Tre settimane di controlli sui mezzi pesanti. Poi di nuovo tutti liberi di fare i delinquenti?

Quali caratteristiche deve possedere un’operazione di controllo perché possa risultare efficace? Un paio di risposte appaiono probabilmente immediate a chiunque, anche se non è Hercule Poirot o Miss Marple: che quel controllo avvenga a sorpresa, e dunque che il “controllato” non possa far sparire le tracce della propria eventuale colpevolezza (o che sparisca temporaneamente dalla circolazione…,) e che quei controlli vengano effettuati su vasta scala e numerosissimi. Esattamente il contrario di cosa accade con la campagna   Truck and Bus, “operazione di controllo mirati su mezzi pesanti  messo in campo da  Roadpol, il  network  allargato delle polizie europee. Una campagna che non solo si svolge solamente in tre settimane durante tutto l’anno, ma che anticipa, con tanto di comunicato, le date dei controlli. Date che, per chi volesse far sparire calamite per taroccare gli orari di guida e riposo o qualsiasi altro “reato” dai propri camion, sono state ampiamente diffuse: dal 19 al 25 febbraio; dal 13 al 19 aprile; dall’11 al 17 novembre. Tre settimane per controlli, annunciano i responsabili della campagna, che riguarderanno “le condizioni tecniche dei mezzi, le dimensioni e il peso dei veicoli, gli aspetti della guida con in primo piano le condizioni psicofisiche dei conducenti e il rispetto dei  tempi di guida europei”.  Tradotto: una di quelle iniziative di facciata, che servono sooprattutto a dimostrare che le istituzioni ci sono (almeno per una ventina di giorni l’anno)? Sempre meglio che niente, potrebbe ribattere qualcun altro, aggiungendo magari simili campagne servona anche a “formare” conducenti più responsabili, dimenticando però, in questo caso, che i delinquenti della guida, coloro che mettono in strada camion che la manutenzione non sanno neppure cosa sia, con al volante  conducenti improvvisati o, peggio, disperati costretti a guidare per ore e ore senza fermarsi un solo istante o addiritturapersone sotto l’effetto di alcol o droga (fenomeno quest’ultimo sempre più diffuso…..) circolano tutto l’anno e non solo per tre settimane….  Durante le quali, per di più. adeguatamente “avvisati” la feccia  della categoria  potrebbe magari decidere di non mettersi al volante lasciando a riposto anche carrette inquinanti e pericolosissime. In attesa che i controlli “di facciata” finiscano…

9 risposte a “Tre settimane di controlli sui mezzi pesanti. Poi di nuovo tutti liberi di fare i delinquenti?

  1. Ricordo d’aver letto più volte gli appelli lanciati, proprio su stradafacendo ma anche in una vecchia rubrica periodica che la mia federazione pubblicava su quotidiani nazionali, dal presidente della Fai che citava – vado a memoria- come la Germania superasse ampiamente il milione di controlli su strada su mezzi pesanti ogni anno e l’Italia ne facesse si e no un decimo o un quindicesimo…. Il problema è tutto qui e tutti fanno finta di non vederlo. lo Stato Italiano, anche questo “a guida” destrorsa che si riempie la bocca più di chiunque altro di sicurezza, controlli, severità….preferisce pagare decine di miglia di parassiti per fare i passacarte negli uffici piuttosto che poliziotti di pattuglia. Tutti uguali: incapaci, raccontapalle, interessati solo a stare in sella il più possibile garantendo il mposto agli amidi degli amici degli amici (i parassiti di m….. ) che valgono voti……

  2. I controlli vanno fatti nelle aziende, coordinati con ispettorato del lavoro e motorizzazione, come fanno all’estero. E se sei fuori regola chiudi per sempre, non apri sotto falso nome. In Francia recentemente sono le stesse associazioni di categoria che hanno denunciato gli associati che lavorano fuori regola. Ben undici aziende per cabotaggio illegale. Ma qua anche quelle fuori regola fanno comodo, e quindi si fanno questi controlli per propaganda… ma le si lascia lavorare, sia mai che poi a lavorare in regola i clienti devono pagarle il giusto. Qua le associazioni di categoria quanti associati hanno denunciato, o almeno segnalato? Le aziende fuori regola si conoscono e sono facilmente individuabili, se veramente si volesse risolvere il problema.

    • Concordo su tutta la linea: se la richiesta di controlli sistematici fosse avanzata dalle associazioni e dagli associati la politica non avrebbe motivo di soprassedere, sarebbe interessata a soddisfare una parte di elettorato…

  3. In effetti basterebbe l’invio sistematico al ITL dei dati di scarico delle carte conducenti. Migliaia di sanzioni in automatico!
    Anche ai committenti però.

  4. … se la richiesta di controlli sistematici fosse avanzata dalle associazioni e dagli associati…. scrive giustamente il signore in questione. Ma gli associati sono una categoria che da sempre fa a pugni con la comunicazione e in quanto alle associazioni, fatta eccezione per qualcuna (Alis sopra tutte) stanno compiendo in molte l’errore di non capire quanto sia importante…. Temo tre giornali più di centomila baionette mi sembra abbia detto una volta un certo Napoleone Bonaparte….

  5. Troppo comodo per il nostro sistema economico avere un settore in queste condizioni. Se le tariffe e gli orari di lavoro fossero adeguati avremmo inflazione alle stelle.

  6. Alessandra, perdoni l’ignoranza in materia di economia e finanza: mi può spiegare perchè se le tariffe e gli orari di lavoro fossero adeguati avremmo inflazione alle stelle? Grazie

    • Perchè l’aumento delle tariffe dei trasporti si riverserebbe sul prezzo finale dei prodotti e dei servizi. Con l’innalzamento dei prezzi ogni unità monetaria potrà comprare meno beni e meno servizi.
      Quanto agli orari di lavoro adeguati, nel nostro settore l’orario può arrivare fino a 15 ore. Veda lei se è vita.

  7. Belli i commenti alcuni fuori dalla realtà. Chi sembra indicare un’associazione in particolare costituita da un noto armatore ne è un emblema. Evidentemente non è noto come opera per indurre gli operatori ad associarsi. Ingeneroso, o frutto solo di evidente disinformazione chi sostiene che le segnalazioni e le richieste di controlli accurati non siano state effettuate. Vero è che quando sono state richieste non risultano effettuate soprattutto presso i committenti. Eppure le norme che le prevedono esistono. il Dlgs n. 286 è molto chiaro altrettanto le richieste effettuate egli organismi competenti. Purtroppo senza risultati concreti, anche in questi ultimi tempi qualche nome famoso è stato oggetto di interventi preposti ai controlli. La vera novità sarebbe quella di coinvolgere la committenza che commette veri e propri attentati alla sicurezza degli utenti della strada, come prevede proprio la norma. Le richieste, per chi non è fazioso e si limita a sparare nel mucchio, esistono e vengono effettuate almeno da chi lotta perchè il trasporto si realizzi nel pieno rispetto delle norme di sicurezza. Anche in questo caso la volontà nel sostenere una battaglia di civiltà non è così ampia e condivisa. smettiamo di raccontare bugie.

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