Il destino economico dell’Italia è appeso alle Alpi: se le merci non le varcheranno sarà il disastro

Qui si fa l’Italia o si muore avrebbe detto Giuseppe Garibaldi a Nino Bixio  durante il sanguinoso combattimento di Calatafimi . Una frase che potrebbe essere utilizzata, adeguatamente riadattata, per la “battaglia” che si sta combattendo fra Italia e Austria sull’attraversamento del valico del Brennero, e più in generale delle Alpi,  che, complice una montagna di divieti imposti dal Tirolo (con la scusa della lotta all’inquinamento, ma in realtà per bloccare l’export del made in Italy) sta trasformando la catena montuosa in una barriera economica per la nostra industria, per il nostro artigianato, per il nostro “saper fare”. Al punto che proprio sulle Alpi si rischia di fare l’economia italiana o di farla morire. Una consapevolezza che hanno ben chiara in mente i vertici di Anita, associazione del mondo dell’autotrasporto “nata” da Confindustria (e che dunque rappresenta gli interessi sia di chi le merci le produce o le lavora sia di chi le fa arrivare sui mercati) che hanno deciso di far viaggiare questa consapevolezza lungo tutto lo Stivale, attraverso l’opinione pubblica, denunciando come il futuro dell’economia italiana passi attraverso le Alpi, come un attraversamento sempre più ridotto della barriera naturale che separa lo stivale dal resto d’Europa (proprio a causa di una montagna di divieti imposti al Brennero) possa letteralmente uccidere moltissime imprese. Per farlo i responsabili dell’associazione presieduta da Thomas Baumgartner hanno scelto la strada più importante, quella della comunicazione,  organizzando un convegno in programma  al Centro studi americani di Roma  mercoledì 19 aprile, a partire dalle ore 9.30 al quale sono invitati tutti i rappresentanti della stampa  Invitati a far capire che i divieti all’attraversamento delle Alpi, che violano oltretutto il diritto alla libera circolazione di persone e merci sancito dall’Europa unita, potrebbe avere , se con adeguatamente “combattuto” conseguenze devastanti. Un evento dal titolo che non lascia spazio a interpretazioni “Le Alpi al centro delle politiche di trasporto per la competitività dell’economia italiana”, ideato e organizzato come spiega una nota dell’associazione presieduta da Thomas Baumgartner “per sensibilizzare l’opinione pubblica, ragionando insieme alle istituzioni di riferimento e agli operatori più rilevanti, sulle problematiche esistenti nell’attraversamento dell’arco alpino, via strada e via ferrovia, e sulle possibili soluzioni per un trasferimento delle merci in condizioni di efficienza e sostenibilità, a vantaggio non solo del settore del trasporto, ma dell’industria italiana e dell’intera economia nazionale”. Tre le tavole rotonde in programma che approfondiranno le specifiche questioni relative all’attraversamento del confine italiano con la Francia, la Svizzera e l’Austria.

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