Gasolio, è in arrivo la tempesta perfetta. Con denunce, controaccuse e maxi aumenti

E’ una tempesta perfetta quella che sta per per scatenarsi sul gasolio, con  il  prezzo alla pompa  tornato sopra i due euro al litro, dopo che il Governo ha deciso di non rinnovare lo sconto sulle accise, e soprattutto le denunce su presunte speculazioni (“dimenticando” però di spiegare in quale passaggio  della filiera della fornitura  sarebbe avvenuta  la manovra speculativa) partite nientemeno che da  Palazzo Chigi e accompagnate dall’annuncio di  controlli da parte della Guardia di Finanza. I segnali ci sono tutti. A cominciare dalle “controaccuse” partite dai responsabili delle associazioni dei distributori che parlano di “polemiche strumentali”,  come le ha definite, per esempio,  il presidente della Faib, la Federazione autonoma italiana benzinai, Giuseppe Sperduto, Continua a leggere

Speculazioni e truffe dietro il caro carburante: il ministro ora ci dica cosa intende fare con i colpevoli

Il costo del petrolio diminuisce ma quello del diesel alle pompe di servizio aumenta: i conti non tornano. O meglio: tornano se, tirata una riga, invece che delle cifre si scrivono delle consonanti e delle vocali fino a comporre la parola speculazione. Perché è solo così che si spiega l’aumento dei carburanti: con una gigantesca speculazione, denunciata perfino, a chiarissime lettere, dal ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, secondo il quale “l’aumento del prezzo di benzina e diesel è una colossale truffa”. Una denuncia pesantissima alla quale però il ministro non ha fatto seguire un’altra dichiarazione attesa da milioni d’italiani: agli speculatori, ai truffatori, adesso cosa accadrà? Verranno cercati e trovati? E come? E come verranno puniti? Domande che, in un Paese normale, non potrebbero assolutamente restare senza risposte. Continua a leggere