“Ventiseimila Tir “fuggiti” dall’Italia dal 2008 al 2013 per consentire ad altrettanti autotrasportatori di poter continuare a lavorare, perché solo trasferendosi in Paesi dove il costo del lavoro poteva consentire di essere concorrenziali molti imprenditori del trasporto avrebbero potuto evitare di chiudere l’attività. Quante altre centinaia, migliaia di imprese dovranno ancora fuggire dal nostro Paese prima che il Governo cambi la sua politica dell’autotrasporto? Cosa dobbiamo fare per far capire che per le imprese italiane di autotrasporto è impossibile poter essere competitive in Europa, che l’insostenibile costo del lavoro, non causato dalla retribuzione al lavoratore talvolta uguale ai Paesi dell’Est, ma dagli oneri sociali e contributivi che gravano a dismisura sul costo totale del dipendente, obbliga le imprese italiane a delocalizzare? Continua a leggere
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Il Giornale: “Se vuoi fare il camionista oggi sei costretto a fingerti romeno”
Vuoi fare il camionista? Devi fingerti romeno. È questo il titolo dell’articolo scritto da Giuliana De Vivo e pubblicato nell’edizione di oggi de Il Giornale per raccontare come, nell'”Italia che finisce fuori strada” gli autisti italiani siano “costretti a iscriversi ad agenzie interinali dell’Est. Con meno diritti per loro e meno introiti per il fisco”. Un articolo inchiesta per denunciare come chi oggi fa questa professione non solo sia pagato meno, ma anche spogliato di assistenza sanitaria e di contributi pensionistici. “Una nuova schiavitù strutturata”, denuncia il quotidiano diretto da Alessandro Sallusti, che “lede i loro diritti ma sottrae anche soldi alle casse dello Stato. E rischia di contribuire alla crisi di un intero comparto, quello del trasporto su gomma, su cui viaggia l’80 per cento delle merci in Italia”, considerato che “la nuova schiavitù sconfina verso Est, nelle agenzie del lavoro di Polonia, Romania, Repubblica Ceca, Slovenia, dove i camionisti italiani ora vanno a iscriversi autodelocalizzandosi. Continua a leggere
“Assologistica invece di autobocciarsi per i danni causati sale in cattedra a dar lezioni”
“Anziché riflettere sulle croniche inefficienze a danno delle imprese di trasporto create dalle imprese che lui stesso rappresenta, al punto da trascinarle all’impossibilità di continuare a fare impresa, il presidente di Assologistica Carlo Mearelli si permette addirittura di dare lezioni in un momento critico per tutto l’autotrasporto italiano. Col solo risultato, purtroppo, di fare affermazioni scorrette oltre che inopportune, lanciando provocazioni che non servono a niente se non a causare confusione e possibili nuovi danni. Al signor Mearelli voglio anche ricordare che con le sue affermazioni non ha fatto altro che scopiazzare quanto affermato anni fa da da qualcuno molto più importante di lui, il ministro dei Trasporti in carica nel 2007, per commentare un fermo che a suo dire non sarebbe riuscito. Tutti ricordano come finì nel dicembre del 2007”. Continua a leggere
Gli autotrasportatori vogliono davvero lo sciopero? Dal Lazio arriva il primo sì
Mentre al Truck Emotion di Monza, evento dedicato al mondo dell’autotrasporto merci in programma fino a domenica all’autodromo, Paolo Uggè, presidente nazionale di Fai Conftrasporto, e Amedeo Genedani, presidente nazionale di Confartigianato Trasporti, annunciavano la concreta possibilità di un fermo nazionale dell’autotrasporto qualora “la base degli associati lo avesse richiesto” , una richiesta in questo senso è arrivata dal Lazio dove era in corso l’assemblea degli associati della regione. Continua a leggere
Registro elettronico delle imprese e più controlli contro il cabotaggio abusivo
“Il fenomeno del cabotaggio è un problema da affrontare e risolvere con urgenza e con strumenti adeguati, come per esempio un nuovo Registro elettronico nazionale (Ren) come riferimento unico per le imprese di trasporto. L’unico modo per contrastare il cabotaggio abusivo è aumentare la legalità e ciò si ottiene aumentando i controlli, anche attraverso strumenti come il Ren”. A sostenerlo è la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, che incontrando a Roma il presidente e il segretario della Fai Conftrasporto del Friuli Venezia Giulia, Davide Interbartolo e Oscar Zorzi, affiancati dal presidente nazionale e dal segretario generale della federazione autotrasportatori italiani Paolo Uggè e Pasquale Russo oltre che dal segretario generale di Assotir, Claudio Donati, ha voluto assicurare il proprio impegno personale nell’interessare Palazzo Chigi e il ministro dei Trasporti per un sollecito intervento in favore del sistema dell’autotrasporto. Continua a leggere
Conftrasporto e Confcommercio, insieme potranno percorrere molta strada
“Per il mondo dell’autotrasporto non sarà indispensabile solo ritrovare quell’unità senza la quale i suoi rappresentanti potranno sedersi ai tavoli che contano e avere voce in capitolo. Per poter “contare” ai tavoli che “contano” sarà importante anche rafforzare le alleanze confederali”. Ne è assolutamente certo Paolo Uggè, riconfermato alla presidenza di Fai Conftrasporto, che indicando al consiglio nazionale dell’associazione le strade da seguire nel prossimo triennio per rilanciare il settore, ha ripetutamente sottolineato l’importanza di “fare squadra” anche con altre realtà associative “esterne” al mondo dell’autotrasporto su battaglie condivise. Associazioni come Confcommercio, federazione di cui Paolo Uggè è vicepresidente nazionale e con la quale da anni Fai Conftrasporto condivide strategie e sfide . Continua a leggere
L’autotrasporto italiano in Europa parte svantaggiato per un sovraccarico di costi
“Essere competitivi nei confronti di altri concorrenti dello stesso Paese non è più sufficiente. Per garantirsi davvero un futuro l’autotrasporto italiano deve diventare concorrenziale nei confronti di altre nazioni. Ma per farlo il mondo dell’autotrasporto italiano dev’essere messo nelle condizioni di poter gareggiare alla pari, sostenendo gli stessi costi delle aziende spagnole, slovene, greche, perché altrimenti la partita è persa in partenza, perché nessuno può pensare di giungere al traguardo per primo se parte con un peso maggiore da trasportare, con una zavorra che lo rallenta”. È questo il messaggio che Pasquale Russo, segretario nazionale di Conftrasporto, ha lanciato dal palco della sala convegni del Grand Hotel de la Ville di Parma che ha ospitato la ventisettesima assemblea congressuale della Fai, la federazione autotrasportatori italiani. Continua a leggere
Il futuro dell’autotrasporto passa da Parma con l’assemblea nazionale della Fai
Tre giorni per analizzare quanto ha realmente fatto la politica per il mondo dell’autotrasporto e quanto potrà realisticamente fare: per capire quale futuro vedono gli addetti ai lavori, ma anche che rapporto hanno le imprese di autotrasporto e i loro dipendenti con le associazioni di categoria che li rappresentano. E, ancora, tre giorni per decidere chi sarà, nei prossimi anni, a guidare gli associati Fai, con l’elezione del nuovo consiglio nazionale. Tutto questo rappresenta la 21ª assemblea congressuale della Fai, la Federazione italiana autotrasportatori, in programma da venerdì 13 a domenica 15 giugno al Grand’Hotel de la Ville di Parma. Un appuntamento caratterizzato da una scelta di fondo: tracciare il bilancio della situazione dell’autotrasporto guardandolo dall’interno, mettendo al centro del dibattito proprio il lavoro, come lo vivono quotidianamente gli autotrasportatori.
Imprese di trasporto fantasma, ecco come smascherarle con i controlli dell’Albo
Tenere l’elenco degli iscritti, promuovere e tutelare l’immagine della categoria, adottare iniziative per la formazione”. Sono questi gli obiettivi per i quali è nato il Comitato centrale dell’Albo nazionale degli autotrasportatori, organismo che, dopo la conferma da parte del ministero dei Trasporti dell’accoglimento della domanda per la sua ricostituzione, è pronto a ripartire. Con un carico di importanti novità, come conferma Pasquale Russo, segretario nazionale di Conftrasporto. “Con la comunicazione da parte del ministero dei Trasporti si è concluso l’iter procedurale necessario a individuare le associazioni titolate a comporre il comitato centrale dell’Albo degli autotrasportatori, organismo che dovrebbe diventare il soggetto che garantisce sicurezza e regolarità del mercato e degli operatori iscritti, sulla base delle nuove competenze fissate dalla Legge di Stabilità”, spiega Pasquale Russo. Continua a leggere
Russo: Il Governo dica se vuole un autotrasporto italiano o se vuole svenderlo
“L’autotrasporto è un settore che molto spesso viene definito, anche dalla stampa, un settore assistito dallo Stato. In realtà è una categoria che paga sei volte tanto, fiscalmente, quello che riceve, è un bancomat dal quale lo Stato continua a prelevare offrendo in cambio poco, spesso pochissimo, dimenticando di mantenere gli impegni sottoscritti, come sta accadendo ancora una volta oggi rispetto agli accordi presi nel novembre scorso, con un Governo che, non avendo i fondi per coprire gli 80 euro in busta paga in più promessi agli italiani, chiede nuovi tagli al mondo dell’autotrasporto. Una richiesta inaccettabile anche perché fatta a un settore, l’autotrasporto, già pesantemente penalizzato”. Continua a leggere
Formazione nell’autotrasporto, Colato resta presidente dell’Istituto Remondini
Il vicepresidente della Consulta dell’autotrasporto in seno al Ministero e presidente della Fai di Como Giorgio Colato è stato confermato alla presidenza dell’Istituto Mario Remondini, scuola di formazione dell’autotrasporto. Per Colato si tratta di una conferma per il prossimo triennio alla guida dell’Istituto Nazionale di Formazione IMR, il massimo organismo italiano per il settore dell’autotrasporto merci. Continua a leggere
Uggè: “La politica acceleri sui trasporti o finirà col frenare l’intera economia”
Dieci azioni da compiere per far sì che un nuovo modello di trasporti, integrati con una nuova cultura della logistica, torni a trainare l’economia italiana, torni a essere l’asse portante dello sviluppo del Paese. A illustrarle al Governo, rappresentato per l’occasione dal ministro per le Infrastrutture e i Trasporti Maurizio Lupi, ma anche ad altri esponenti politici di spicco che hanno già confermato la loro adesione, come Antonio Tajani, Debora Serracchiani, saranno i responsabili di Confcommercio Conftrasporto che mercoledì 14 maggio a Roma, nella sede di Confcommercio in piazza Giuseppe Gioachino Belli 2, hanno organizzato un convegno intitolato “Trasportare la ripresa”. Continua a leggere
Scocca l’ora della verità per i costi minimi per la sicurezza del trasporto merci
Per i costi minimi di sicurezza dell’autotrasporto scatterà il semaforo rosso perché violano i trattati europei impedendo la libera contrattazione tra imprese, o invece si accenderà il semaforo verde perché ben più importante della contrattazione è la garanzia di offrire maggior sicurezza su strade e autostrade, rendendoli dunque compatibili con la normativa comunitaria in quanto soddisfano il requisito dell’utilità sociale? La risposta giungerà dalla Corte di giustizia europea, che lunedì 7 aprile ha fissato a Strasburgo la prima udienza per esaminare la richiesta, avanzata dai giudici del Tar del Lazio, di un pronunciamento sulla legittimità dei costi minimi dell’autotrasporto. Continua a leggere
Russo: “Sui tagli all’autotrasporto c’è chi sa e chi invece parla senza sapere”
“Continuano gli inutili distinguo e i tentativi di provocare personalmente chi è abituato a rispondere con i risultati del proprio lavoro. Il presidente di Fai Conftrasporto Paolo Uggé lo ha già detto bene nelle sue ultime comunicazioni settimanali: questo atteggiamento è assolutamente improduttivo sia sul fronte delle possibili reazioni personali, che forse qualcuno sta tentando di provocare, sia e soprattutto sul fronte degli interessi delle imprese”. Con queste secche parole il segretario generale di Conftrasporto, Pasquale Russo, ha replicato, attraverso il portale www.conftrasporto.it, alla polemica avviata dal presidente di Cna Fita, Cinzia Franchini, firmataria nei giorni scorsi di una lettera al ministro ai Trasporti Maurizio Lupi, dal titolo, in stile Settimana enigmistica, “Autotrasporto: il ministro Lupi rispetti gli impegni con la categoria e non quelli con i lobbisti di chi sa chi”, in cui commentava la scompardsa di una parte dei fondi dedicati all’autotrasporto (cliccate qui per leggere la notizia) . Continua a leggere
Campus Truck insegna a guidare le imprese di autotrasporto nel nuovo mercato
Emanuela Bertoni, dell’omonima azienda di autotrasporti, ha aderito al progetto perché convinta che “l’eccellenza si possa ottenere solo affiancando le scelte strategiche con un’attenzione quotidiana ai livelli di professionalità e produttività”. Ilaria Galli, dell’azienda Galli ecologistica, perché “in un panorama lavorativo di sempre maggiore competitività ciò che può davvero rappresentare un’efficace chiave di successo è una formazione che metta gli operatori del settore dell’autotrasporto al passo con i tempi”. E, ancora, Massimo Taddei, della Movart traslochi, ha “deciso di sostenere Campus Truck perché offre l’opportunità a imprese e talenti di entrare in contatto tra loro”, e perché “le normative cambiano velocemente, i sistemi informatici anche, il mercato internazionale è il futuro e per tutto questo occorre una preparazione idonea”. Continua a leggere