Ora, mentre si viaggia in autostrada, è possibile farsi misurare la pressione e la frequenza cardiaca, oppure farsi controllare la prostata, il colesterolo e la glicemia. Basterà imboccare la A1 Milano-Napoli e fermarsi in una delle due aree di servizio attrezzate – una ad Arda ovest, nella zona di Piacenza (in direzione sud) e l’altra a Prenestina est, nella zona di Roma (direzione nord) – approntate per questa nuova iniziativa dedicata a tutti i camionisti. La campagna, chiamata “L’Angolo della prevenzione”, è stata pensata da Autostrade per l’Italia per gli autotrasportatori, “una categoria che ha tanto a che fare con la strada e alla quale dobbiamo tantissimo”, come ha detto l’amministratore delegato Giovanni Castellucci durante la presentazione dell’iniziativa. Continua a leggere
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Tra i giovani crescono gli asmatici,
il responsabile è l’inquinamento
A una settimana dallo stop ai veicoli non catalizzati e dall’accensione del riscaldamento domestico, scatta un nuovo allarme inquinamento assolutamente da non sottovalutare. Cambiamenti ambientali, città sempre più inquinate, cattiva alimentazione, fumo di sigaretta nei più giovani ma anche il fumo passivo hanno facilitato negli ultimi anni il notevole incremento delle malattie respiratorie – l’asma in particolare – nelle nuove generazioni. Continua a leggere
Cala la spesa per le automobili
L’Aci: “Italiani più consapevoli”
Diminuisce, per la prima volta dal 1990, la spesa degli italiani per l’acquisto e l’utilizzo della propria automobile. Nel 2009 la spesa è stata di circa 165 miliardi di euro, il 2,3 per cento in meno rispetto al 2008. Si è ridotto anche il prelievo fiscale per tutti i veicoli: nel 2009 sono stati versati nelle casse del fisco 57,5 miliardi, il 5,6 per cento rispetto al 2008. Quella per l’automobile è la terza voce di spesa per le famiglie italiane, dopo la casa e l’alimentazione. Continua a leggere
Nuovi modelli e costi bassi: è in arrivo il boom delle auto elettriche
Sui numeri si può ancora discutere, ma una cosa è ormai certa. Nel giro di qualche anno ci sarà un vero e proprio boom delle auto elettriche. Secondo alcune stime, tra 10 anni il mercato delle auto elettriche varrà il 25 per cento del totale, secondo altre addirittura il 50 per cento. Le previsioni, trattandosi di un settore nuovo, sono quanto mai incerte ma anche in questo caso c’è già una certezza: le case costruttrici ci credono e sono pronte a lanciare i nuovi modelli sul mercato. La pecca più evidente resta quindi l’assenza di una rete per l’alimentazione rapida delle auto, che per un’autonomia di 150 chilometri hanno bisogno di circa 8 ore di carica attraverso la rete domestica. Continua a leggere
Incidenti e stress, Legambiente
punta il dito sulle città
Più incidenti sulle strade, troppo rumore, maggiore stress. Vivere e muoversi in città, peggio ancora se si tratta di una grande città, è sempre più difficile. Lo dicono i numeri diffusi da Legambiente. Tanto per cominciare, nel 2008 sulle strade urbane si sono verificati ben 168.088 incidenti (il 76,8 per cento del totale) che hanno causato 228.325 feriti (73,5 per cento sul totale) e 2.076 morti (il 43,9 per cento). Ma il traffico non crea disagi solamente a chi guida. Legambiente stima che vivere in una grande città significhi dormire trenta minuti a notte in meno a causa dei rumori da traffico. Un problema che riguarda i circa 20 milioni di italiani che abitano nelle medie e grandi aree urbane. Continua a leggere
I dispositivi antiparticolato
non sono i filtri antiparticolato
Babbo Natale è un cattivo
esempio di sicurezza stradale
Decisamente in sovrappeso e con il vizio di non allacciare mai la cintura di sicurezza. Il personaggio in questione non è un camionista in canottiera bensì nientemeno che Babbo Natale. Il popolare Santa Claus potrebbe – secondo il professor Nathan Grills della Monash University di Melbourne in Australia e l’illustratore Brendan Halyday – rappresentare un cattivo esempio sul fronte della sicurezza stradale. Continua a leggere
I camionisti sono troppo grassi
La colpa è del Codice della strada?
È un ritratto spietato quello tracciato da una ricerca dell’Università di Modena e Reggio riguardo gli autotrasportatori. Tra aprile e dicembre dello scorso anno, in collaborazione con la polizia stradale, i ricercatori dell’Università hanno esaminato 134 camionisti (che viaggiavano su 101 veicoli). Il 59 per cento di loro è risultato sovrappeso e il 20 per cento obeso. Tutto come nell’immaginario collettivo che vuole chi guida il camion piuttosto corpulento, si dirà, ma l’obesità è una vera e propria malattia. In particolare può provocare colpi di sonno e in una professione che si svolge sulla strada alla guida di simili bisonti il dato è ancor più allarmante. Continua a leggere