione  del mondo politico, insieme con una (o più) possibile soluzione ai problemi stessi. Industria e mondo del trasporto hanno ben chiari in mente i problemi legati alla sicurezza del trasporto delle merci sulle strade e sono certo che insieme potrebbero trovare, in tempi rapidissimi, una proposta condivisa da presentare al ministero dei Trasporti…”. Potrebbe iniziare più o meno con queste parole l’invito che Paolo Uggè, presidente nazionale di Fai Conftrasporto, sta meditando di inviare a Cesare Trevisani, vice presidente nazionale di Confindustria e responsabile dell’area Infrastrutture, logistica e mobilità,