La Corte di Cassazione ha confermato la condanna inflitta al dirigente dell’Ufficio tecnico del Comune di Acqui Terme (Alessandria) per aver tenuto in cattivo stato una parte di manto stradale sul quale si era creata una bolla di bitume, rialzata rispetto al piano di camminamento e pericolosa in quanto difficilmente visibile e non segnalata. Come ha scritto venerdì “Il Messaggero” “il responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune incaricato della manutenzione ordinaria di strade e marciapiedi risponde del reato di lesioni colpose in caso di incidenti ai pedoni inciampati a causa del manto stradale in cattive condizioni non immediatamente visibili”. Continua a leggere
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L’Aci sui cantieri, la sicurezza
per la circolazione è migliorata
Molti automobilisti e camionisti quando li incontrano per strada si innervosiscono. Per i disagi che provocano e, almeno fino a qualche tempo fa, per la pericolosità. Ma ora le cose sono cambiate. I cantieri stradali non presentano più le criticità del passato per la circolazione e le ripercussioni sul traffico sono piuttosto limitate. È quanto emerge dalla prima indagine sui cantieri stradali urbani realizzata dall’Aci e da altri 16 Automobile Club europei nell’ambito del programma EuroTest della Federazione Internazionale dell’Automobile. Continua a leggere
Auto troppo silenziose? Da Toyota arriva l’allarme salva-pedoni
A volte il progresso può essere molto pericoloso. È il caso delle nuove auto, soprattutto le ibride, sempre più silenziose. E per questo difficili da sentire per i pedoni. Ragioni che hanno spinto i costruttori d’auto e anche qualche politico a pensare a delle soluzioni. Lo scorso gennaio il ministero dei Trasporti giapponese aveva chiesto ai produttori di auto di dotare le vetture ibride di allarmi acustici che ne segnalassero chiaramente la presenza ai pedoni, a causa della particolare silenziosità dei motori misti benzina-batterie a bassa velocità. Una richiesta accolta dalla Toyota che la prossima settimana lancerà in Giappone un nuovo dispositivo di sicurezza per l’ibrida Prius, che tramite un allarme sonoro avvertirà i pedoni della presenza dell’auto nei paraggi. Continua a leggere
Troppe bugie sull’autotrasporto, l’Unatras lancia l’operazione verità
“C’è chi per pilotare l’informazione dove gli fa più comodo può disporre come vuole di ampi spazi nelle cronache di quotidiani nazionali, facendo pubblicare veline a comando, e chi per fare controinformazione corretta, per smascherare le bugie raccontate da qualcun altro, deve acquistare pagine pubblicitarie su un giornale”. Così, con amarezza mista a sarcasmo, il presidente di Fai Conftrasporto Paolo Uggè ha commentato la decisione di Unatras di acquistare una pagina pubblicitaria su “Il Giornale” di Vittorio Feltri nell’edizione di domani, mercoledì 28 luglio, per lanciare quella che gli autotrasportatori hanno già ribattezzato “l’operazione verità”. Continua a leggere
Guidare parlando al telefonino moltiplica per 4 il rischio incidenti
“Prendere in mano un cellulare in auto porta a percorrere 90 metri senza guardare la strada”. L’allarme è stato lanciato sulle colonne del quotidiano “La Repubblica” dal presidente della Fondazione Ania, Sandro Salvati secondo il quale “questo succede in condizioni ottimali, cioè compiendo un gesto in soli tre secondi e mantenendo la velocità nei limiti consentiti dalla legge. Parlando poi al telefono”, aggiunge Salvati, “si aumenta addirittura di quattro volte il rischio di incidenti”. Continua a leggere
I trasporti si fermeranno di nuovo? Ecco a chi dovrete dare le colpe
L’Italia sta correndo un grave e sempre più reale rischio, quello di un nuovo fermo delle imprese di trasporto. Un rischio ormai vicinissimo, considerato che il conto alla rovescia è già partito da troppo tempo e che il termine ultimo per avere risposte concrete, e non solo facili promesse, è fissato per la prossima settimana (questa è la scadenza che il sottosegretario Bartolomeo Giachino si è preso). Se per allora il Governo continuerà a dimostrare di non saper comprendere il senso delle proposte che le associazioni più rappresentative dell’autotrasporto da tempo stanno avanzando, il blocco appare inevitabile. Continua a leggere
Vecchi, sbiaditi e nascosti, Palermo
è piena di cartelli stradali irregolari
Vecchi e sbiaditi, nascosti dalla vegetazione o dalle pubblicità. I cartelli stradali di Palermo non aiutano di certo automobilisti, motociclisti o camionisti. Guidatori che non ricevono una mano nemmeno dalla segnaletica orizzontale, in alcuni punti della città addirittura inesistente. La denuncia arriva da Assosegnaletica che sta effettuando un viaggio per l’Italia per verificare lo stato della segnaletica. E la prima tappa siciliana dell’indagine, Palermo appunto, non è stata certo incoraggiante: il 77 per cento dei segnali è irregolare. Continua a leggere
La sicurezza stradale?
Cade nelle buche sull’asfalto
Abbiamo rappresentato più di una volta, sommessamente, la necessità di garantire un livello di manutenzione sulle infrastrutture stradali. I risultati sono stati scarsi. Ora, raccogliendo le troppe segnalazioni che provengono non solo dagli operatori del trasporto merci, ma anche da semplici cittadini stanchi di pagare per le conseguenze dell’inadeguata manutenzione che produce danni ad automezzi e a persone, siamo costretti ad abbandonare i toni sommessi per gridare il nostro: basta! Continua a leggere
Perché nessuno vuol licenziare
gli autisti che guidano drogati?
“L’Italia è un Paese che ama farsi del male da solo. E poi, puntualmente, si piange addosso. Sta accadendo con le tragedie in montagna, per le quali sarebbe bastato far pagare le spese dei soccorsi (migliaia di euro) a coloro che irresponsabilmente vanno a fare fuoripista e provocano slavine quando c’è il massimo allarme, per far passare la voglia a tanti irresponsabili di continuare a comportarsi da tali. Sta succedendo con la sicurezza stradale che oggi ci ripropone la dura realtà di autisti di mezzi pubblici che usano droga, cocaina. Comportamenti non più solo irresponsabili, ma autenticamente criminali, che mettono a repentaglio la vita di decine di passeggeri. Eppure, nei 500 emendamenti presentati alla riforma del Codice della strada non c’è traccia di richieste di sanzioni più severe per questi criminali. Continua a leggere
Stragi sulle strade, i numeri dicono che al volante siamo irresponsabili
Venti persone morte, sette delle quali con meno di 30 anni d’età. È questo il pesante bilancio del fine settimana di Natale sulle strade italiane, funestate ancora una volta da gravissimi incidenti, la metà dei quali, dicono le statistiche, sono stati causati dalla perdita di controllo del veicolo da parte del conducente, mentre sette delle vittime sono state coinvolte in altrettanti incidenti avvenuti nella fascia oraria che va dalle 22 alle 6 del mattino. Continua a leggere