Giovani in cerca di lavoro? Il mondo dei trasporti e della logistica vi apre intere autostrade

Che strada seguire per assicurarsi un futuro nel mondo del lavoro?  Quella dell’autotrasporto e della logistica sicuramente. A confermarlo sono i risultati di un’analisi dei fabbisogni occupazionali e professionali in Italia  per in quinquennio 2022-2026 realizzata dai responsabili di   Anpal, l’Agenzia nazionale politiche attive del lavoro,  e  Unioncamere che esaminando i risultati più recenti degli  scenari di previsione sui fabbisogni occupazionali, con l’obiettivo di fornire  un contributo utile per l’orientamento e la programmazione della formazione, ha individuato proprio nel settore mobilità e logistica una delle “domande d’assunzione” più alte per il prossimo futuro, con una previsione di potenziali “posti di lavoro” che va da 180mila a oltre 200mila. Continua a leggere

Saranno in 59 a sedersi sul banco degli imputati per tragedia del ponte Morandi?

Potrebbero essere 59 le persone chiamate a sedersi sul banco degli imputati nel processo per il crollo del Ponte Morandi di Genova, avvenuto il 14 agosto del 2018 e che provocò la morte di 43 persone. Tanti sono in fatti gli indagati (fra dipendenti di Aspi e Spea, la società che si occupava delle manutenzioni, e dirigenti del ministero delle Infrastrutture e del Provveditorato che non controllarono la società e lo stato delle opere) per i quali i pubblici ministeri Massimo Terrile e Walter Cotugno hanno chiesto il rinvio a giudizio affermando che il viadotto crollò per le mancate manutenzioni, rinviate nel corso degli anni nonostante tutti sapessero che il ponte era malato. Ma nessuno, accusano i pm, fece nulla per ridurre i costi, in modo da garantire maggiori dividendi ai soci. Continua a leggere

Ultimo miglio verde, a Bergamo l’autotrasporto ha trovato una possibile strada per farlo partire

“Il “campanone” di Città Alta con i suoi 100 rintocchi durante la dominazione veneta avvertiva dell’imminente chiusura delle porte della città, per mettere al riparo i suoi abitanti, ed è significativo il fatto che oggi possa essere proprio Città Alta a scandire per prima l’ora di una nuova chiusura, altrettanto importante per proteggere la qualità della vita dell’intera città: quella ai mezzi di trasporto più inquinanti. Già, perché proprio il borgo difeso per secoli dalla cinta di mura venete potrebbe essere il “banco di prova “ ideale per sperimentare l’impiego esclusivo di mezzi green, come i furgoni elettrici, per la consegna delle merci nei negozi, nei ristoranti, nei laboratori artigianali delle zone più centrali e trafficate, il primo esempio di “ultimo miglio verde” del nostro territorio”. Giuseppe Cristinelli, presidente della Fai, federazione autotrasportatori di Bergamo, non ha dubbi: Continua a leggere

Informatica, nei porti e sulle navi sta creando un mare di opportunità ma anche di pericoli

Le tecnologie informatiche di gestione e di comunicazione di dati e informazioni, l’automazione sempre più avanzata sia dei sistemi di bordo sia delle operazioni di terra, rappresentano una medaglia a due facce: la prima, bella, è quella che mostra un vero e proprio mare di opportunità di crescita e di sviluppo al comparto del trasporto marittimo difficilmente immaginabili fino a qualche anno fa; la seconda, decisamente più brutta, è quella che evidenzia invece la crescente esposizione agli attacchi informatici che sono ormai all’ordine del giorno e sempre più sofisticati. Attacchi che non risparmiano nessuno e che vedono proprio il trasporto marittimo esposto talvolta più degli altri a queste minacce. E’ partendo da questa premessa che i responsabili di Assarmatori Continua a leggere

Stage mortale per un altro studente. Uggé: “Più controlli, ma è questa la via che guida al lavoro”

“Quelle che continuano ad arrivare da alcuni percorsi di alternanza scuola lavoro e di formazione professionale triennale sono notizie tragiche, nessuno dovrebbe rischiare la vita sul lavoro e men che meno in un percorso di crescita personale e di studio, ma  questo non significa che non sia corretto l’obiettivo di fornire competenze informali ai giovani affinché possano essere più competitivi nel mercato del lavoro”. Ad affermarlo è il  presidente di Conftrasporto-Confcommercio Paolo Uggè, che parlando dell’alternanza scuola lavoro nel settore dell’autotrasporto e della logistica dopo la nuova tragedia costata la vita a uno studente di 16 anni, Giuseppe Lenoci,  morto in un incidente mentre era in viaggio a Serra de’ Conti, in provincia di Ancona, nell’ambito di  uno stage con una ditta di termoidraulica Continua a leggere

Alziamo la voce per abbassare i prezzi del metano: tu hai firmato la petizione?

Una firma per  chiedere  al Governo di fermare la corsa del rincaro del metano auto e  salvaguardare così  il diritto alla mobilità sostenibile. A chiedere  a milioni di italiani (per primi coloro che hanno scelto di acquistare un’auto o un mezzo pesante a gas per ridurre l’inquinamento e più in generale  tutti coloro che hanno a cuore la tutela dell’ambiente e la sua sostenibilità) di sottoscrivere una petizione  per ridurre  l’Iva dal 22 al 5 per cento anche per il metano a uso autotrazione (già accordata agli altri usi di gas civile e industriale)  e a concedere un credito d’imposta alle aziende di trasporto che utilizzano veicoli a gas naturale sono i responsabili di  Federmetano,  Assogasmetano e Assopetroli-Assoenergia

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Gasolio a tre euro al litro? Chi è abituato quando parla a essere “franco” non lo esclude…

I proprietari di mezzi diesel  potrebbero ritrovarsi in un futuro, magari neppure troppo lontano, a pagare  un pieno a “peso d’oro”, con il costo del gasolio schizzato a tre euro al litro?  Una possibilità che Franco Fenoglio, nome conosciutissimo nel mondo del trasporto per essere stato presidente di Unrae veicoli industriali oltre che ex presidente e amministratore delegato di Italscania e oggi consigliere di amministrazione in Italferr, società del Gruppo Ferrovie dello Stato italiane, non esclude affatto. Mettendolo, nero su bianco, nel suo consueto appuntamento con i lettori  su www.trasportale.it dove cura la rubrica “porto franco” diventata ormai una vera e proprio  “piccola bibbia” per chi opera nel settore dei trasporti e della logistica. Continua a leggere

A tutto gas, ma nella direzione sbagliata. Legambiente contro “le bufale fossili e nucleari”

“A tutto gas. Ma nella direzione sbagliata. Contro le bufale fossili e nucleari”. E’ questo il titolo scelto dai responsabili di Legambiente per la campagna, partita in tutta Italia, ideata per dire no alle politiche attuali favorevoli all’apertura di nuove centrali a gas. Un messaggio chiarissimo inviato attraverso le manifestazioni organizzate in piazza  alla decisione del ministero della Transizione Ecologica, che “secondo le notizie apparse sulla stampa, sta valutando interventi legati a circa 50 centrali a gas fossile per 20.000 MW di nuova potenza distribuita, parte di un piano da 30 miliardi di euro fatto di più di 115 interventi infrastrutturali del gas fossile”, come  si legge in un comunicato stampa degli esponenti lombardi dell’associazione che sottolineano come “cinque di queste centrali saranno collocate proprio in Lombardia, a Cassano D’Adda, Castellanza, Tavazzano, Bertonico e Turano Lodigiano, oltre a Ostiglia una tra quelle già autorizzate.  Continua a leggere

Solo quando l’Italia capirà l’importanza del lavoro di camionista i giovani torneranno a farlo

“In Italia si continua a parlare di tagliare i costi delle patenti per arginare il problema della carenza di autisti, ma la vera soluzione del problema è un’altra e consiste nel restituire dignità e rispetto alla professione di camionista, nel far comprendere all’opinione pubblica che tutti i lavori hanno un valore sociale, ma che quello di chi ogni giorno consente alle aziende di lavorare le merci e ai cittadini di trovare i prodotti lavorati nei negozi vale molto, ma molto di più di tanti altri. Ai camionisti occorrerebbe dare un “titolo professionale “ che faccia adeguatamente percepire a milioni d’italiani l’importanza di questa professione. Ecco, io credo che molti giovani sarebbero più attratti da questa professione se si rendessero conto che scegliendo questo lavoro verrebbero considerati “importanti” , rispettati. Continua a leggere

Fermo dell’autotrasporto: adesso anche chi era contrario è pronto a spegnere i motori

“Il settore dell’autotrasporto rischia di naufragare, tante piccole e medie aziende sono a un passo dalla chiusura e la criminalità organizzata, da sempre interessata a questo mondo, sta sfruttando questa situazione in modo evidente. Ecco allora che anche il fermo dell’autotrasporto, troppo spesso evocato a sproposito, a questo punto deve essere preso in seria considerazione”. Ad affermarlo è la portavoce della associazione di piccoli imprenditori dell’autotrasporto Ruote Libere, Cinzia Franchini che di fronte all’aumento incontrollato del prezzo del carburante si è detta d’accordo nel mettere in campo tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione. “Personalmente sono sempre stata contraria all’abitudine degli anni passati di usare l’arma del fermo dell’autotrasporto come spauracchio da ritirare una volta ottenuto ciò che le associazioni volevano, spesso in termini autoreferenziali, ma oggi Continua a leggere

Il caro carburanti fa salire alle stelle la rabbia nel mondo dell’autotrasporto

Sale il prezzo dei carburanti ma sale, altissima, anche la rabbia nel mondo dell’autotrasporto per il quale proprio il rincaro del costo del gasolio, oltre che dei  “gas puliti”,  potrebbe essere la classica  goccia che  fa traboccare il vaso. A lanciare l’allarme sono i responsabili delle  associazioni nazionali dell’autotrasporto che, unite sotto la sigla Unatras, hanno scritto una lettera  al Governo, al quale chiedono di andare ‘oltre l’indifferenza’ dando risposte concrete già dall’incontro fissato per il 17 febbraio prossimo. “Quello che si è abbattuto sul mondo dell’autotrasporto è un ciclone spaventoso. Il malcontento è diffuso nei territori tra le imprese e sta generando fenomeni di rabbia che rischiano di sfociare in proteste incontrollate”, avvertono i responsabili delle associazioni Continua a leggere

Patente falsa, ma anche Cqc e carta d’identità: camionista condannato a un anno e mezzo

Quando gli agenti della Polizia Stradale di Bolzano che l’avevano fermato per un controllo gli hanno chiesto come si fosse procurato la patente, la carta di qualificazione e addirittura la carta d’identità, spiegandogli che di li a poco l’esperto al quale erano stati inviati avrebbe confermato che si trattava di falsi, smascherando il suo castello di bugie, l’autista del camion si è sentito perso e ha confessato: i documenti li aveva acquistati in rete dopo aver trovato un venditore su facebook. Una confessione alla quale ha immediatamente fatto seguito l’arresto, con le accuse di falsità materiale, possesso di documenti di identificazione falsi e guida senza patente, reati per i quali l’autista, il giorno successivo è stato processato per direttissima Continua a leggere

Quattro camionisti uccisi da malori al volante in una settimana: solo il caso ha evitato delle stragi

Chi guida su strade e autostrade un tir, mezzo capace di pesare decine di tonnellate e di rappresentare, dunque, in caso d’incidente,  un pericolo proporzionale alle sue dimensioni, al suo peso, non dovrebbe essere solo un “professionista del volante”, capace di reagire da “campione del volante”  a un’emergeza, ma dovrebbe essere anche un professionista in ottima salute, controllato clinicamente in modo da non rischiare di avere malori alla guida che potrebbero trasformarsi in salti di corsia o tamponamenti capaci di provocare autentiche stragi. Ma è davvero così? In circolazione ci sono davvero camionisti che “stanno bene” e le cui condizioni di salute rappresentano, insieme all’esperienza, la prima garanzia di sicurezza? Domande che sorgono spontanee alla luce di una tragica sequenza di malori avvenuti nelle cabine di guida di mezzi pesanti, con quattro camionisti morti nello spazio di appena cinque giorni. Continua a leggere

Food service, così fra produzione e distribuzione si possono risparmiare milioni di euro

In Italia ci sono 3.900 grossisti del settore del food service, che complessivamente generano 17,2 miliardi di fatturato, che potrebbero risparmiare oltre 131 milioni di euro “cambiando strada” nella propria gestione di produzione, distribuzione e pubblici esercizi Ho.Re.Ca, delle codifiche e delle anagrafiche di base dei prodotti. Passando da una modalità non meccanizzata (con conseguente incremento dei costi diretti associati per manodopera di attivazione e mantenimento, e indiretti )a una meccanizzata. Più di 131 milioni di euro risparmiati ma anche un’operatività più precisa, linguaggi armonizzati, meno errori, maggiore professionalità della filiera e possibili nuovi canali di vendita aumentata: tutti vantaggi che possono derivare dall’utilizzo di standard globali. Ad affermarlo sono i risultati di un’indagine realizzata dai responsabili di GS1 Italy (“quelli del codice a barre” come si presentano loro stessi al mercato, Continua a leggere

Mercato automotive crollato in due anni del 34,8 per cento, Alis chiede rapidi incentivi mirati

“Siamo molto preoccupati per la crisi dell’automotive, un settore determinante per il sistema industriale italiano che sta attraversando notevoli difficoltà, come dimostrano gli ultimi dati sulle immatricolazioni, che nel mese di gennaio hanno registrato un calo di circa il 20 per cento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente e addirittura del 34,8 per cento se confrontato con lo stesso mese del 2019”. Ad affermarlo è il vicepresidente di Alis, Marcello Di Caterina, Continua a leggere