Sarà sicuramente una settimana decisiva quella che si è aperta domenica con diverse assemblee del mondo dell’autotrasporto organizzate in alcune zone del Paese e che hanno visto emergere un primo messaggio sufficientemente chiaro e forte, riassumibile con uno slogan: “confronto o scontro”. Confronto che potrà iniziare (questo è l’augurio di tutti ) il 14 novembre con l’incontro con i rappresentanti della categoria fissato dal ministro per le Infrastrutture e i trasporti Paola De Micheli; scontro che non potrà essere evitato in caso di risposte inadeguate e inaccettabili. La prima questione che occorrerà dirimere è legata alla chiarezza sulla rappresentanza. Il ministro si dovrà bene documentare sul tema: è chiaro che esistono realtà associative che non sono in linea con la posizione Unatras e chiarirsi sulle imprese rappresentate sarà questa volta un punto di particolare importanza. Continua a leggere
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Trasporto verso la protesta. Stracciato l’accordo che il Governo non ha rispettato
Il protocollo d’intesa sottoscritto il 28 novembre 2013 fra i rappresentanti di tutte le più importanti associazioni d’autotrasporto e il ministro ai Trasporti Maurizio Lupi non vale più, è diventato carta straccia. Lo “strappo”, che non lascia intravedere nulla di buono nel futuro dei rapporti fra autotrasportatori e Governo, si è consumato al termine dell’incontro che si è tenuto al ministero dei Trasporti, e che si è concluso proprio con la disdetta ufficiale dell’accordo. A confermarlo sono stati i rappresentanti di Conftrasporto, Confartigianato Trasporti e Sna Casartigiani, firmatari della disdetta del Protocollo d’intesa siglato, come hanno sottolineato i rappresentanti delle associazioni, “al termine di una serrata trattativa e con l’obiettivo di scongiurare la paralisi del Paese”. Continua a leggere
Cna Fita: “Senza abbonamenti autostradali autotrasportatori pronti allo sciopero”
Se non ci saranno abbonamenti autostradali per gli autotrasportatori, Cna Fita inviterà i propri associati a scioperare. È questo il messaggio che il presidente nazionale dell’associazione, Cinzia Franchini lancia al Governo con un comunicato stampa di cui definisce “allarmanti le risposte fornite al question time dal ministro ai Trasporti Maurizio Lupi sul tema caro-pedaggi”. Un allarme generato in particolari modo dal fatto che, sottolinea la presidente di Cna Fita, “dalle parole del ministro non vi è alcun impegno per l’autotrasporto rispetto alla proposta di abbonamenti, per i pendolari o coloro che usano le autostrade per le tratte più brevi per recarsi al lavoro, come sistema per calmierare gli aumenti avvallati dal Governo Letta. Continua a leggere
Autotrasporto, il governo ha firmato una cambiale che scade il 31 gennaio
Avevano annunciato che avrebbero fermato l’Italia, che avrebbero invaso Roma. Se hanno tentato di farlo, nessuno se n’è accorto. Così come in pochi si sono accorti che era in corso una protesta di una minoranza dell’autotrasporto. Per un semplice motivo: perché anziché scioperare i camion viaggiavano, come documentano i dati delle società concessionarie delle autostrade. E come dimostra il fatto che i rifornimenti non sono infatti mancati. Vengono in mente le parole di Giorgio Gaber: “La rivoluzione? Oggi no. Domani? Forse. Ma dopodomani sicuramente”. Continua a leggere
Sciopero dei Tir, il prefetto vieta blocchi al traffico nei punti caldi della viabilità
“Divieto di assembramenti in punti nevralgici della rete stradale, autostradale e in altre strutture sensibili”. Lo ha deciso il prefetto di Catania, Maria Guia Federico, in vista dello sciopero degli autotrasportatori (destinato a veder scendere in strada solo pochi rappresentanti delle associazioni più estremiste, dopo che alla vigilia della protesta anche le sigle Aias e Forza d’urto, rappresentate da Giuseppe Richichi e Carmelo Lampuri, hanno deciso di revocare la protesta) in programma da lunedì 9 dicembre. Continua a leggere
Niente sciopero dei tir dal 9 al 13 dicembre. La conferma da Unatras e Anita
Lo sciopero di cinque giorni dei tir, proclamato dal 9 al 13 dicembre, non ci sarà. A ufficializzare che la protesta è definitivamente rientrata è un comunicato diffuso da Unatras e Anita nel quale si conferma che “gli organi decisionali del coordinamento unitario Unatras e di Anita, valutate positivamente le risposte ricevute dal ministro Maurizio Lupi, in particolare sul ripristino delle agevolazioni sulle accise e sulla riduzione del costo del lavoro (Inail) e acquisito il protocollo d’intesa che impegna il ministero su tutte le altre criticità rappresentate, revocano il fermo nazionale dei servizi di autotrasporto. Continua a leggere
Italia paralizzata dallo sciopero dei tir: a ore la proclamazione del fermo nazionale?
Il rischio di rivedere presto l’Italia paralizzata dallo sciopero dei tir, senza merci che arrivano a destinazione e con ingorghi ovunque causati dai mezzi pesanti bloccati lungo le strade potrebbe diventare presto una sgradevolissima realtà. Dopo aver lanciato 24 ore prima un ultimatum al Governo Letta, “colpevole” di aver introdotto nel decreto di stabilità un decreto del presidente del consiglio dei ministri con il quale il Governo si prepara a ridurre il recupero dell’accisa sui carburanti del 15 per cento, le principali associazioni degli autotrasportatori, Unatras e Anita, hanno deciso di proclamare il tanto temuto fermo qualora il Governo non facesse retromarcia. Continua a leggere
Fermo dell’autotrasporto, la Fai non ci sta: “È inutile e affosserebbe l’Italia”
“Apprendo dell’ennesima minaccia di agitazioni con un fermo di cinque giorni dichiarato da alcune associazioni di secondo ordine. Evento nefasto, privo di fondamento, che affosserebbe definitivamente l’Italia, l’economia dell’intero Paese. Una dichiarazione di pochi, assolutamente non condivisa con gli operatori del trasporto, che rischia di pregiudicare il futuro di tutti”. Lo afferma il vicepresidente vicario di Fai Conftrasporto, Giovanni Agrillo. “Dopo mesi di latitanza si risvegliano dunque i vichinghi del trasporto soprattutto in terra di Sicilia, spinti spesso da interessi economici soggettivi e non dal bene per la categoria”, prosegue Agrillo. Continua a leggere
Tir, vietato scioperare il 28 maggio. Sanzioni per chi non rispetta l’ordine
Il fermo dell’autotrasporto programmato a partire da lunedì 28 maggio non si deve fare. A deciderlo sono stati gli esponenti della Commissione di garanzia che con un’ordinanza hanno vietato l’effettuazione della protesta. La decisione è stata assunta in applicazione del Codice di autoregolamentazione che prevede “l’immediata sospensione delle agitazioni in caso di calamità naturali o eventi eccezionali” come il terremoto che ha colpito l’Emilia. Continua a leggere
Improta: “I nuovi fermi dell’autotrasporto sono assolutamente ingiustificati”
“Gli annunciati nuovi fermi dell’autotrasporto per il prossimo 28 maggio appaiono assolutamente ingiustificati”. Lo ha dichiarato il sottosegretario ai Trasporti, Guido Improta, in audizione alla IX Commissione della Camera. “Tutte le problematiche poste dal settore sono state affrontare e in massima parte risolte”, ha detto Improta. Il sottosegretario ha illustraro le misure del governo del settore e le nuove iniziative che “potranno concretizzarsi nel breve tempo”. In particolare, due modifiche al Codice della strada: la prima in materia di trasporti eccezionali (la bozza di decreto sarà discussa il 15 maggio dalla Consulta per l’autotrasporto) e la seconda in materia di responsabilità dell’impresa in caso di violazione da parte dell’autista sulle norme sui tempi di guida e di riposo. Continua a leggere
Sospeso lo sciopero dell’autotrasporto. “Ora il governo mantenga gli impegni”
L’esecutivo di Unatras (l’Unione nazionale delle associazioni dell’autotrasporto merci), riunito a Roma, ha deciso di sospendere il fermo del trasporto di cinque giorni indetto a partire dal 23 gennaio, riservandosi il diritto di dare attuazione all’iniziativa proclamata solo “qualora gli impegni assunti dal Governo non venissero rispettati nei tempi tecnici necessari alla conversione in legge dei provvedimenti annunciati in Parlamento”. Continua a leggere
Sciopero dei Tir in Sicilia, primi blocchi al porto di Palermo e in autostrada
È scattato lunedì mattina lo sciopero dei trasporti in Sicilia promosso da “Forza d’urto”, il movimento che riunisce gli autotrasportatori Aias, il Movimento dei Forconi, pescatori, imprenditori agricoli e da altre organizzazioni. Lo sciopero, chiamato “Operazione vespri siciliani”, durerà cinque giorni e si concluderà alla mezzanotte di venerdì. Con lo sciopero sono arrivati i primi disagi, con alcuni blocchi al porto di Palermo e nel primo tratto della A19 fino a Villabate. Come riferisce un’agenzia Ansa, ci sono rallentamenti anche allo svincolo di via Oreto dove una ventina di mezzi sono posteggiati “restringendo” le carreggiate. Continua a leggere
Fermo dell’autotrasporto, la Sicilia anticipa la protesta dal 16 al 20 gennaio
Il fermo dell’autotrasporto indetto dall’Unatras per il prossimo mese di gennaio spinge il ministero a muoversi. È stato fissato infatti per il 22 dicembre a Roma l’incontro fra i rappresentanti del dicastero dei Trasporti e i rappresentanti delle associazioni di categoria che hanno deciso di fermare i tir, per cinque giorni consecutivi, a fine gennaio, per protestare contro le misure contenute nella Manovra economica varata dal governo Monti. Continua a leggere
Autotrasporto, da Fai e Anita arriva un secco no allo sciopero
La Federazione Autotrasportatori Italiani non aderirà allo sciopero di cinque giorni indetto da Trasportounito a partire dal 16 maggio. La Fai intende infatti perseguire la strada del dialogo con il Governo. “C’è la comprensione e la consapevolezza da parte della Fai”, spiega il segretario nazionale, Pasquale Russo, che il settore sta vivendo un momento di difficoltà oggettiva e rispetta le imprese che hanno deciso di adottare questo tipo di protesta. Tutte le altre associazioni di trasporto, compresa la Federazione degli Autotrasportatori Italiani, non attueranno alcun fermo”. Continua a leggere
Solo chi è irresponsabile accelera sulla protesta dell’autotrasporto
Riconoscere le difficoltà economiche del momento è ovvio come sostenere che l’acqua bagna. Altrettanto ovvio (oltre che elevato) è il rischio che in simili situazioni l’economia del Paese possa ritrovarsi a fronteggiare azioni di protesta che, in forma spontanea, potrebbero interessare diverse zone se non addirittura l’intero Paese. Un rischio attualissimo nel mondo dell’autotrasporto e destinato ad aumentare vertiginosamente se chi, invece di affrontare la gravità del momento con senso di responsabilità, come stanno facendo le associazioni responsabili del trasporto, sceglierà un’altra strada. Quella della protesta, che porta solo a illudere chi è in difficoltà (e per questo più facilmente preda delle illusioni) e a buttare benzina sul fuoco del malcontento. Continua a leggere