Meglio soli che mal accompagnati? Troppo stressante guidare con la partner accanto

Guidare con la moglie o il marito, la compagna o il compagno, la fidanzata o il fidanzato. Guidare insomma con l’altra metà della coppia di fianco stressa. Lo abbiamo sempre sospettato, a dire il vero, ma ora lo dice anche una ricerca pubblicata da un noto gruppo assicurativo. “I driver sono più felici, più sicuri e concentrati quando si guida da soli”, spiegano da Allianz Insurance. Rincarando poco dopo la dose: “La presenza del partner quadruplica quasi la probabilità di un conducente di sentirsi stressato o ansioso al volante, una combinazione potenzialmente pericolosa”. Continua a leggere

General Motors richiama 2,7 milioni di auto. Sono 11 milioni dall’inizio dell’anno

“La sicurezza dei consumatori è al centro di come Gm disegna e produce auto e questi annunci sono gli esempi di come lo mettiamo in pratica”. Sono le parole che General Motors ha usato per annunciare un altro richiamo, che questa volta interessa 2,7 milioni di auto. Dall’inizio dell’anno, le auto che la casa costruttrice ha deciso di controllare sono più di 11 milioni. L’ultimo richiamo riguarda la Chevrolet Malibu prodotta fra il 2004 e il 2012, la Chevrolet Malibu Maxx del 2004-2007, la Pontiac C6 e le Saturn Auras.  Continua a leggere

Daimler punta sul car sharing: “Tra sei anni incasseremo 800 milioni con Car2Go”

Tra sei anni il gruppo Daimler incasserà circa 800 milioni di euro con il servizio di car sharing Car2Go. Lo ha detto il ceo di Daimler, Dieter Zetsche, dopo la consegna del premio “Top Manager Award 2013” assegnatogli a Brescia dalla giuria della rivista specializzata InterautoNews. “Con Car2Go”, ha precisato Dieter Zetsche, “Daimler non vuole solo partecipare all’evidente sviluppo del fenomeno car sharing, ma vuole crearlo e forgiarlo”, anche se ipoteticamente si potrebbe tradurre in una sostituzione alla vendita di vetture. E questo perché, ha spiegato Zetsche “è anche un’ottima opportunità di business”. Continua a leggere

Tagli all’autotrasporto, Forza Italia dice no: “Senza camion l’Italia resterebbe ferma”

“Il Governo non capisce che ci sono tagli e tagli?”. È questa la domanda che fanno l’ex sottosegretario ai Trasporti Mino Giachino, dirigente nazionale trasporti e logistica di Forza Italia, e Deborah Bergamini, vicepresidente commissione trasporti della Camera, sugli ulteriori tagli dei fondi all’autotrasporto, “un settore che trasporta quasi il 90 per cento della produzione del nostro Paese; un settore senza il quale la nostra economia non funzionerebbe”.  Continua a leggere

L’Autorità per la regolazione non deve essere un nuovo costo per l’autotrasporto

“La nuova Autorità per la regolazione del settore dell’autotrasporto è chiamata a offrire un contributo all’apertura e all’efficienza dei diversi comparti sottoposti alla propria regolazione, dal trasporto ferroviario al trasporto pubblico locale,  ai servizi pubblici non di linea in primis, ma non dovrà  essere fonte di ulteriori oneri per le imprese che operano in mercati già liberalizzati e, dunque, estranei alla sua specifica regolazione, quali l’autotrasporto di merci in conto di terzi.” Ad affermarlo è stato Paolo Uggè, vicepresidente di Confcommercio che,  a poche ore dal dibattito promosso dal convegno Trasportare la ripresa, organizzato a Roma il 14 maggio proprio da Confcommercio, ha anche voluto ricordare come “peraltro le imprese di autotrasporto già versino la quota al relativo Albo, organismo competente sul settore”.   Continua a leggere

Il denaro viaggia in auto, maxi sequestro di banconote e oro ai valichi di Como

74000 valuta brogedaI soldi viaggiano in auto, dalla Svizzera all’Italia e viceversa. Non si ferma il fenomeno dei sequestri effettuati dai finanzieri ai valichi di Como. Gli ultimi due hanno riguardato un cittadino tedesco che non ha esitato a nascondere 73.630 euro nella sua Mazda station-wagon. Dove? Ben 485 banconote da 50 euro erano in una busta nel vano portaoggetti del bagagliaio e altre due buste con banconote da 500-100 e 50 euro erano nel seggiolino per bambini posto nei sedili posteriori. Continua a leggere

Bambini più intelligenti se cala lo smog. E da grandi guadagneranno 2.450 euro in più

Tuo figlio è un asino a scuola? Potrebbe essere colpa dell’ambiente in cui… respira. Sì dello smog. La Columbia University di New York ha pubblicato uno studio sul Journal of Public Health Policy secondo il quale una piccola riduzione della concentrazione di idrocarburi policiclici aromatici nell’ambiente, ovvero una famiglia di sostanze chimiche che vengono prodotte attraverso la combustione dei carbon fossili, e che infestano praticamente l’aria che respiriamo può favorire un incremento del quoziente intellettivo nei bambini.  Continua a leggere

Piloti d’aereo troppo stanchi, la fatica provoca il 20 per cento degli incidenti

La fatica dei piloti ha contribuito a provocare il 20 per cento degli incidenti aerei gravi avvenuti negli ultimi anni. È quanto emerso nel corso dell’Anpac Safety Day organizzato dalla maggior organizzazione dei piloti italiani per discutere proprio sul ruolo della “fatigue” dei piloti e sulla sua incidenza sulla sicurezza del volo: “Un fenomeno che riduce la capacità mentale e fisica di operare in sicurezza e su cui è sempre più fondamentale attivare una prevenzione”.  Continua a leggere

Pneumatici comprati su internet: acquisti online per un automobilista su quattro

Oggi si compra sempre più online, ma scoprire che gli pneumatici sono tra gli articoli maggiormente acquistati in rete stupisce un po’. Difficile pensare soprattutto a tante esponenti del gentil sesso in grado di conoscere la misura delle gomme della propria Mini o Lancia Y. In molte non sanno neppure dove si trova il ruotino di scorta. Facili battute a parte, il trend dell’acquisto degli pneumatici online è addirittura europeo. Questo almeno emerge dal Delticom Report 2014, condotto nella primavera del 2014 da Skopos, istituto di ricerca di Colonia, per conto di Delticom, e che ha interpellato oltre 5mila automobilisti e automobiliste, di età compresa tra i 18 e i 65 anni, provenienti da cinque Paesi europei, tra cui l’Italia. Continua a leggere

Orio al Serio chiuso, a Malpensa il traffico passeggeri cresce del 50 per cento

Si è svolto senza problemi il trasferimento dei voli dall’aeroporto di Bergamo Orio al Serio – chiuso per lavori fino al 2 giugno – a Milano Malpensa iniziato martedì, con la partenza alle ore 6:15 del volo con destinazione Parigi Beauvais (Ryanair). L’operatività dello scalo è stata sempre regolare e non si sono registrate ripercussioni sul normale svolgimento delle operazioni dello scalo. Con lo spostamento dei voli da Bergamo, Milano Malpensa gestirà un traffico passeggeri aumentato del 50 per cento. I transiti dei passeggeri saliranno infatti da 50 a 75mila al giorno e  i voli cresceranno da 260 a 350.  Continua a leggere

Serracchiani: Sì ai tagli, ma non sulla formazione per l’autotrasporto

La formazione per gli autotrasportatori è importante. Lo ha detto Debora Serracchiani, la responsabile Infrastrutture del Pd, al convegno Trasportare la ripresa organizzato da Confcommercio a Roma. Anche in tempi di spending review, di caccia ai tagli, il governo si deve impegnare per trovare i fondi necessari per continuare a favorire la formazione professionale degli autotrasportatori.  Continua a leggere

Il ministero dello Sviluppo economico: “Senza logistica nessuno sviluppo”

Il ministero dello Sviluppo economico in uno studio ha stilato una classifica delle 17 più importanti filiere italiane, quelle determinanti per la nostra struttura produttiva, che rappresentano l’80 per cento della struttura economica del Paese. In questa  classifica, realizzata tenendo conto di indicatori quali imprese, fatturato, valore aggiunto, costo lavoro, export,  la filiera della logistica è risultata essere uno degli assi portanti del nostro sistema, collocandosi, in termini di dipendenti, al terzo posto dopo le filiere delle costruzioni e dell’agro industriale, con il 6,9 per cento sul totale del costo del lavoro. Dati che testimoniano come la logistica sia una componente fondamentale della politica economica, e come da essa dipenda lo sviluppo del Paese e in particolare la qualità dello sviluppo. E come senza un progetto chiaro per la crescita della logistica l’Italia rischi di impoverirsi ulteriormente. Continua a leggere

Chi frena la ripresa economica dell’Italia? Chi non sa imporre una decisione

“Troppi conflitti istituzionali che paralizzano i progetti per nuove infrastrutture; troppe spinte localistiche che si sono imposte in assenza di un disegno nazionale capace di  decidere priorità, con tempi certi e finanziamenti certi: il  risultato è una serie di episodi, primo fra tutti l’Expo, per i quali oggi il Paese rischia di perdere credibilità.  Per evitare tutto questo occorre una chiara e netta ripartizione delle competenze tra i vari livelli di Governo: ecco perché bisogna, innanzitutto, modificare il Titolo V della Costituzione, che consenta  una chiara definizione del “chi fa cosa”, riservando i temi strategici nazionali alla competenza esclusiva dello Stato. Dopo un debat pubblic in Francia nessuno ha il diritto di intervenire”. Continua a leggere

Investitori in fuga dall’Italia? Con più logistica e meno burocrazia torneranno

“Gli investitori italiani ed esteri sono liberi di andare dove vogliono, ma una delle condizioni per tenerli in Italia, o per farceli venire, è l’efficienza del sistema logistico. Nei porti italiani oggi servono ancora 17 giorni per esportare un container contro gli 11 o addirittura gli 8 giorni negli scali del  Nord Europa. Sono tempi insostenibili, utili solo per far affondare i nostri porti e, con essi, la nostra economia”.  A denunciarlo è Paolo Uggè, vicepresidente nazionale di Confcommercio che intervenendo a Roma al convegno “Trasportare la ripresa” organizzato dall’associazione presieduta da Carlo Sangalli, è tornato a denunciare la difficile situazione del sistema portuale italiano, colpito e affondato da una burocrazia insopportabile e insostenibile che prevede decine e decine di controlli. Continua a leggere

Uggè: “Trieste e Napoli, due esempi di come l’Italia fa naufragare i suoi porti”

“Il sistema dei porti, che sono le porte di un Paese, attende da 20 anni esatti, ovvero dall’emanazione della legge numero 84, la propria riforma. Non possiamo che preoccuparci. Il ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Maurizio Lupi, ha presentato le linee di intervento sulla riforma portuale. Bene, un sistema economico  non può restare immutato, quando tutto è in continua trasformazione. Ma non basta: una legge per la funzionalità dei porti, anche se ottima, da sola non è sufficiente: occorre invece capacità politica di scegliere come sistema, definire i tempi e poi realizzare”. Continua a leggere