Revisioni dei camion, eppur si muovono. Ma per uscire dall’emergenza serviranno ancora mesi

Sono diversi gli uffici della Motorizzazione civile dove, a causa soprattutto della mancanza di personale, le pratiche per le revisioni ai mezzi pesanti giacciono ferme da settimane, mesi, con danni pesantissimi per le imprese di autotrasporto, con addirittura casi, come avvenuto a Bergamo, in cui l’emergenza ha portato addirittura al blocco delle prenotazioni e delle revisioni fuori sede. Ed è ipotizzabile che l’emergenza possa continuare ancora a lungo, anche se una “riorganizzazione” potrebbe contribuire quantomeno a limitare i danni. E questo, infatti, il possibile scenario che emerge dall’incontro avvenuto il 2 febbraio proprio a Bergamo, dove per affrontare il “caso” è stato organizzato un incontro al quale hanno preso parte anche il capo dipartimento per la mobilità sostenibile Mauro Bonaretti e il direttore generale della Motorizzazione Pasquale d’Anzi, Continua a leggere

Sicilia piattaforma logistica del Mediterraneo. Alis: “E’ il sogno dei tanti, lo Stato lo trasformi in realtà”

Una considerazione, “la Sicilia può e deve essere piattaforma logistica del Mediterraneo”,  e un augurio, “ che si possa lavorare concretamente perchè questo possa accadere”. A condividerli con i numerosi ospiti  del quarto e ultimo appuntamento, a Catania,  di “Alis on tour. L’Italia in movimento alla scoperta del Mezzogiorno”, viaggio nel mondo dei trasporti e la logistica che in precedenza aveva fatto tappa a  Roma, Napoli e Manduria, è stato il presidente di Alis, Guido Grimaldi, che ha voluto sottolineare come questa iniziativa abbia “ permesso di evidenziare le eccellenze imprenditoriali e territoriali del Mezzogiorno, nonché la strategicità di un settore fondamentale, quello del trasporto e della logistica, che vale il 9 per cento del Prodotto interno lordo nazionale”. “Ci auguriamo che si lavori concretamente per la Sicilia, che può e deve essere piattaforma logistica del Mediterraneo e il nostro impegno verso l’intermodalità e le Autostrade del mare è molto forte “, ha affermato il presidente di Alis, riferendosi ai “grandi investimenti portati avanti dai  soci operanti nel trasporto marittimo che permettono di fare economia di scala, abbattendo i costi a beneficio delle società di autotrasporto e, quindi, dei cittadini insulari, permettendo  di contribuire a ridurre notevolmente le distanze geografiche ed economiche tra Nord e Sud”. Vantaggi concreti ottenuti per la collettività grazie ai  soci che utilizzano l’intermodalità che, “ha aggiunto Guido Grimaldi, “corrispondono a complessivi 5,6 miliardi di euro risparmiati annualmente in termini di costi di esternalità ambientali e sui beni di largo consumo e di prima necessità, a dimostrazione, una volta di più,  di  quanto sia necessario supportare le virtuose aziende del settore.  L’augurio è che il prossimo Governo comprenda il grande lavoro svolto dal popolo del trasporto e della logistica e intervenga fin da subito per aumentare la dotazione finanziaria dell’incentivo Marebonus a 100 milioni di euro all’anno”. Ma l’ultima tappa del tour di Alis è stata anche l’occasione per ribadire altri temi da affrontare e, soprattutto, risolvere. A partire “dalla mancanza di figure professionali nel settore, in particolare autisti e marittimi”, problema che, secondo Guido Grimaldi, può essere risolto solo “ promuovendo sempre più la cultura del trasporto e della logistica e riducendo i costi di accesso alle professioni logistiche, come nel caso delle patenti per gli autisti”. Considerazioni, auguri, riflessioni e proposte concrete applaudite dalla platea che ha visto, in prima fila la presenza di illustri ospiti come l’ammiraglio ispettore capo Nicola Carlone, comandante generale del Corpo delle Capitanerie di porto-Guardia costiera, che ha ribadito il ruolo da protagonista assoluta “della blue economy nel Sud, e in particolare in Sicilia”. A sottolineare invece il ruolo, altrettanto fondamentale, degli Istituti tecnici superiori  “per formare giovani con competenze sempre più specialistiche e tecnologiche”, è stato invece il comandante della nave Eco Malta, Roberto Colicchio, “intervistato” da Nunzia De Girolamo, nella veste di moderatrice, insieme a due allievi dell’Istituto nautico Duca degli Abruzzi di Catania, cil cui racconto dell’esperienza vissuta si è trasformato nel miglior “promo” per mostrare quanto possa essere  attrattivo e remunerativo il settore del trasporto marittimo. E, ancora, nel dibattito sullo sviluppo dell’economia insulare e dell’occupazione si sono poi confrontati il presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia orientale Francesco Di Sarcina,  perentorio nel dichiarare che  “senza i collegamenti la Sicilia sarebbe solo un’isola” e che “i collegamenti marittimi e le Autostrade del mare marginalizzano il problema dell’insularità e svolgono un ruolo importantissimo per la nostra isola”. Ruolo confermato, in tutta la sua straordinaria importanza, dal  presidente dell’Autorità di Sistema portuale  dello Stretto ,Mario Mega ( “La ricchezza dei porti dello Stretto è negli operatori, nei marittimi, nei portuali che riescono ad assicurare il traghettamento e il continuo trasporto delle merci”) e dal  presidente  dell’Autorità di Sistema portuale del Mar Tirreno centrale Andrea Annunziata secondo il quale  “destinare 100 milioni per Marebonus e Ferrobonus è una miseria rispetto alla sua importanza, specialmente in termini di sanità e ambiente”. Una “miseria” che potrebbe essere compoensata da un  Marebonus siciliano che la Regione sta pensando di rendere strutturale, come ha confermato un altro ospite illustre chiamato sul palco, Ettore Riccardo Foti, capo di Gabinetto dell’Assessorato delle Infrastrutture e della mobilità della Regione Siciliana, che ha ricordato anche il contributo concesso agli autotrasportatori per l’attraversamento dello Stretto. Contributi la cui importanza è stata ribadita da altri protagonisti dell’evento, come Eugenio Grimaldi, executive manager del Gruppo (“ In Sicilia abbiamo investito in nuovi collegamenti e navi di ultima generazione, anche grazie alla fiducia delle aziende partner, ma si deve anche investire sul territorio e creare occupazione e valore”) il presidente di Nicolosi Trasporti Gaetano Nicolosi ( “Il Marebonus lo vedo come un diritto di continuità territoriale che ci manca, da aggiungere a quello nazionale anche perché, non avendo il ponte, ne avremmo diritto”) o come Lorenzo Matacena, amministratore delegato  di Caronte&Tourist che non vorrebbe più “sentir parlare per la Sicilia  di insularità quando invece dovremmo concentrarci sulle opportunità, sull’essere porta d’ingresso dell’Europa”. Sicilia piattaforma del Mediterraneo, sogno nel quale sono sempre più imprenditori  a credere chiedendo allo Stato di trasformarlo in realtà.

Sicilia piattaforma logistica del Mediterraneo. Alis chiede di trasformare il sogno in realtà

Una considerazione, “la Sicilia può e deve essere piattaforma logistica del Mediterraneo”,  e un augurio, “ che si possa lavorare concretamente perché questo possa accadere”. A condividerli con i numerosi ospiti  del quarto e ultimo appuntamento, a Catania,  di “Alis on tour. L’Italia in movimento alla scoperta del Mezzogiorno”, viaggio nel mondo dei trasporti e la logistica che in precedenza aveva fatto tappa a  Roma, Napoli e Manduria, è stato il presidente di Alis, Guido Grimaldi, che ha voluto sottolineare come questa iniziativa abbia “ permesso di evidenziare le eccellenze imprenditoriali e territoriali del Mezzogiorno, nonché la strategicità di un settore fondamentale, quello del trasporto e della logistica, che vale il 9 per cento del Prodotto interno lordo nazionale”. “Ci auguriamo che si lavori concretamente per la Sicilia, che può e deve essere piattaforma logistica del Mediterraneo e il nostro impegno verso l’intermodalità e le Autostrade del mare è molto forte “, ha affermato il presidente di Alis, riferendosi ai “grandi investimenti portati avanti dai  soci operanti nel trasporto marittimo che permettono di fare economia di scala, abbattendo i costi a beneficio delle società di autotrasporto e, quindi, dei cittadini insulari, permettendo  di contribuire a ridurre notevolmente le distanze geografiche ed economiche tra Nord e Sud”. Vantaggi concreti ottenuti per la collettività grazie ai  soci che utilizzano l’intermodalità che, “ha aggiunto Guido Grimaldi, “corrispondono a complessivi 5,6 miliardi di euro risparmiati annualmente in termini di costi di esternalità ambientali e sui beni di largo consumo e di prima necessità, a dimostrazione, una volta di più,  di  quanto sia necessario supportare le virtuose aziende del settore.  L’augurio è che il prossimo Governo comprenda il grande lavoro svolto dal popolo del trasporto e della logistica e intervenga fin da subito per aumentare la dotazione finanziaria dell’incentivo Marebonus a 100 milioni di euro all’anno”. Ma l’ultima tappa del tour di Alis è stata anche l’occasione per ribadire altri temi da affrontare e, soprattutto, risolvere. A partire “dalla mancanza di figure professionali nel settore, in particolare autisti e marittimi”, problema che, secondo Guido Grimaldi, può essere risolto solo “ promuovendo sempre più la cultura del trasporto e della logistica e riducendo i costi di accesso alle professioni logistiche, come nel caso delle patenti per gli autisti”. Considerazioni, auguri, riflessioni e proposte concrete applaudite dalla platea che ha visto, in prima fila la presenza di illustri ospiti come l’ammiraglio ispettore capo Nicola Carlone, comandante generale del Corpo delle Capitanerie di porto-Guardia costiera, che ha ribadito il ruolo da protagonista assoluta “della blue economy nel Sud, e in particolare in Sicilia”. A sottolineare invece il ruolo, altrettanto fondamentale, degli Istituti tecnici superiori  “per formare giovani con competenze sempre più specialistiche e tecnologiche”, è stato invece il comandante della nave Eco Malta, Roberto Colicchio, “intervistato” da Nunzia De Girolamo, nella veste di moderatrice, insieme a due allievi dell’Istituto nautico Duca degli Abruzzi di Catania, cil cui racconto dell’esperienza vissuta si è trasformato nel miglior “promo” per mostrare quanto possa essere  attrattivo e remunerativo il settore del trasporto marittimo.

E, ancora, nel dibattito sullo sviluppo dell’economia insulare e dell’occupazione si sono poi confrontati il presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia orientale Francesco Di Sarcina,  perentorio nel dichiarare che  “senza i collegamenti la Sicilia sarebbe solo un’isola” e che “i collegamenti marittimi e le Autostrade del mare marginalizzano il problema dell’insularità e svolgono un ruolo importantissimo per la nostra isola”. Ruolo confermato, in tutta la sua straordinaria importanza, dal  Presidente  dell’Autorità di Sistema portuale  dello Stretto ,Mario Mega ( “La ricchezza dei porti dello Stretto è negli operatori, nei marittimi, nei portuali che riescono ad assicurare il traghettamento e il continuo trasporto delle merci”) e dal  presidente  dell’Autorità di Sistema portuale del Mar Tirreno centrale Andrea Annunziata secondo il quale  “destinare 100 milioni per Marebonus e Ferrobonus è una miseria rispetto alla sua importanza, specialmente in termini di sanità e ambiente”. Una “miseria” che potrebbe essere compensata da un  Marebonus siciliano che la Regione sta pensando di rendere strutturale, come ha confermato un altro ospite illustre chiamato sul palco, Ettore Riccardo Foti, capo di Gabinetto dell’Assessorato delle Infrastrutture e della mobilità della Regione Siciliana, che ha ricordato anche il contributo concesso agli autotrasportatori per l’attraversamento dello Stretto. Contributi la cui importanza è stata ribadita da altri protagonisti dell’evento, come Eugenio Grimaldi, executive manager del Gruppo (“ In Sicilia abbiamo investito in nuovi collegamenti e navi di ultima generazione, anche grazie alla fiducia delle aziende partner, ma si deve anche investire sul territorio e creare occupazione e valore”) il presidente di Nicolosi Trasporti Gaetano Nicolosi ( “Il Marebonus lo vedo come un diritto di continuità territoriale che ci manca, da aggiungere a quello nazionale anche perché, non avendo il ponte, ne avremmo diritto”) o come Lorenzo Matacena, amministratore delegato  di Caronte&Tourist che non vorrebbe più “sentir parlare per la Sicilia  di insularità quando invece dovremmo concentrarci sulle opportunità, sull’essere porta d’ingresso dell’Europa”. Sicilia piattaforma del Mediterraneo, sogno nel quale sono sempre più imprenditori  a credere chiedendo allo Stato di trasformarlo in realtà.

Testo realizzato da Pietro Barachetti per stradafacendo.tgcom24.it

Lotta all’inquinamento, ecco perché puntare tutto sull’elettrico sarebbe un enorme sbaglio

Quello per combattere l’inquinamento “decarbonizzando” il traffico su strade e autostrade è un percorso che non può avere come solo l’elettrificazione dei mezzi ma che deve passare attraverso una varietà di tecnologie e fissare entro il 2035 il termine entro il quale completare il phase out, ovvero l’eliminazione progressiva –della vendita di auto nuove con motore a combustione interna. Come annunciato dai responsabili del ministero della Transizione ecologica, commercializzando da allora in poi solo auto nuove mosse da motori elettrici o a idrogeno è una manovra che presenta gravissimi rischi, occupazionali ed economici. E quanto affermano, in una lettera congiunta inviata al Presidente del Consiglio, ai ministri competenti e al rappresentante permanente d’Italia presso l’Unione europea, i presidenti di otto associazioni che rappresentano la filiera industriale automotive, nonché le imprese produttrici e distributrici di fuels rinnovabili e low carbon , liquidi e gassosi (Anfia, Anigas, Assogasliquidi, Assogasmetano, Confapi, Federmetano, Ngv Italy, Unem. evidenziando Continua a leggere

Confartigianato: “Tirocinio su strada per i nuovi camionisti, affiancati da conducenti esperti”

Forme di sostegno per formare nuovi conducenti di camion e garantire così un futuro al comparto dell’autotrasporto messo in pericolo proprio dall’emergenza autisti, oltre che dai pesanti rincari dei carburanti, dalla concorrenza sleale dei vettori stranieri e da una burocrazia che ostacola la competitività. Ma anche una formazione che preveda tirocini su strada indispensabili per assicurare una reale “qualità professionale” dei nuovi camionisti e sicurezza sulle strade, affiancando ai ragazzi che devono imparare il mestiere i tanti professionisti di esperienza disponibili. A suggerire una possibile doppia soluzione contro l”emergenza autisti è Dario Mongodi, rappresentante dell’area trasporto di Confartigianato Imprese Bergamo Continua a leggere

Far partire un’impresa di autotrasporto? La prima manovra è frequentare i migliori corsi

Far partire un’impresa di autotrasporti: una scelta che potrebbe apparire oggi particolarmente interessante in un mercato sempre più alla ricerca di chi faccia viaggiare le merci e, dunque, l’economia. Ma a patto di sapere quali strade imboccare in un settore che richiede, oggi più che mai, una professionalità impossibile da “improvvisare”, che si può ottenere solo attraverso una formazione teorica e pratica di qualità, e senza la quale è impensabile, oltre che impossibile, pensare di poter avere successo. Una professionalità “certificata” che sono pronti a fornire ai nuovi imprenditori dell’autotrasporto i responsabili della Fai, la Federazione autotrasportatori italiani, di Bergamo attraverso un corso riservato a chi intende intraprendere l’attività di autotrasporto merci per conto terzi con veicoli senza limiti di massa complessiva . Continua a leggere

Caro carburanti, è un bollettino di guerra. “E senza costi minimi è massimo il rischio proteste”

“Ormai è un bollettino di guerra: ogni giorno i prezzi dei carburanti, già alle stelle, fanno registrare un nuovo aumento creando sempre più affanno alle imprese di autotrasporto nei cui bilanci il costo del carburante incide in mdo perticolarmente pesante.” A denunciare una volta di più come il caro carburante sia diventato insostenibile per il mondo dell’autotrasporto è il presidente di Conftrasporto-Confcommercio Paolo Uggè, evidenziando come “per chi fa trasporto “puro’” il prezzo del carburante incida per un terzo sui costi di esercizio” e come “ogni aumento del 10 per cento abbia un impatto di circa il 3 per cento sui costi dell’impresa”. Conti che fanno arrivare a un risultato finale in “profondo rosso”: Continua a leggere

La logistica delle aziende di trasporto è preparata a superare l’esame delle tre C?

Saper “cambiare in corsa”, saper individuare rapidamente i nuovi percorsi da scegliere e i nuovi traguardi da raggiungere in base alle condizioni di mercato: è questa la sfida principale che si trovano oggi ad affrontare le imprese. A partire da quelle di trasporti e di logistica, “voce” quest’ultima che nelle aziende non si limita più a supportare la strategia aziendale, ma la rende vincente. A condizione di avere una visione chiarissima delle operazioni attuali e di saper fare un’analisi altrettanto precisa sulle opzioni alternative per arrivare a creare il modello logistico ideale . Traguardo raggiungibile solo Continua a leggere