Camion controllati a distanza: così la Polizia può andare a colpo sicuro su chi viola le norme

Un sistema composto  da un’antenna che “cattura” i dati trasmessi dai cronotachigrafi dei camion  in transito, senza doverli fermare,  e li  analizza sulla base di 19  parametri  stabiliti dall’Unione europea, tra cui la velocità, la posizione rilevata ogni tre ore di guida,  i chilometri percorsi. E che, nel caso  emergano segnali d’irregolarità, “avverte” gli uomini di pattuglia di  fermare quel veicolo per un controllo approfondito. E’ questa la nuova “frontiera” dei controlli sui mezzi pesanti fatto partire dal Comune di Piacenza  avviando un   controllo da remoto del cronotachigrafo  dei veicoli industriali, possibile sugli automezzi immatricolati dopo il 15 giugno 2019, che ha dato immediatamente risultati “importanti”: nel primo giorno di controlli, scattati al casello autostradale di Piacenza Sud, sono state ben 22 le violazioni  accertate su una decina di veicoli  finiti nel mirino dei “telecontrolli” con le imprese sanzionate in particolare per  superamento dei periodi di guida, mancato rispetto dei tempi di riposo giornalieri e settimanali, ma anche mancanza di documenti di servizio e  omissioni dell’azienda nelle regolare tenuta dei documenti stessi, fino a casi di alterazione o malfunzionamento dei dispositivi. Un’operazione sicurezza destinata a scoprire più facilmente i camion fuorilegge con la prospettiva di smascherarne sempre di più considerato che da agosto il telecontrollo potrà ottenere anche  altre informazioni sui tempi di guida e che  all’antenna in dotazione predisposta per l’installazione su un varco fisso si aggiungeranno i controlli con dispositivo mobile. “In questo modo si ottimizzano i nostri tempi di presidio e intervento: anziché bloccare in modo generalizzato tutti i mezzi pesanti di passaggio, si agisce in modo puntuale e mirato sulle irregolarità”, ha commentato , il  comandante della Polizia locale di Piacenza, Mirko Mussi.

Una risposta a “Camion controllati a distanza: così la Polizia può andare a colpo sicuro su chi viola le norme

  1. Semplicemente un altro modo di fare cassa. I controlli non vanno fatti solo in strada, ma nelle aziende. Anche perche’ un italiano ha un tipo di trattamento, uno straniero un altro, alla faccia dell’Europa unita. Si cominciasse, come in altri stati, che la nazionalita’ del contratto deve essere la stessa della sede dell’azienda e/o dell’autista. E a controllare il cabotaggio, ma soprattutto i divieti delle pause delle 45 ore, dato che vale solo in flagranza di reato. Ma e’ piu’ comodo andare a multare uniche 26 giorni fa, causa gli esterni cantiere, ha in maniera criminale fatto ben 4.36 minuti di guida…

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