L’Aias dice no al fermo dell’autotrasporto: “L’unica strada è quella del dialogo”

L’Aias, Associazione imprese autotrasportatori siciliani, non aderirà al fermo dei trasporti indetto dall’8 al 13 luglio da Trasporto Unito. A confermarlo è il presidente, Giuseppe Richichi, che con un comunicato stampa ufficializza la revoca dalla manifestazione, sottolineando “l’autonomia di Aias da Trasporto unito e dal recente coordinamento autotrasporto siciliano”. Continua a leggere



Russo: “L’autotrasporto per ripartire ha bisogno non di proteste ma di proposte”

“La crisi economica globale sta mettendo in gravissime difficoltà il mondo dell’autotrasporto così come praticamente ogni altro settore, ma non è certo stilando documenti zeppi di chiacchiere senza indicare una possibile soluzione, concreta e sostenibile, che si risolvono i problemi”. Ad affermarlo è Pasquale Russo, segretario nazionale di Unatras, che commentando il fermo dei trasporti proclamato per lunedì da Trasporto Unito, ha evidenziato come sia “comprensibile la delusione e la rabbia dei lavoratori di fronte a mille problemi”, ma ha sottolineato come questa delusione non debba trasformarsi “in azioni inutili e addirittura dannose”. Continua a leggere



La Fai Liguria contro il fermo dei trasporti: “Sarebbe inutile e dannoso per l’economia”

Anche se sono oggettivamente messi in condizioni di non poter lavorare rispettando le regole, anche se sono frustrati, rabbiosi e stremati, anche se sono ormai privi di fiducia nelle istituzioni e perfino nelle associazioni da cui sono rappresentati (associazioni che hanno creduto nella legge sulla sicurezza e stanno facendo tutto quanto possibile perhè venga rispettata), gli autotrasportatori  commetterebbero comunque un grave errore se decidessero di aderire a un eventuale fermo dei trasporti organizzato con l’obiettivo di chiedere il pagamento delle fatture di trasporto da 60 a 30 giorni e l’indicazione della tariffa obbligatoria per tutti derivante dai costi gestionali di un’azienda di autotrasporto. Continua a leggere



I trasporti si fermeranno di nuovo? Ecco a chi dovrete dare le colpe

L’Italia sta correndo un grave e sempre più reale rischio, quello di un nuovo fermo delle imprese di trasporto. Un rischio ormai vicinissimo, considerato che il conto alla rovescia è già partito da troppo tempo e che il termine ultimo per avere risposte concrete, e non solo facili promesse, è fissato per la prossima settimana (questa è la scadenza che il sottosegretario Bartolomeo Giachino si è preso).  Se per allora il Governo continuerà a dimostrare di non saper comprendere il senso delle proposte che le associazioni più rappresentative dell’autotrasporto da tempo stanno avanzando, il blocco appare inevitabile. Continua a leggere



L’autotrasporto non si fermerà a meno che non sia costretto a farlo

La prossima settimana sarà decisiva per scoprire se l’Italia tornerà a fermarsi come accaduto nel dicembre di tre anni fa, quando il blocco dei trasporti paralizzò per giorni il Paese. L’Unatras sarà infatti chiamata a valutare le proposte che, si spera, il Governo avrà definitivamente elaborato e, concluso l’esame, deciderà se avviare la procedura che porterà al fermo di settore. Una decisione che gli autotrasportatori si augurano di non dover prendere, ma che,  se saranno costretti, adotteranno facendo tutto il possibile per evitare che il Paese subisca le conseguenze di una situazione che da troppo tempo si sta trascinando, senza che gli impegni indicati nel protocollo di intesa sottoscritto nel mese di dicembre si siano realizzati. Continua a leggere



Gli autotrasportatori sono pronti
a un nuovo fermo del servizio

L’allungamento dei tempi e la mancanza di risposte concrete che affrontino e risolvano le questioni vere della sicurezza hanno indotto il Comitato Esecutivo di Conftrasporto a dare mandato alla presidenza di proporre al prossimo esecutivo Unatras il fermo dei servizi di autotrasporto. Continua a leggere



Francia, autotrasportatori
in sciopero dal 13 dicembre

Quelli italiani hanno trovato un accordo in extremis con il ministro Altero Matteoli martedì scorso. Quelli francesi hanno invece tutta l’intenzione di incrociare le braccia. Ben cinque sindacati dei lavoratori del trasporto hanno infatti proclamato uno sciopero a tempo indeterminato dalle 21.30 del 13 dicembre. Sono previsti blocchi di attività nelle aree industriali. Il governo francese guarda alla situazione con grande timore. Continua a leggere



Matteoli elogia il buon senso
degli autotrasportatori

Aveva richiamato gli autotrasportatori alla maturità dodici mesi l’anno. E ora, dopo  la sospensione del fermo della categoria (quattro giorni dal 9 dicembre), dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, arriva l’elogio al buon senso dei camionisti. Nel corso dell’incontro di ieri è stato sottoscritto un protocollo con il quale il governo si è impegnato a garantire nella Finanziaria in discussione in Parlamento l’erogazione di ulteriori aiuti al settore pari a 300 milioni di euro. Continua a leggere



Sospeso il fermo dei trasporti previsto dal 9 al 13 dicembre

Il pericolo di una paralisi dei trasporti è stato scongiurato. Al termine dell’incontro avvenuto oggi a Roma con il ministro ai trasporti Altero Matteoli, la presidenza di Unatras ha deciso di sospendere la manifestazione di protesta che avrebbe dovuto scattare il 9 dicembre per una durata di 5 giorni, con il rischio di paralizzare il Paese proprio alla vigilia delle festività natalizie.

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Caro Governo, il fermo dei trasporti si può e si deve fermare

Una settimana decisiva quella che sta per aprirsi: martedì 1 dicembre, il ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Altero Matteoli ha infatti convocato le associazioni dell’autotrasporto nel tentativo di evitare l’attuazione al fermo generale dei servizi di trasporto proclamato a partire dal prossimo 9 dicembre. Il rischio di un’azione dirompente è reale. Le associazioni che rappresentano la quasi totalità delle imprese di trasporto sono unanimi nell’evidenziare il mancato rispetto delle intese sottoscritte nel luglio scorso e riconfermate in una riunione del 2 settembre. Continua a leggere