Trasporto aereo, le compagnie prevedono un 2010 in crescita

Secondo l’ultima indagine trimestrale della Iata (International Air Transport Association), le compagnie aeree aircargo prevedono per il 2010 un concreto aumento della domanda di trasporto. Sono i top manager delle compagnie associate ad affermarlo. Oltre l’82 per cento di questi prevede, tenuto conto dei primi dati statistici rilevati per questo nuovo anno, un aumento della domanda di servizi, certamente nel settore trasporto passeggeri. Non agli stessi livelli percentuali, ma certamente meritevole di considerazione anche la previsione in positivo concernente l’aircargo: un ben augurante +72 per cento. Continua a leggere

Continental combatte la crisi
con investimenti e nuovi prodotti

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In un momento di crisi generale a livello europeo, Continental ha deciso di viaggiare controcorrente e di effettuare importanti investimenti. “Continental ha deciso di fare l’opposto di quello che ha fatto la concorrenza in questo momento”, spiega Michael Maertens, vice presidente business unit Industrial Tires Continental. “Abbiamo aumentato del 20 per cento la forza vendite e abbiamo lanciato una serie di prodotti nuovi. Uno di questi è stato disegnato proprio per il settore aeroportuale e permette di risparmiare energia e costi, oltre a ridurre l’impatto ambientale”.

Treni: aumentano i pendolari,
ma gli investimenti restano pochi

Sono due milioni e 630mila i cittadini che ogni giorno usano il treno per spostarsi da casa al lavoro o nel luogo dove studiano. Un lungo convoglio di pendolari che, anno dopo anno, sta aggiungendo sempre più vagoni. Rispetto al 2007, infatti, c’è stata una crescita dell’8,2 per cento, che significa duecentomila viaggiatori in più sulle linee regionali. I dati in questione sono stati diffusi da Legambiente che ha realizzato il rapporto Pendolaria, giunto alla quarta edizione. Quella dei treni è la principale voce della domanda di trasporto ferroviario in Italia, in un rapporto di 9 a 1 rispetto ai passeggeri trasportati ogni giorno sulle linee a lunga percorrenza (300 mila passeggeri circa). Continua a leggere

L’autotrasporto è a rischio,
anche Anita sostiene il fermo

Le imprese di autotrasporto non sono più in grado di sostenere gli effetti della crisi. È a repentaglio la loro sopravvivenza e il rischio di destrutturazione e di fallimento è altissimo. Con queste parole Anita, l’associazione nazionale delle imprese di autotrasporto di Confindustria, ha deciso di sostenere il fermo di cinque giorni, dal 9 al 13 dicembre, proclamato da Unatras. “L’autotrasporto italiano non può più attendere”, ha sottolineato il presidente di Anita, Eleuterio Arcese, “necessita di interventi immediati, e non solo in termini di risorse ma di una vera e propria riforma strutturale del settore, per recuperare competitività e aumentare i livelli di produttività”. Continua a leggere

Matteoli: dal presidente delle FS critiche sbagliate e gratuite

“Quanto dichiarato oggi dall’amministratore delegato delle FS caratterizza sin dal maggio 2008 la strategia politica e il mio operato di ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. Mi sorprende e meraviglia che Moretti non se ne sia ancora accorto”. Così il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli ha replicato a quanto affermato da Mauro Moretti, amministratore delegato di Ferrovie al forum “Mercintreno”. Continua a leggere

Sull’esempio dell’Europa
investiamo sull’intermodalità

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Spostare le merci dalla strada ai treni e alle navi. In una sola parola: intermodalità. Di questo tema parla il vicepresidente di Fai Conftrasporto, Luigi D’Auria, che evidenzia come in Francia, Spagna e Germania ci sia stato un grosso sviluppo di questa modalità di trasporto. In Italia la situazione, invece, è molto diversa.

Logistica, il Nordafrica
si prepara a sorpassare l’Italia

C’è una notizia, apparsa sul Sole 24 Ore nei giorni scorsi, che dovrebbe destare preoccupazioni nel nostro Governo. Il Nordafrica sta decidendo di investire  40 miliardi di euro per potenziare la logistica verso il Sud dell’Europa, dimostrando così di voler dare un seguito, concreto, agli annunci fatti nei mesi scorsi.

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Autotrasporto, ecco i numeri
di una crisi sempre più profonda

Poco prima delle vacanze estive, Fai Conftrasporto ha svolto un’indagine sulle aspettative dei nostri imprenditori alla ripresa autunnale intervistando un significativo campione di responsabili di imprese con sede nel nord, nel centro e nel sud del Paese. Il primo (preoccupante) dato emerso  è che il 70 per cento delle persone intervistate ha ammesso di non aver potuto fare investimenti negli ultimi due anni e non pensa di realizzarne in un prossimo futuro. Il secondo dato, ancora più allarmante, è che il 18,5 per cento delle imprese, dislocate in gran parte nel Sud, non riprenderanno l’attività. Chiuderanno definitivamente i battenti, dopo aver tentato inutilmente di fronteggiare la crisi,  mentre un 31,5 per cento dei titolari di imprese intervistati  spera di poter mantenere aperta l’attività anche se teme, entro la fine dell’anno, in assenza di consistenti aiuti, di ritrovarsi nella condizione di non poter proseguire l’attività.

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