Tutto quello che il mondo dell’autotrasporto vorrebbe sapere sugli aiuti di Stato al settore

Cosa prevede esattamente il decreto legge emanato il 21 marzo e pubblicato in Gazzetta ufficiale destinato, almeno nei piani del Governo, a chiudere la vertenza aperta con il mondo dell’autotrasporto? Una domanda che migliaia di imprenditori del settore hanno rivolto nelle ultime ore ai responsabili delle proprie associazioni. Che in molti casi hanno deciso di rispondere con un documento riassuntivo delle varie soluzioni trovate per quanto concerne la riduzione dell’accisa sul gasolio, la clausola adeguamento gasolio, il fondo di 500 milioni per l’autotrasporto, ma anche per Ferrobonus e Marebonus, pedaggi e deduzione spese non documentate, esonero del contributo all’Autorità di regolazione dei trasporti  per 2022… Cosa che hanno fatto, per esempio, i responsabili della Fai (federazione autotrasportatori italiani) di Bergamo inviando a tutti i propri associati un vero e proprio riassunto, completato da una tabella con i numeri, anno per anno, degli aiuti in arrivo da qui al 2026. Ecco i punti principali riassunti nell’e mail inviata alle imprese del territorio. Riduzione dell’accisa sul gasolio Si prevede eccezionalmente che per un periodo di 30 giorni: dal 22 marzo al 20 aprile 2022, l’accisa del gasolio venga ridotta da 617,40 a 367,40 euro per mille litri. Ciò determina, a partire da ieri, una riduzione del gasolio di 25 centesimi di euro (più Iva). Essendo una misura generale (cioè rivolta a tutti), che considera il massimale previsto dall’Europa, per gli acquisti di gasolio effettuati nel medesimo periodo non sarà possibile recuperare il differenziale delle accise, pari a 21 centesimi di euro al litro. Per compensare il mancato recupero delle accise e il caro carburante subito nei mesi precedenti, il Decreto prevede lo stanziamento di 500 milioni che entro 30 giorni dovrà stabilire, di concerto con tutte le associazioni del trasporto, i benefici per il settore. Ferrobus e Marebonus Solo per il corrente anno, il rifinanziamento delle misure per il Marebonus con 19,5 milioni di euro, e per il Ferrobonus, con 19 milioni di euro. Riguardo queste misure va evidenziato che nel Protocollo d’intesa, il Ministero si impegna a verificare con la Commissione europea la possibilità che i benefici arrivino direttamente agli autotrasportatori. Clausola adeguamento gasolio Verrà previsto il rafforzamento del meccanismo per realizzare l’adeguamento del corrispettivo del trasporto sia nei contratti scritti, sia in quelli non scritti. Nei primi, viene espressamente stabilito che la clausola sia un elemento essenziale del contratto, tale per cui la sua mancanza determina l’applicazione delle disposizioni sul contratto non scritto. In particolare viene stabilito che il corrispettivo venga adeguato alle variazioni del prezzo del gasolio “qualora queste variazioni superino il 2% del valore preso a riferimento al momento della stipulazione del contratto o dell’ultimo adeguamento effettuato”. Nei contratti non scritti (tutti quelli che sono privi anche solo di uno degli elementi essenziali previsti dal D. Lgv. 286), viene invece stabilito che “il corrispettivo si determina in base ai valori indicativi di riferimento dei costi di esercizio dell’impresa di trasporto merci per conto di terzi pubblicati ed aggiornati dal MIMS” ogni tre mesi. Pedaggi e deduzione spese non documentate Vengono aumentate le risorse per la riduzione compensata dei pedaggi autostradali, con un ulteriore stanziamento di 15 milioni di euro (che peraltro si aggiungono ai 20 milioni stabiliti dal DL Energia, n. 17/2022) e con 5 milioni di euro per le spese non documentate delle imprese minori di autotrasporto, (che si aggiungono ai 5 milioni già previsti dal menzionato DL Energia). Esonero contributo ART per 2022 In attuazione al Protocollo d’intesa, il decreto legge prevede che per il corrente anno le imprese di autotrasporto con fatturato da 5 milioni di euro annui in su, non sono tenute a versare il contributo al funzionamento dell’Autorità della Regolazione dei Trasporti (pari allo 0,6 per mille del fatturato rilevante). Fondo di 500 milioni per l’Autotrasporto Accogliendo le richieste delle Associazioni, il Governo ha istituito un fondo da 500 milioni di euro da utilizzare per mitigare i gravi aumenti registrati nei prezzi dei carburanti, le cui misure verranno stabilite con decreto interministeriale (MIMS – MEF) da emanarsi nei prossimi trenta giorni. Al riguardo la FAI, insieme alle Associazioni dell’UNATRAS ha già scritto alla Vice Ministro Bellanova per concordare il più concreto e rapido utilizzo di tali risorse. Rispetto agli altri impegni, presenti nel Protocollo d’intesa, si fa presente che questi verranno esaminati dal tavolo permanente di confronto con il Ministero, e in particolare: Tempi di pagamento dei corrispettivi del trasporto: dovranno essere rafforzati i controlli su pagamenti entro 60 giorni dall’emissione della fattura, coinvolgendo l’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) e il Comitato centrale per l’Albo degli autotrasportatori, oltre ad applicare le sanzioni conseguenti; Tempi di carico e scarico,:proseguiranno gli incontri con committenza per la revisione delle regole per garantire il rispetto dei tempi massimi di attesa per il carico e lo scarico delle merci, con il conseguente riconoscimento dell’indennizzo già previsto dalla normativa vigente; – verranno accelerate le procedure per il pagamento degli incentivi e dei contributi ministeriali spettanti alle imprese; Brennero, il ministero si è impegnato espressamente a proseguire nelle azioni a tutela del settore per l’attraversamento del Brennero.