Camionisti brutti, sporchi e cattivi? Chi li dipinge così non sa la loro importanza

Troppo spesso quando coloro che decidono le strategie politiche ed economiche,  i cosiddetti policy makers, e l’opinione pubblica si occupano dei trasporti, le attenzioni vengono rivolte principalmente agli effetti negativi che questi generano: consumi energetici, inquinamento, congestione sono gli argomenti dominanti. Come se valutando un farmaco del foglio illustrativo ci si limitasse a leggere la parte dedicata agli effetti collaterali, tralasciando le indicazioni terapeutiche. L’obiettivo dell’analisi che Conftrasporto – Confcommercio ha presentato mercoledì 14 maggio a Roma, al convegno “Trasportare l’economia”, è stato proprio quello di provare a evitare, per una volta, un approccio parziale (e con una visuale distorta) ai temi del trasporto e della logistica, evidenziando come si debbano invece superare i vincoli sulle percorrenze e sulle dimensioni e frequenze dei carichi e sottolineando come oggi sia solo facile retorica e pura utopia parlare di chilometro zero, immaginando che tutti vendano solo nella stessa zona in cui producono. Continua a leggere

Chi frena la ripresa economica dell’Italia? Chi non sa imporre una decisione

“Troppi conflitti istituzionali che paralizzano i progetti per nuove infrastrutture; troppe spinte localistiche che si sono imposte in assenza di un disegno nazionale capace di  decidere priorità, con tempi certi e finanziamenti certi: il  risultato è una serie di episodi, primo fra tutti l’Expo, per i quali oggi il Paese rischia di perdere credibilità.  Per evitare tutto questo occorre una chiara e netta ripartizione delle competenze tra i vari livelli di Governo: ecco perché bisogna, innanzitutto, modificare il Titolo V della Costituzione, che consenta  una chiara definizione del “chi fa cosa”, riservando i temi strategici nazionali alla competenza esclusiva dello Stato. Dopo un debat pubblic in Francia nessuno ha il diritto di intervenire”. Continua a leggere