Codice della strada: più sarà breve e chiaro, meno saranno i pericoli per chi la usa

La riforma del Codice della strada è una priorità, e non è possibile non apprezzare un’opera di rivisitazione improntata su chiarezza e brevità, a beneficio di un’attuazione più efficace delle norme in modo che si possa intervenire con tempistiche più celeri quando si tratta di intervenire sulle norme tecniche, condizionate dalle continue evoluzioni tecnologiche o quando esse derivano da normative europee è la strada giusta. Parola di Riccardo Morelli, presidente di Anita, che applaude l’approvazione, da parte del Consiglio dei ministri, del disegno di legge sulla sicurezza stradale e della delega per la riforma del Codice della strada nell’ottica di un ammodernamento del testo normativo. Continua a leggere

Piste ciclabili, una striscia di vernice sull’asfalto non impedisce che in sella si continui a morire

Le città italiane, rispetto a quelle di altri Paesi primi fra tutti  quelli del Nord Europa, non hanno sempre gli spazi per consentire la presenza di piste ciclabili, ma non possiamo certo pensare di passare le  settimane a leggere di cittadini gravemente feriti, o peggio, che perdono la vita in incidenti tra auto, camion e biciclette – monopattini, molte volte gravissimi. Quello che sta accadendo, in particolare a  Milano, è preoccupante, Bisogna dare una risposta seria immediatamente. A chiedere un intervento che difenda davvero i ciclisti, “con infrastrutture vere  e non con semplici linee divisorie” Continua a leggere

Sicurezza stradale: “sulla carta” è aumentata, per strada avverrà solo con piu’ controlli

Obbligo di montare sulla propria auto l’alcolock (il sistema che impedisce l’avvio del motore se il tasso alcolemico del guidatore è superiore allo zero) per chi in passato è già stato condannato per aver guidato dopo aver bevuto alcolici, e divieto per i neopatentati di mettersi alla guida di veicoli di grossa cilindrata prima dei tre anni dal momento del conseguimento della patente: sono due fra le principali novità previste dal disegno di legge approvato in Consiglio dei ministri in tema di sicurezza stradale, insieme con il rafforzamento delle misure di contrasto alla guida sotto l’effetto di droghe, con la decisione di rendere punibile, a prescindere dallo stato di alterazione psico-fisica, chiunque si sia messo al volante dopo aver assunto sostanze stupefacenti, facendo scattare il ritiro immediato della patente in caso di positività al test rapido  e il successivo divieto di conseguire il titolo di guida per tre anni. Continua a leggere