La delibera con la quale il Comune di Milano ha deciso di imporre ai mezzi pesanti l’obbligo dei sensori, per il cosiddetto angolo cieco, per poter continuare a circolare all’interno dell’Area B (praticamente tutto il territorio della città) da lunedì 2 ottobre è giuridicamente illegittima e per questo va sospesa. Ad affermarlo sono i responsabili della Fai, la Federazione autotrasportatori italiani, che tramite il proprio studio legale hanno inoltrato una diffida al sindaco di Milano, Giuseppe Sala e all’assessore alla Mobilità, Arianna Censi, affinché fermino immediatamente i divieti. Continua a leggere
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La telematica sale su 2000 tir per prevedere guasti, prevenire pericoli, ridurre lao smog
Rinnovare l’intero parco veicolare, composto da duemila veicoli, in termini di telematica, sposando una filosofia di interconnessione tra macchina e uomo: è questo l’obiettivo della maxi operazione tecnologica avviata da Italtrans, uno dei più importanti operatori logistici italiani, con sede in provincia di Bergamo, che ha deciso di portare non solo la propria flotta, ma anche la tecnologia installata su di essa, a un livello estremamente avanzato accelerando verso l’automazione dell’industria 4.0. Un progetto partito grazie a una partnership con due aziende specializzate in forniture per i trasporti, Keep in touch e Siak Sistemi Continua a leggere
Un esercito di 100 trasportatori italiani pronto a marciare sul Brennero contro i divieti austriaci
Oltre cento autotrasportatori sono pronti a marciare con i loro mezzi sul Brennero per sfidare l’Austria nella “guerra” sui limiti all’accesso di camion italiani diretti, con i loro carichi di merci, verso i mercati europei. Ad annunciarlo sono stati gli stessi rappresentanti delle oltre 100 imprese di autotrasporto aderenti alla Fai, la federazione autotrasportatori italiani, riuniti a Parma in occasione di una giornata di studio organizzata dalla presidenza nazionale, dichiarandosi pronti a prendere parte a un’eventuale manifestazione di protesta “guidata” dal ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini invitato dal presidente della fai, Paolo Uggè , a invito a intensificare i controlli sui mezzi che dall’Austria entrano in Italia. A riaccendere le polveri sul caso Brennero, sono state le dichiarazioni di Leonore Gewessler , Continua a leggere
Alberi ammalati caduti sulle auto: se nessuno li “visita” causeranno altri danni (e morti)?
Sono migliaia le fotografie che altrettanti cittadini hanno scattato in occasione degli ultimi nubifragi che hanno colpito diverse città italiane per mostrare la furia devastante di acqua, vento e grandine, ma anche per “testimoniare” i danni subiti, magari alla propria auto rimasta danneggiata o addirittura completamente distrutta dalla caduta di alberi. Fotografie che in alcuni casi sono state però “testimoni” di altre realtà, spesso destinate a passare inosservate, a non essere analizzate con la cura che invece meriterebbero. Per evitare, per esempio, nuovi crolli di alberi, magari con piante dal tronco del diametro di qualche metro destinate a ridurre una vettura posteggiata sul lato della strada a un ammasso di lamiere contorte. E, magari, con dentro degli occupanti. Foto come quella scattata a Milano, Continua a leggere
Pene più severe per avere strade più sicure? Il vero problema restano i controlli che non ci sono
Il nuovo disegno di legge che inasprirà le sanzioni verso chi compie gravi violazioni al Codice della strada, come mettersi alla guida dopo aver bevuto o dopo aver assunto sostanze stupefacenti è pronto (manca solo il semaforo verde al tavolo del Consiglio dei ministri) indica sicuramente una nuova via da seguire per contrastare le stragi sull’asfalto, ma perché quella strada non sia destinata a rimanere “a fondo chiuso”, bella sulla carta, ininfluente in pratica, sarà necessario che il Governo italiano faccia quello che continua a non fare: aumentare i controlli sulle strade. Sono in molti a pensarlo, e spessissimo a dirlo, ricordando che anche la miglior legge se non viene applicata è solo carta straccia, chiedendo che accanto alle parole vengano messi più agenti e mezzi sulle strade. Più controlli che chiede Continua a leggere
Lo strano caso della mobilità condivisa a Roma: diventa più grande con i mezzi più piccoli
Come può un fenomeno ingrandirsi e, allo stesso tempo riimpicciolire? Quello che sembra destinato ad apparire un controsenso irrealizzabile può invece realizzarsi.Accade, per esempio, a Roma dove la sharing mobility cresce diventando sempre più piccola. Per l’esattezza una micro sharing mobility con la “strada della condivisione con altri utenti di mezzi messi a disposizione di tutti, che vede sempre più protagonisti i mezzi più piccoli: come i monopattini e le biciclette che nella capitale vengono sempre più spesso utilizzati per spostarsi per brevi tragitti in modo più efficiente, rapido e rispettoso dell’ambiente. Lo dicono i numeri (con i romani che si spostano tramite gli operatori di monopattini e biciclette in media per un tempo di 13-14 minuti al giorno Continua a leggere
Farsa camion elettrici: “interrogata” dall’Italia l’Europa non supera l’esame di maturità
Come potrà davvero il camion elettrico combattere l’inquinamento se la produzione di energia sarà prevalentemente di fonte fossile, se la corrente elettrica sarà generata bruciando petrolio o carbone? E come faranno rifornimento i mezzi elettrici pesanti se non verrà risolto il problema della carenza di infrastrutture adeguate alla ricarica?
Le due domande che i membri delle commissioni della Camera e del Senato italiani chiamati a occuparsi di trasporti e sostenibilità hanno rivolto ai “colleghi” della Commissione dell’Unione europea scelti per guidare le future grandi manovre nel vecchio continente in tema di decarbonizzazione per i veicoli “Hddv”, appartengono alla schiera dei concetti chiari, semplici, basati sulla logica, sul buon senso. Domande ( e riflessioni) di fronte alle quali sarebbe stato naturale attendersi risposte altrettanto “intelligenti” che, però, non sono arrivate, sostituite da “argomentazioni” che ricordano al massino quelle che potrebbe dare un candidato all’esame di maturità che non abbia aperto libro e che, davanti alla commissione chiamata a interrogarlo, tenti la sola cosa che si può fare in simili casi: arrampicarsi sugli specchi. Continua a leggere
Welfare aziendale, il “motore” che migliora la vita di chi lavora e la produttività dell’impresa
Credere e investire nel welfare aziendale rappresenta una strada maestra per migliorare la vita quotidiana dei dipendenti e, allo stesso tempo, fornire un’importante leva strategica per le aziende, incrementando la produttività e contenendo il costo del lavoro. Una strada maestra che i rappresentanti di Alis, associazione logistica dell’intermodalità sostenibile, diventata nel tempo sempre più di di riferimento per l’intero comparto del trasporto, della logistica e dei servizi alle imprese in Italia e in Europa, e i responsabili per l’Italia di Edenred (società specializzata nell’offerta di card elettroniche, piattaforme online o voucher cartacei che consentono di aumentare il potere d’acquisto delle persone, ottimizzando la gestione delle spese per le aziende e incrementando il business dei partner affiliati) hanno deciso di percorrere insieme con l’ingresso di Edenred Italia proprio in Alis. Continua a leggere
Le aziende di autotrasporto senza camion aumentano. E l’Albo continua a non cancellarle
Come ogni trimestre l’Albo degli autotrasportatori ha pubblicato i dati relativi alle imprese iscritte. Una sfilza di numeri (che indicano, per esempio, al 30 giugno 2023 parliamo 103.540 imprese, di cui 101.722 attive e 1.818 sospese, aumentate del 2 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno) fra cui alcuni, in particolare, hanno catturato l’attenzione di Cinzia Franchini, presidentessa di Ruote Libere, associazione autonoma di imprenditori dell’autotrasporto: i numeri che certificano l’aumento delle imprese iscritte senza veicoli che sono passate da 18.140 del 2022 a 19.204 del 2023, con un aumento in 12 mesi del 6 per cento Dati. che hanno immediatamente spinto l’esponente dell’associazione di categoria dell’autotrasporto a denunciare “una distorsione che contravviene a quello che la stessa normativa dispone” ma soprattutto perché “non solo non venga arginata, ma viceversa risulti in aumento. Continua a leggere
Salone del camper, le più belle case viaggianti (con le migliori gomme per farle viaggiare)
Salone del Camper: l’occasione per scoprire tutte le novità per chi, per le vacanze, ama poter disporre di una “casa viaggiante”, magari spostandosi più volte e regalandosi così più vacanze in una. Un’opportunità unica per entrare in camper che, spesso, non hanno nulla da invidiare in termini di comfort a una “vera casa”, in mattoni, ma allo stesso tempo l’occasione per scoprire anche altri particolari che possono risultare importanti per l’ottima riuscita della vacanza. Un esempio? La scelta degli pneumatici da montare sulla propria casa viaggiante, affidandosi ai consigli del migliori esperti. Come, per esempio, quelli di Michelin, Continua a leggere
Rondò al posto dei vecchi semafori: aiutano a cancellare le code o le peggiorano?
Piccole, medie, grandi, su strade trafficatissime e su altre decisamente meno intasate, persino in mezzo al nulla: le rotatorie negli ultimi anni sono spuntate come funghi lungo le strade, come alleate della sicurezza stradale, ma anche come rimedio contro code e intasamenti là dove sono state scelte per rimpiazzare vecchi incroci regolati da semafori pronti a fermare, con la luce rossa, auto provenienti dalle strade laterali anche se in circolazione non se ne vedono. Ma le rotatorie sono davvero un rimedio efficace e valido in ogni situazione contro tanti mali della strada? Non ne sono troppo convinti diversi automobilisti bergamaschi che, provenienti da diverse zone della città e diretti in valle Brembana al rientro dalla vacanze hanno trovato, come novità viabilistica, nuovi intasamenti. Colpa del nuovo rondò all’uscita della città dal quartiere di Valtesse, come ha ipotizzato qualcuno o come altri invece hanno sentenziato in modo categorico, assegnando senza possibilità di appello il ruolo di “colpevole” alla nuova Continua a leggere
Quell’ultimo treno da Bergamo: scalo merci addio dopo 30 anni passati senza trovare soluzioni
“Quel treno per Yuma” è il titolo di un famosissimo film, girato nel 1957 e “rifatto” esattamente mezzo secolo più tardi con Russell Crowe e Christian Bale, in cui si narra la storia di un allevatore in gravi difficoltà economiche costretto ad accettare di scortare un pericoloso fuorilegge pur sapendo che quello potrebbe essere il suo ultimo viaggio, viste le altissime probabilità di finire ucciso dai complici del bandito disposti a tutto per liberarlo lungo la strada verso il penitenziario. Quell’ultimo treno da Bergamo potrebbe essere invece il titolo per raccontare la storia della chiusura dello scalo merci cittadino che lunedì 4 settembre vedrà partire l’’ultimo convoglio, carico di materiali di recupero, alla volta della Svezia prima della chiusura. definitiva. Ultimo capitolo di una storia, per moltissimi versi incredibile, nella quale appare anche più difficile che nel celebre film western immaginare un lieto fine. Già, perché nonostante quella dello scalo merci bergamasco sia una vicenda che da quasi trent’anni attende una “svolta”, Continua a leggere
“Lavori al traforo del Bianco? Sì ma solo quando sarà tutto ok al Frejus o sarà un disastro”
Garantire che i lavori di manutenzione al traforo del Monte Bianco inizino solo quando sarà stata ripristinata la viabilità al Frejus e congelare immediatamente il divieto di circolazione ai camion Euro5 diesel previsto in Piemonte a partire dal 14 settembre: sono queste le due “manovre” chieste al Governo dal segretario generale della Federazione autotrasportatori italiani Carlotta Caponi per impedire che il “caos trasporti” provocato dalla frana al Frejus acceleri con conseguenze pesantissime per l’economia italiana. “Tutta la filiera dei trasporti sta vivendo giorni di grande difficoltà e rischia di subire importanti disagi e perdite economiche”, scrive Carlotta Caponi in un comunicato in cui sottolinea come “la situazione di allarme preoccupi non solo gli autotrasportatori ma tutte le aziende che operano nella filiera. Continua a leggere
Ai ladri hi-tec bastano 30 secondi per far sparire un’auto. E i furti accelerano come mai in 10 anni
Trenta secondi: tanto basta ai ladri più tecnologici per far sparire nel nulla potenti Suv e vetture di ultima generazione nonostante i sistemi di protezione. Ladri d’auto sempre più esperti e sofisticati, dunque, ma anche molto più attivi considerato che i furti di veicoli nel nostro Paese sono aumentati a una velocità che non si vedeva da oltre 10 anni (con un più 18 per cento nel 2022 rispetto ai 12 mesi precedenti) facendo registrare ogni giorno oltre 330 sparizioni tra auto, moto e mezzi pesanti, con Campania, Lazio, Puglia, Sicilia e Lombardia a guidare la classifica delle Regioni più a rischio. Una classifica stilata dagli autori del nuovo “Dossier sui furti di veicoli”, elaborato da LoJack Italia, società del Gruppo CalAmp , leader nelle soluzioni telematiche per l’automotive e nel recupero dei veicoli rubati, che ha raccolto e analizzato i dati forniti dal ministero dell’Interno sul 2022 e li ha integrati con quelli provenienti da elaborazioni e report nazionali e internazionali sul fenomeno. Continua a leggere
Telecamere obbligatorie sui camion: è questa la via da seguire per fermare la strage di ciclisti
Rendere obbligatorie le telecamere per consentire ai conducenti dei mezzi pesanti di avere la necessaria e completa visuale sulla strada: è questa la vera via da seguire se si vuole impedire che la “strage di ciclisti” travolti da camion possa essere fermata. Ne è assolutamente convinto Paolo Uggé, presidente nazionale di Fai Conftrasporto, che all’indomani dell’ennesimo investimento mortale, avvenuto a Milano, e costato la vita a una ciclista di 28 anni, “agganciata” da un autocarro mentre era in sella alla sua bicicletta in viale Caldara, vicino a piazza Medaglie d’Oro, in centro città da un tir guidato da un camionista di 54 anni, indagato con l’accusa di omicidio stradale, ha puntato l’indice accusatore contro tutti coloro, dai ministri dei Trasporti agli esponenti del Parlamento europeo, “non hanno mai varato norme uniformi sulla sicurezza stradale legata a questi casi specifici. Continua a leggere