L’autotrasporto scende in massa dal “carrozzone statale” dell’Art. “Nessuna impresa deve pagare”

Le imprese iscritte all’Albo nazionale degli autotrasportatori non devono versare alcun contributo per il funzionamento dell’Autorità di regolazione dei trasporti. Ad affermarlo, mettendolo nero su bianco in una lettera inviata  al ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini e al suo vice Edoardo  Rixi in modo da non lasciare più alcuno spazio a possibili “interpretazioni”, sono stati i rappresentanti di tutte le associazioni di rappresentanza delle imprese di autotrasporto e logistica.  Esponenti di Agci, Aiti, Anita, Assoespressi, Assotir, Fita Cna, Confcooperative,  Fai ,Fiap, Legacoop,  Sna, Trasportunito e  Unitai Continua a leggere

Il Brennero “isola” sempre più l’Italia: ai divieti su strada si aggiungono gli stop su ferrovia

Spostare sempre più merci (ma anche passeggeri) trasportate dalla strada alla ferrovia: un “tormentone” che da decenni viene puntualmente riproposto agli italiani, dilungandosi sulla volontà di farlo, sui vantaggi soprattutto  in termini di  lotta all’inquinamento e tutela dell’ambiente. Belle parole, alle quali sono spesso seguiti e continuano a seguire  fatti non altrettanto belli. Anzi a volte brutti: ultimo esempio,  in ordine di t”apparizione”,l’ennesima riduzione della capacità ferroviaria al Brennero comunicata da una nota di Mercitalia Continua a leggere

Uno psicologo ha “viaggiato” per mesi nella mente dei camionisti. E ha scoperto che …

Psicologia e autotrasporto: due mondi apparentemente lontanissimi. Eppure c’è chi li ha avvicinati a tal punto da farli “viaggiare insieme”. Cosa che ha fatto, per esempio, Gianluca Raimondi, coach e formatore fondatore di Ancient Psychology™, recentissimo protagonista a LetExpo 2023 di un incontro voluto da Alis e Verona Fiere per addentrarsi sempre più a fondo nel mondo dei trasporti e della logistica. Una scelta miratissima, considerato che Gianluca Raimondi era reduce da un’esperienza particolarmente importante, chiamato da un’importante impresa di autotrasporto a “entrare in azienda” per lavorare” come psicologo e “viaggiare nella mente dei camionisti” per capire a fondo la loro “vita quotidiana anche dietro le quinte”, fra soddisfazioni e insoddisfazioni, problemi e aspettative, delusioni e desideri. Ma anche per comprendere perché oggi questa professione sia sempre meno scelta dai giovani. Un’esperienza che il coach formatore invitato da Alis sul palco di Veronafiere ha accettato di raccontare in un’intervista a stradafacendo.tgcom24.it. Partendo da una premessa: ovvero che “Psicologia e autotrasporto sono due mondi solo apparentemente lontanissimi, ma nella realtà molto più vicini di quanto possa sembrare”. Continua a leggere