Ostacolare le operazioni di carico e scarico delle merci in un’azienda non rientra nell’esercizio legittimo del diritto di sciopero e rappresenta un atteggiamento lesivo del diritto del datore di lavoro a svolgere l’attività di impresa. Lo hanno affermato i giudici del Tribunale del lavoro di Milano chiamati a esaminare il caso degli scioperi ai depositi Unes di Truccazzano e Vimodrone di Brivio&Viganò Logistics, dove a fine 2021 uno stato di agitazione durato diverse settimane indetto dal sindacato Si Cobas aveva visto i manifestanti non solo bloccare le consegne di merci ma anche tentare di impedire l’ingresso al lavoro del personale fino a degenerare in scontri con la polizia. Una caso (destinato a far finalmente capirei i limiti che in un Paese civile non è possibile varcare anche ai sindacalisti più estremisti, quelli che per i propri atteggiamenti spesso somigliano più a veri e propri delinquenti che difensori di diritti?) proposto all’attenzione generale dalla redazione della rivista Uomini e trasporti (clicca qui per leggere) che ricostruisce nei dettagli quanto avvenuto evidenziando due passaggi fondamentali: Continua a leggere
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Incentivi per usare le autostrade del mare, il Sea Modal Shift è salpato nel modo migliore
È stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale ed è subito diventato “virale” fra gli autotrasportatori che utilizzano le “autostrade del mare”. E il decreto sul “Sea Modal Shift” che regola le modalità di ripartizione e di erogazione dei contributi per incentivare la percorrenza di tratte marittime a corto raggio con l’obiettivo di togliere mezzi da strade e autostrade intasate riducendo code e inquinamento. Una pubblicazione attesa e “applaudita” dal mondo del trasporto e della logistica anche per la rapidità delle tempistiche con cui è avvenuto (cosa non esattamente d’abitudine nel Belpaese). Un “aspetto” che ha voluto sottolineare, per esempio, il vicepresidente di Alis, Marcello Di Caterina Continua a leggere
Pneumatici per strada: cosa si può fare se si subiscono dei danni?
Cosa fare se si subisce un danno causato da brandelli di pneumatici “persi per strada” da qualche mezzo e che non siamo riusciti a evitare? E’ una delle tante domande alle quali i lettori di stradafacendo.tgcom24.it possono trovare risposta, lasciando direttamente il loro quesito nell’area commenti qui sotto o inviando una e mail all’indirizzo: baskerville@baskervillesrl.it
Domanda
Molte volte in autostrada, ma anche su altre strade, si incrociano dei pezzi di pneumatico rotto o, ancora peggio, interi pneumatici abbandonati. Come bisogna comportarsi quando si subisce un danno provocato da questi elementi?
Alex
Risposta
Premesso che la prevalente giurisprudenza della Corte di Cassazione è orientata nel senso di escludere che, con riguardo ai danni subiti da utenti di strade e autostrade, trovi applicazione l’articolo 2051 c.c. (danno cagionato da cose in custodia) nei confronti della pubblica amministrazione proprietaria dell’autostrada, ovvero del concessionario, in quanto il bene è oggetto di uso diretto e generale e ha estensione tale da non consentire una vigilanza idonea a evitare l’insorgenza di situazioni di pericolo; Continua a leggere
Il tachigrafo è intelligente, ma il calendario che lo rende obbligatorio decisamente molto meno
La scadenza per l’obbligo di utilizzare il cosiddetto tachigrafo intelligente prevista per il prossimo 21 agosto è oggettivamente incompatibile con i tempi necessari per l’omologazione, per il rilascio e per il montaggio dell’apparecchiatura sui veicoli commerciali, a causa dei problemi di disponibilità dei prodotti software finali e delle relative procedure omologative. A segnalarlo è Massimo Artusi, vicepresidente di Federauto con delega ai Trucks&Van, che in riferimento all’imminente scadenza imposta dalla Commissione dell’Unione europea n materia di adozione del nuovo strumento di controllo da installare nelle cabine dei mezzi pesanti lancia l’allarme spiegando che “i dealer di tutta Europa, per cause indipendenti dalla loro volontà e da quella dei costruttori, non potranno consegnare per quella data a operatori e clienti un veicolo commerciale nuovo conforme alla normativa”. Continua a leggere
Stangata autovelox, ma gli strumenti a bordo dei camion dicono che rispettavano i limiti
Tarare uno strumento significa metterlo in grado di misurare qualcosa con precisione, come per esempio nel caso della velocità di un’auto o di un altro mezzo “controllato” da un autovelox. Ma tararlo male può anche voler dire trasformarlo in uno strumento “tarato” che, come spiegano le enciclopedie, ha qualche tara, soffre di anomalie. In altre parole diventa un po’ menomato, ritardato. E’ quanto accaduto a un misuratore di velocità installato sulla strada provinciale Rivoltana nel territorio di Rodano in direzione Milano? Il sospetto è forte come conferma un’improvvisa escalation di segnalazioni fatte da diversi autotrasportatori di aziende diverse alla Fai (la Federazione autotrasportatori italiani) di Bergamo, denunciando come negli ultimi tempi molti mezzi pesanti siano stati multati per aver superato i limiti di velocità quando in realtà viaggiavano ben al di sotto dei 70 chilometri orari imposti in quel tratto di strada. Continua a leggere
I camionisti continuano a morire sul lavoro, ma per lo Stato sono vittime “solo” di incidenti
“Fai Conftrasporto-Confcommercio non può, all’indomani della giornata in cui si celebra la festa del lavoro, non ricordare i tanti, troppi, conducenti dei mezzi pesanti, considerati vittime di incidenti anziché morti sul lavoro (quali sono). Così come non può non parlare degli episodi di sfruttamento che, con i controlli adeguati, se attuati come le leggi prevedono, si potrebbero evitare. La strada, come indicato più volte, è il rispetto delle regole accompagnato a controlli adeguati”. A pronunciare l’ennesimo appello a difendere con i fatti e non solo con belle parole i lavoratori, all’indomani della nuova tragedia che ha visto un camionista di soli 48 anni morire schiacciato fra due camion nel piazzale dell’Esselunga di Pioltello è il presidente di Fai-Conftrasporto Paolo Uggè Continua a leggere
Montaggio, riparazioni e controllo dei tachigrafi digitali sui camion: dal 6 maggio cambia tutto
Cambiano le regole per quanto riguarda il montaggio, le riparazioni e i controlli periodici dei cronotachigrafi montati sui camion. Un cambiamento pronto a “partire” il 6 maggio quando entreranno in vigore le novità previste dal decreto emanato dal ministero delle Imprese e del Made in Italy che autorizza a effettuare queste attività anche” le imprese di riparazione di veicoli nel settore meccanico, elettrico e meccatronico, purché non operino su tachigrafi installati su mezzi di cui siano titolari, o, sempre per evitare conflitti di interesse, su dispositivi appartenenti a società a cui i centri sono in qualsiasi modo riconducibili”. Officine i cui responsabili (titolari di imprese individuali, soci amministratori delle società di persone, legali rappresentanti delle società di capitali oppure gli amministratori delegati) saranno chiamati a rilasciare apposita dichiarazione proprio per escludere il conflitto di interessi. Più nei dettagli Continua a leggere
Cmr, anche l’Italia scopre che digitalizzare i camion favorisce efficienza, trasparenza…
“Il nostro Paese ha bisogno di un’accelerazione nel percorso di transizione digitale della catena logistica e adottare anche in Italia il Cmr elettronico, lettera di vettura stradale ma in formato elettronico già in uso in numerosi Paesi dell’Unione europea ed extra Ue, rappresenterà un importante passo in avanti per la competitività e l’efficienza delle nostre imprese di trasporto”. Guido Grimaldi, presidente di Alis, ha commentato così ’l’approvazione da parte del Consiglio dei ministri del disegno di legge di adesione della Repubblica italiana al Protocollo addizionale della Convenzione riguardante il contratto di trasporto internazionale di merci su strada relativo alla lettera di vettura elettronica, concluso a Ginevra il 20 febbraio 2008, dando via libera a un sistema elettronico Continua a leggere
Tassisti e Ncc, finisce dopo oltre 10 anni il “proibizionismo” sul noleggio a lungo termine
Tassisti e noleggiatori con conducente “diventano finalmente “automobilisti-acquirenti come tutti gli altri”: anche loro infatti potranno d’ora in poi scegliere di noleggiare la vettura, anziché acquistarla, evitando così di immobilizzare ingenti capitali per la propria attività e accedendo a tutti i servizi inclusi nel noleggio, con auto più sicure, correttamente manutenute e con emissioni ridotte. A confermare la “svolta” , attesa per oltre un decennio da migliaia di operatori del settore, sono i responsabili di Aniasa, l’associazione che rappresenta i servizi di mobilità in Confindustria, sottolineando come “oggi quasi il 20 per cento dei taxi in circolazione superi i 10 anni di anzianità”. Una realtà “pericolosa” sia per la sicurezza dei passeggeri sia per l’ambiente che potrà essere modificata proprio grazie all’opportunità di sostituire i vecchi taxi con veicoli a noleggio che, evidenziano sempre i responsabili dell’associazione, “ hanno una vita media di 36-48 mesi”. Continua a leggere
Mazzette milionarie e lavoratori sfruttati: così le coop si fanno strada in trasporti e logistica?
Una mazzetta da un milione di euro pagata per far lavorare le cooperative, termine che troppo spesso ormai rischia di apparire sinonimo di associazioni per delinquere. Una ricchissima tangente che il mondo delle “coop” avrebbe versato nella consapevolezza che quell’”investimento” sarebbe stato ampiamente ripagato con i faraonici guadagni realizzati sulla pelle di migliaia di lavoratori costretti a fare “orari e ritmi di lavoro estenuanti” e ad accettare, in mancanza di altre offerte di lavoro, stipendi da fame. E’ uno scenario devastante quello che traspare dall’inchiesta della Procura della Repubblica di Milano che vede al centro la Brt, ex Bartolini, azienda che ha scritto la storia delle spedizioni e della logistica in Italia, e la filiale italiana di Geodis, per le quali i magistrati della Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Milano hanno disposto l’amministrazione giudiziaria. Continua a leggere
L’esame per guidare i camion? “Io segretario nazionale laureato non riuscirei a superarlo”
“Io sono laureato ma se oggi dovessi sostenere l’esame per ottenere la Cqc, la Carta di qualificazione del conducente, confesso che con ogni probabilità verrei bocciato. E poi che senso ha che una persona che per guidare un mezzo per trasportare merci deve già sostenere l’esame per la patente C o E debba poi sostenere un altro esame: la Cqc va abolita”. Ad affermarlo, dal palco dell’aula congressi della sede romana di Confcommercio che ha ospitato il Convegno di Conftrasporto-Confcommercio intitolato “Le sfide per la crescita: il futuro dei trasporti e della logistica tra la svolta sostenibile e nuove tasse all’orizzonte è stato il segretario nazionale di Conftrasporto, Pasquale Russo, che per contrastare la carenza di nuovi giovani conducenti di mezzi pesanti si è anche detto favorevole a un “avvicinamento” alla professione di camionista dei giovani fin da subito dopo il conseguimento del diploma, a 19 anni, abbassando dunque la soglia dei 21 anni fissata come età minima in Italia per poter ottenere una patente di guida professionale. Continua a leggere
Meno camion su strada, più sostenibilità. Ma la manovra dev’essere sostenuta economicamente
“Sappiamo che l’interesse di tutti è il maggior trasferimento possibile dalla strada alla ferrovia o alle autostrade del mare, sia per avere autostrade più libere dal traffico delle vetture, sia perché le modalità ferroviarie e marittime contribuiscono alla decarbonizzazione e alla riduzione di emissioni di Co2 ma sappiamo benissimo anche che è importante che i rispettivi servizi offerti funzionino e abbiano un rapporto qualità-prezzo similare al tutto gomma, altrimenti il trasportatore che utilizza queste modalità non può essere competitivo”. Ad affermarlo, intervenendo in qualità di relatore, all’evento “Lo sviluppo infrastrutturale del Paese. Le scelte del mondo economico”, organizzato da Uniontrasporti e Unioncamere, è stato il presidente di Anita Thomas Baumgartner che ha definito il rapporto qualità-prezzo dei servizi intermodali “ non ancora soddisfacente“ Continua a leggere
Gasolio, è in arrivo la tempesta perfetta. Con denunce, controaccuse e maxi aumenti
E’ una tempesta perfetta quella che sta per per scatenarsi sul gasolio, con il prezzo alla pompa tornato sopra i due euro al litro, dopo che il Governo ha deciso di non rinnovare lo sconto sulle accise, e soprattutto le denunce su presunte speculazioni (“dimenticando” però di spiegare in quale passaggio della filiera della fornitura sarebbe avvenuta la manovra speculativa) partite nientemeno che da Palazzo Chigi e accompagnate dall’annuncio di controlli da parte della Guardia di Finanza. I segnali ci sono tutti. A cominciare dalle “controaccuse” partite dai responsabili delle associazioni dei distributori che parlano di “polemiche strumentali”, come le ha definite, per esempio, il presidente della Faib, la Federazione autonoma italiana benzinai, Giuseppe Sperduto, Continua a leggere
200 milioni di euro alle imprese di trasporto merci come “rimborso” per il caro gasolio
Duecento milioni di euro, con le modalità di erogazione che verranno definite entro il 31 marzo 2023, data entro la quale è prevista la firma sul un decreto del ministero delle Infrastrutture e del ministero dell’Economia e delle finanze: è questa la somma messa a disposizione dal Governo per “rimborsare” alle imprese di autotrasporto merci una parte dei danni economici subiti per effetti del caro gasolio. Continua a leggere
I finanziamenti già previsti per l’acquisto di nuovi camion cancellati dal decreto?
Che esistesse un concreto pericolo che il settore automotive, frenato dalla mancata fornitura di chip, materie prime e semi-lavorati, potesse non riuscire a rispettare le scadenze previste per la consegna di nuovi messi lo sapevano tutti. Compresi i rappresentanti del Governo ai quali il rischio era stato comunicato con largo anticipo da parte delle associazioni di rappresentanza delle imprese italiane di trasporto merci e passeggeri e della filiera industriale e commerciale automotive insieme con una richiesta di concessione di sei mesi di proroga. Nulla di cui stupirsi, dunque, di fronte al “profondo sconcerto” provato dagli stessi rappresentanti delle associazioni per la mancata previsione, nel testo del Decreto legge Milleproroghe appena approvato dal Consiglio dei ministri, della estensione dei termini richiesta. Con il rischio “di veder pregiudicato l’accesso a una delle principali misure di sostegno agli investimenti degli ultimi anni, che, tra l’altro, non sarà più operativa nel 2023”, come si legge in una nota diffusa da Anita, Continua a leggere