Convenzione delle Alpi, la Camera dice sì. Meno merci sui Tir, più trasporti sui treni?

Con il voto favorevole alla Camera, a larga maggioranza, l’Italia ha messo fine, dopo oltre 10 anni, alla procedura di ratifica del Protocollo trasporti della Convenzione Internazionale delle Alpi. Il protocollo diventa così giuridicamente vincolante sul territorio italiano, cambiando (sulla carta) strada sulla politica dei trasporti nelle Alpi, con l’obiettivo, in particolare, di  favorire il trasferimento del trasporto di merci dalla strada alla ferrovia. Come avverrà questo trasferimento in concreto non è dato a sapersi, anche alla luce del fatto che la politica del trasporto merci su treni negli ultimi anni in Italia ha viaggiato indietro tutta, tagliando risorse e strutture invece di aumentarle. Continua a leggere

Protocollo Trasporti, 12 anni dopo l’accordo l’Italia rinvia ancora la decisione

Tutto nuovamente rinviato per il Protocollo trasporti della Convenzione delle Alpi, accordo  approvato nell’ottobre 2000 ma fortemente osteggiato da tutti coloro, associazioni di autotrasportatori in testa, che non sono disposti ad accettare il fatto che l’accordo,  così come è stato formulato, possa limitare la realizzazione d’infrastrutture stradali attraverso le Alpi, impedendo dunque che l’Italia sia libera di prendere decisioni che riguardano il proprio territorio, il proprio Paese e il proprio sviluppo economico. Continua a leggere

Uggé: “Il Senato blocchi il Protocollo trasporti, o frenerà l’intera economia”

“Il Governo non può consentire colpi di mano agostani su un tema così decisivo per la competitività del Paese”. Con queste parole il vicepresidente di Confcommercio, Paolo Uggè, ha lanciato un appello alla vigilia dell’esame da parte del Senato del Ddl di ratifica del Protocollo trasporti della Convenzione delle Alpi, affinché il documento, che comporterebbe impedimenti alla realizzazione di ogni tipo di infrastruttura, anche se ritenuta necessaria per la nostra economia, all’interno del sistema alpino, non venga sottoscritto.  “Il Senato è chiamato a votare la ratifica del Protocollo trasporti della Convenzione delle Alpi senza che questo delicato tema sia stato esaminato in modo approfondito”, ha dichiarato Uggè, invitando tutti a rileggere con attenzione il documento anche in considerazione del fatto che”, ha sottolineato il vicepresidente di Conftrasporto, alla luce del fatto che il Parlamento italiano, in ben dieci anni dalla sottoscrizione, non l’ha ratificato. Continua a leggere

“Impedire nuove infrastrutture sulle Alpi significa mettere l’Italia in ginocchio”

“Sembra quasi che la mano destra non conosca ciò che fa la sinistra. Il Governo e le forze politiche giustamente da una parte individuano la necessità di favorire lo sviluppo e la competitività del sistema Paese, mentre dall’altro consentono che, attraverso la ratifica del protocollo trasporti, che è parte della Convenzione delle Alpi, si mettano freni alla possibile realizzazione di interventi infrastrutturali nell’arco alpino o nel sistema di accesso”. Con queste parole Paolo Uggè, presidente nazionale di Fai Conftrasporto, ha commentato gli esiti del dibattito in Commissione esteri del Senato dove la questione della ratifica del protocollo trasporti (capitolo importantissimo del trattato internazionale sottoscritto da Austria, Francia, Germania, Italia, Liechtenstein, Principato di Monaco, Slovenia e Svizzera oltre che dalla Comunità europea, con l’obiettivo di garantire una politica comune per un territorio sensibile e complesso come quello  alpino, coordinando a livello internazionale gli interventi) è tornata “sotto esame”a distanza di alcuni mesi da quando era stata stralciata. Continua a leggere

Convenzione delle Alpi, l’Italia sarà libera di decidere quali infrastrutture realizzare

Si è conclusa la querelle sulla Convenzione delle Alpi, con il voto al Senato che ha stralciato dalla ratifica della Convenzione delle Alpi  il Protocollo trasporti. ”È una decisone responsabile che eviterà di limitare l’autonomia dello Stato italiano nelle scelte di realizzare interventi infrastrutturali all’interno del sistema alpino”, ha commentato il vicepresidente di Confcommercio con la delega ai trasporti, infrastrutture e logistica, Paolo Uggè, aggiungendo che “non si comprende come si possa far passare un’operazione economica che avvantaggia economie concorrenti alla nostra con la tutela delle Alpi. Continua a leggere

Bocciato il protocollo trasporti delle Alpi. Legambiente: colpa dei camionisti

È molto critica la posizione di Legambiente sulla mancata ratifica da parte della Camera dei Deputati del Protocollo Trasporti della Convenzione delle Alpi. “Per l’ennesima volta da 11 anni a questa parte”, si legge in un comunicato stampa degli ambientalisti, “il nostro Paese ha sciupato un’altra occasione per entrare nel tavolo dei Paesi europei confinanti con cui discutere di politiche e infrastrutture dei trasporti”.   Continua a leggere

Uggé: “Valtellina e Valcamonica aspettano il traforo del Mortirolo”

Nei giorni scorsi le sue attenzioni erano tutte puntate sull’approvazione, da parte della Commissione Esteri della Camera, della Convenzione delle Alpi e, in particolare, sullo stralcio del protocollo trasporti, “primo passo fondamentale sul cammino dell’autonomia dello Stato italiano nel decidere gli interventi infrastrutturali all’interno del sistema alpino”. Ora l’attenzione di Paolo Uggè, presidente nazionale di Fai Conftrasporto, torna a concentrarsi sull’ostacolo naturale rappresentato dalle montagne che separano l’Italia dal resto d’Europa e sulle possibilità di superare questo ostacolo che, ha più volte sottolineato Paolo Uggè, “penalizza pesantemente l’autotrasporto del nostro Paese”. Continua a leggere